La Sicilia tra inglesi, francesi e napolitani 1799-1848 (IX)
DELLA SCIENZA DEL BEN VIVERE SOCIALE DELLA ECONOMIA DEGLI STATI DI LODOVICO BIANCHINI PARTE STORICA E DI PRELIMINARI DOTTRINE PALERMO DALLA STAMPERIA DI FRANCESCO LAO 1845
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Read MoreAniello Somma, archivista e ragioniere, figlio di Carmine, proprietario, e di Caterina Ventrella, nacque a Napoli il 7 agosto 1803. Lavoro nel banco delle due Sicilie. Noi non sappiamo altro.
Se si esclude Tortora e Demarco non abbiamo cognizione che sia citato da autori italiani, mentre lo troviamo citato in pubblicazioni straniere, di lingua inglese e di lingua francese.
Questa sua opera molto interessante per chi si interessi di storia patria e vuole andare oltre il folclore dei primati approfondendo i meccanismi di funzionamento dello stato napolitano sul piano economico e finanziario.
Nel testo di Aniello Somma, opera di sicuro interesse, vengono descritti gli strumenti finanziari degli antichi Banchi e la loro evoluzione.
fonte
https://www.eleaml.org/ne/stampa2s/01_aniello_somma_1844_trattato_Banchi_Nazionali_Regno_2013.html
Read MoreQuesta descrizione del Regno delle Due Sicilie è molto interessante sia per l’autore, un lombardo, sia per il periodo a cui risale, il 1841.
Era trascorso un decennio dall’insediamento del giovane Re Ferdinando II ed il Regno era un pullulare di iniziative, molte delle quali su impulso regio. Nelle arti, nelle scienze, nella medicina, nell’architettura, nelle manifatture.
Read MoreBIOGRAFIA DEL CAV. LODOVICO BIANCHINI SCRITTA DA da Filippo Minolfi
Quest’opera stroncata dalla propaganda liberale come adulatoria (ed in parte lo è) ci ha colpito per l’atmosfera che vi si respira.
Read MoreA
FERDINANDO SECONDO
MONARCA DELLE DUE SICILIE
DELLA
RELIGIONE MORALE GIUSTIZIA
CUSTODE VIGILANTISSIMO
DELLE
REGIE PREROGATIVE
SOSTEGNO SCUDO PROPUGNACOLO
NELLE ARTI DI GUERRA SOLERTE INFATICABILE
GRAN CAPITANO
AD ALTI DESTINI VENUTO IN TERRA
QUESTE SCRITTURE
ED UN
VOTO
Read MoreLa questione degli zolfi di Sulphur War
“L’affermarsi dell’industria chimica inglese destò ben presto le preoccupazioni di quella marsigliese, scatenando gli eventi conosciuti come “questione degli zolfi replica watches . Nel 1837, difatti, la società francese Taix & Aycard offrì al governo borbonico l’opportunità di sottrarsi al monopolio degli Inglesi, assumendo il controllo del commercio dello zolfo in cambio della realizzazione di una industria chimica in Sicilia.
L’offerta venne accettata e fu approvata una convenzione secondo la quale il commercio zolfifero veniva assegnato per un decennio esclusivamente alla Compagnie des soufres de Sicilie (Romeo, 1970, p. 219).
L’accordo scatené la violenta reazione del governo britannico, che dichiarò illegittima la convenzione, in quanto violava il trattato di commercio dello zolfo stipulato già nel 1816 tra Inghilterra e Regno borbonico, secondo cui quest’ultimo accordava agli Inglesi la formula della “nazione più favorita?, e minacciò il blocco navale del porto di Napoli.
Di fronte al pericolo di uno scontro armato e dell’isolamento diplomatico, il sovrano borbonico fu costretto a disdire l’accordo e restaurare di fatto il monopolio inglese dello zolfo13 (Renda, 1984, pp. 104-105).”
(Cfr. Caterina Barilaro – Il ruolo della Sicilia nel processo unitario italiano)
continua di seguito
https://www.eleaml.org/ne/ind_zolfi.html
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