MANIFESTO
DELLA GIUNTA PROVVISORIA DI GOVERNO AL PARLAMENTO NAZIONALE PRESSO IL TRANI
Read MoreDELLA GIUNTA PROVVISORIA DI GOVERNO AL PARLAMENTO NAZIONALE PRESSO IL TRANI
Read More“Nel giorno sette del corrente Luglio fu proclamata in Napoli la Costituzione di Spagna, la Sicilia, la nostra bella patria fu considerata come una delle provincie, che debbono comporre quel regno. ”
Bastano queste parole del manifesto di presentazione de “LA FENICE” per dare una idea delle aspettative e delle recriminazioni di cui sono colme le pagine del giornale palermitano, nei vari interventi pubblicati fra luglio e settembre del 1820.
Quella che da taluni storici viene indicata come la prima rivolta separatista siciliana mostra tutti i limiti di quelle che ne “LA FENICE” vengono definite le due Nazioni (Napoli e Sicilia). Limiti che si risolveranno in incomprensioni e scontri – anche bellici – che impediranno di trovare un punto di equilibrio fra le esigenze di controllo dell’isola da parte della Monarchia Borbonica e le aspirazioni autonomistiche della Sicilia.
Tutto questo porterà al crollo della dinastia e il suo inglobamento nella Italia sabauda, senza condizioni. Le illusioni indipendentiste siciliane si consumeranno nella rivolta del sette e mezzo, quando il tallone di ferro dell’esercito sabaudo-italiano vi metterà la parola fine, grazie anche alla complice paura dell’anarchia di buona parte delle elites dominanti isolane.
Le conseguenze di questa incapacità politica di trovare un onorevole compromesso fra Napoli e Palermo le paghiamo ancora oggi.
Read MoreE PENSIERI DI COSTITUZIONE PER UN GOVERNO RAPPRESENTATIVO
ESPOSTI DAL CAN. ANTONIO GIORDANO BIBLIOTECARIO NELLA REGAL BIBLIOTECA DI NAPOLI
Gli uomini prima sentono senz’avvertire; dappoi avvertiscono con animo perturbato, e commosso; finalmente riflettono con mente pura.
Vico Gio. Battista. Principi di Scienza nuova, Degnità LIII
Nap. 1744. 8.
fonte
https://www.eleaml.org/ne/stampa-1820/1820-canonico-giordano-idee-generali-scelta-deputati-2020.html
Read MorePER L’ISTRUZIONE DELLA GIOVENTÙ AD USO DELLE SCUOLE DELL’AVVOCATO GIO BATTISTA NICOLOSI
PALERMO
Nella Stamperia di Barravecchia ANNO SECONDO DELLA COSTITUZIONE
PRINCIPE DI BELMONTE, GENTILUOMO DI CAMERA CON ESERCIZIO DI S. M. CAVALIERE DELL’INSIGNE REAL ORDINE DI S..GENNARO, GRANDE DI SPAGNA DI PRIMA CLASSE, E CONSIGLIERE DI STATO ETC. ETC.
Era necessario fra noi un libro di retto ad istruire il popolo su i principi del governo, su i propri doveri, e specialmente sulla libera Costituzione, che grazie al paterno animo del Principe, che ci governa, al vostro patrio zelo ed alla potente mediazione dell’Inghilterra nostra fedele alleata, noi abbia mo adottato, e non essendo sin ora uscita alla luce verun’opera, che a tali oggetti mirasse, mi sono animato ad intraprender questa fatica, e formare un Catechismo costituzionale, nel qua le, fossero trattate in dialogo e con ordine le materie tutte, che nella nostra Costituzione contengonsi; aggiungendovi tutte quelle dilucidazioni, che sono necessarie a renderne facile la intelligenza, onde così nelle parrocchie, nelle università degli studi, e nelle scuole facendosi apprendere alla gioventù i propri doveri e la Costituzione, si destasse ne’ loro teneri cuori l’amor della patria, e del nuovo governo. Mi venne fatto portar a compi mento questo Catechismo, che colla maggior fiducia ho pubblicato per le stampe sotto i vostri auspici, perchè questo a nessun altro potea intitolarsi meglio che a voi, che siete stato il premotore della politica rigenerazione di questo regno, e dello stabilimento della Costituzione, che tanto vi è a cuore, che con patrio zelo e fermezza procurate sostenere. Gradite intanto che col più pro fondo rispetto io sia.
Palermo, 12. Marzo 1814,
Dell’E. V.
Umil.mo Div.mo Obb.mo Servid
Gio: Battista Nicolosi
Read MoreLa sollevazione di Nola
Nella notte tra l’1 ed il 2 luglio 1820, per iniziativa di due ufficiali (Michele Morelli e Giuseppe Silvati) – in tutto centoventisette fra sergenti e soldati del reggimento Reale Borbone cavalleria – e un sacerdote (Luigi Minichini) con una ventina di affiliati alla carboneria (4), insorsero e si diressero verso Avellino per unirsi ad altri settari.
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