Alta Terra di Lavoro

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IL PREMIO TERRA LABORIS E LEGATO AD ALDO VUCAI ED ENRICO NAPOLITANO

Posted by on Set 2, 2020

IL PREMIO TERRA LABORIS E LEGATO AD ALDO VUCAI ED ENRICO NAPOLITANO

Più volte abbiamo ringraziato e omaggiato Aldo Vucai ed Enrico Napolitano per aver reso il “Premio Terra Laboris” un evento unico ed irripetibile e noi dell’ Ass. Id. Alta Terra di Lavoro non ci stancheremo mai di ringraziarli. Oggi lo facciamo pubblicando le foto in tutte le angolazioni del Premio 2019 scattate da Maria la “mugliera d’O’ Pasticciere” il vincitore dell’edizione 2019 Dario Saltarelli

  

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L’OGGETTIVITA’ SOTTOMETTE LA SOGGETTIVITA’ CON ARMANDO CALENZO

Posted by on Lug 13, 2019

L’OGGETTIVITA’ SOTTOMETTE  LA SOGGETTIVITA’ CON ARMANDO CALENZO

Con la nascita dell’Umanesimo, quello con la u maiuscola, del relativismo e del giacobinismo la soggettività ha preso il sopravvento sull’oggettività e per arrivare a questo hanno creato l’era della menzogna e della congiura  inventandosi l’opinione pubblica per poterla condizionare e guidare. Nell’arte ma nella cultura in genere, si sono inventati la figura del critico che quasi sempre segue la volontà del potere che lo stipendia o che gli ha fatto fare carriera con il solo risultato di vedere pittori, scrittori, scultori, musicisti, letterati, attori ecc ecc che anche se sono dotati di scarso talento passano per grandi artisti riuscendo a vivere una vita agiata. In Italia poi c’è la partitocrazia che estremizza questo stato di cose rendendo ancora più triste lo scenario già desolante soprattutto da quando la sinistra, da circa 40 anni, ha preso il totale controllo della cultura. Vediamo film che sono dei clamorosi flop che se non fossero finanziati dallo stato non riuscirebbero nemmeno a girare una scena, attori che basta che fanno una scuola accreditata pensano di stare a scrivere la storia della recitazione, per non parlare del teatro dove vogliono inculcarci lo stile contemporaneo , che capiscono solo loro, che nessuno vuol vedere ma resiste per il solito finanziamento pubblico facendoci credere che siamo noi comuni mortali che non comprendiamo per non ammettere che sono solo residuati bellici del futurismo. Non è cultura se non si parla del disagio giovanile, della violenza sulle donne o del fenomeno dell’immigrazione mentre tutto il resto non serve a nulla alla faccia della libertà che in teoria vuol dire democrazia ma nei fatti è demagogia.  

Per fortuna nonostante la desertificazione del territorio culturale qualche fiore si riesce sempre a trovare e senza andare a scomodare i grandi nomi possiamo trovare, nel nostro piccolo, dei talenti che anche se sconosciuti realizzano dei lavori che sono vere opere d’arte, uno di questi è certamente Armando Calenzo colonna portante dell’associazione culturale gli Ariella e punto di riferimento della comunità di Cellole una volta casale del Ducato di Sessa. L’Ass. Id. Alta Terra di Lavoro nel premio Terra Laboris, quest’anno giunto alla quarta edizione, dopo aver avuto la fortuna di vedere Geri De Luca premiare i vincitori con le sue lavorazioni pittoriche, ha avuto una seconda fortuna con Armando che come componente degli Ariella ha premiato i due vincitori 2019 con due autentiche opere d’arte, due sculture in rame su legno d’ulivo preso dal suo giardino. Armando con queste opere ha fatto capire a noi identitari e amanti della tradizione, che dobbiamo ancora avere la forza di lottare per la battaglia che si sta combattendo contro il razionalismo, l’illuminismo e il nichilismo e che se siamo in questo momento in difficoltà non dobbiamo mollare perchè possiamo ancora farcela. Armando non è un figlio della sua Terra, la Terra di Lavoro, ma è un pezzo della sua Terra che è fuoriuscito dal suolo come un ulivo che da tempo e per molto tempo ancora vuole nutrirci con le sue pregiate olive, di seguito le sue opere in primo piano che non hanno bisogno di commenti o di critici che ci impapocchiano di chiacchiere perché davanti al sublime il limite non è nell’oggetto ma nel soggetto.



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GERI DE LUCA, COME COMUNICARE CON LA PITTURA

Posted by on Giu 18, 2019

GERI DE LUCA, COME COMUNICARE CON LA PITTURA

Al Premio Terra Laboris 2018 abbiamo accolto con piacere e grande gioia la volontà di Geri De Luca di offrire una sua opera pittorica come premio al primo classificato che fu assegnato all’azienda Dolceamaro dei F.lli Claudio e Silvano Papa.

L’edizione 2019, la quarta, Geri l’ha onorata offrendo un altro premio di altissimo pregio dal grande significato umano e dalla grande capacità comunicativa. Geri attraverso la sua arte ha comunicato il suo animo autentico di Siciliano, di Napolitano e Laborino ma ci ha anche comunicato che le sue radici, per come sono lunghe, arrivano fino alla Magna Grecia e al Mediterraneo. Ci ha comunicato che tutti noi, siamo tutto questo, perché il nostro punto di partenza, per volontà dello Spirito Santo, è Mamma Africa.

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AZ. GALARDI CON VINO TERRA DI LAVORO AL PREMIO TERRA LABORIS 2019

Posted by on Giu 11, 2019

AZ. GALARDI CON VINO TERRA DI LAVORO AL PREMIO TERRA LABORIS 2019

Per gli organizzatori del Premio aver avuto tra le aziende partecipanti una che utilizza il nome “Terra di Lavoro” è stato un onore oltre che un piacere ma. in questa caso, c’è stata anche una forte emozione perché tra i protagonisti della prestigiosa azienda c’è anche la Sig.ra Allegra Selavaggi figlia del sommo Roberto Maria Selvaggi. Di seguito breve scheda dell’azienda con foto a corredo.

Grande Giornata quella del 26 maggio 2019 in quel di Rongolise dove s’è consegnato il Premio Terra Laboris giunto alla quarta edizione e tra le aziende partecipanti c’era anche la prestigiosa Azienda Agricola Biologica Galardi che ha tra i suoi prodotti un’eccellenza assoluta nel mondo dei Vini, il Vino Terra di Lavoro che non è un dei tanti Vini di pregio prodotti in Italia e nel Regno ma è il “Vino”, non fosse per altro perché è custode del più antico Vino del pianeta nato nella Magna Grecia e amato dai Romani, il Falerno.

GALARDI

DESCRIZIONE AZIENDALE

LA STORIA

L’origine dell’azienda di famiglia risale alla seconda metà dell’800. I terreni di proprietà, boschi di castagno, impianti di ulivi e vigneti, si estendono sul versante occidentale del vulcano di Roccamonfina verso il golfo di Gaeta.

Nel 1991 nasce la Galardi per l’avvio del progetto di produzione di olio di oliva e vino rosso di qualità ad opera di Roberto Selvaggi, Maria Luisa Murena, Francesco Catello, Dora e Arturo Celentano. Provenienti da ambiti professionali diversi, iniziarono la Galardi come un gioco, ma ben presto il crescente successo ed il progredire degli impegni che la vigna richiedeva consolidano nel tempo questa unione.

Per il nuovo corso della produzione vitivinicola l’azienda, sin dall’inizio, ha scelto di affidarsi alla consulenza dell’enologo Riccardo Cotarella. Il primo intervento ha riguardato il recupero dei vecchi vigneti ed in seguito la realizzazione dei nuovi impianti. La prima vendemmia del vino Terra di Lavoro è del 1994.

Dal 1997 l’azienda, favorevolmente inserita in un ecosistema particolarmente equilibrato, ha scelto di applicare in campo i dettami dell’Agricoltura Biologica.

La Galardi ha progressivamente innestato nuovi vigneti e ad oggi la produzione conta circa 30.000 bottiglie l’anno ed una piccola selezione dedicata a Magnum e Doppie Magnum.

Il Terra di Lavoro è realizzato sin dal principio con un blend di uve aglianico e piedirosso, 80% e 20% rispettivamente, ottenute da una attenta coltivazione dei vigneti ispirata alla qualità.

IL TERRITORIO

I vigneti preposti alla produzione del Terra di Lavoro si estendono su 10 ettari e sono esposti a sud ovest fra i 400 e 500 m s.l.m. immersi tra bosco di castagno, castagneti e uliveti.

Si inseriscono a metà quota di un vulcano, a diretto contatto con il mare distante una manciata di chilometri e da una vallata particolarmente ventosa (Cassino e la valle del Garigliano).

FILOSOFIA

La Galardi ha deciso di realizzare una sola etichetta conferendo anno dopo anno i massimi livelli di qualità al Terra di Lavoro. Nella filosofia dell’azienda permane l’importanza fondamentale di produrre un vino con uve all’altezza delle aspettative. L’attenzione al territorio e alle caratteristiche del terreno sono gli elementi che guidano le scelte dell’azienda anche in vista di progetti futuri.

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SESSA A. / RONGOLISE – Premio Terra Laboris 2019, il maestro pasticcere Saltarelli e il professore De Cristofaro si aggiudicano la quarta edizione

Posted by on Mag 28, 2019

SESSA A. / RONGOLISE – Premio Terra Laboris 2019, il maestro pasticcere Saltarelli e il professore De Cristofaro si aggiudicano la quarta edizione

SESSA AURUNCA / RONGOLISE (Matilde Crolla) – L’Associazione Identitaria Alta Terra di Lavoro, presieduta da Claudio Saltarelli, l’Associazione Culturale ‘Ro Centimbero’ e il Comitato Luigi Giura hanno consegnato il premio ‘Terra Laboris 2019’, giunto alla quarta edizione, al Maestro Pasticciere Dario Saltarelli e al Professore Antonio De Cristofaro per la sezione tecnico-scientifico “Luigi Giura”. Dario Saltarelli per la sua ricerca costante delle essenze migliori e nascoste dei prodotti della nostra terra, quella che una volta era la Terra di Lavoro del Regno delle Due Sicilie, ha creato dei lievitati utilizzati nella pasticceria secca e in quella fresca di altissimo livello per qualità e originalità.
Dario pluripremiato in tutta Europa è diventato anche ambasciatore nel mondo della Reggia di Caserta Il Professore Antonio De Cristofaro docente dell’Università degli Studi del Molise per il lungo, brillante lavoro di studio che ha portato all’identificazione dei segnali chimici utilizzati da insetti di interesse agronomico.
Per l’applicazione pratica degli stessi e per la presenza continua e costante sul campo, al fianco di coloro che hanno sete di conoscenza per “non affondare inutilmente l’aratro nel seno di una terra ignota”. I premi sono stati consegnati sabato scorso presso la Chiesa Rupestre Santa Maria in Grotta di Rongolise di Sessa. Presenti all’evento anche i membri l’associazione ‘Ariella’ di Cellole, presieduta da Biagio Palladino. Il sodalizio cellolese ha voluto omaggiare i due vincitori di quest’anno con dei lavori realizzati dal socio, Armando Calenzo (la foto in basso). “Premiare Dario è stato veramente un orgoglio infinito- ha dichiarato a tal proposito Palladino-, a lui che riceve premi e riconoscimenti in tutto il mondo, abbiamo voluto comunicare tutto il nostro affetto e la nostra stima. Abbiamo a lui conferito anche la tessera onoraria della nostra associazione”. Ricordiamo che Dario Saltarelli rappresenta veramente un’eccellenza del territorio. Il maestro pasticcere ha ricevuto due volte le tre stelle oro a Bruxelles, è ambasciatore del panettone campano nel mondo, nel 2019 il suo panettone è stato giudicato il migliore d’Italia.

fonte http://www.macronews.it/?p=11536

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