Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Il Culto dei Morti a Napoli: Anime Pezzentelle e Leggende

Posted by on Nov 3, 2023

Il Culto dei Morti a Napoli: Anime Pezzentelle e Leggende

Passeggiando tra i vicoli del rione Sanità di Napoli, ci si può imbattere, tra l’altro, in curiose cappellette, note come “grotte” delle anime del purgatorio. All’interno di queste la scena che si presenta è sempre la stessa, anime oranti avvolte tra le fiamme che a braccia aperte cercano una preghiera a loro dedicata, quella che in napoletano è definita “rinfresco”, ovvero una sorta di sollievo dalle pene inflitte dal calore del fuoco che le attornia.

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NON TUTTI SANNO CHE A NAPOLI VI ERA L’ ISOLOTTO DI SAN LEONARDO

Posted by on Ott 19, 2023

NON TUTTI SANNO CHE A NAPOLI VI ERA L’ ISOLOTTO DI SAN LEONARDO

L’isola che non c’è più

Qualche secolo fa, all’altezza della Rotonda Diaz, sorgeva l’isolotto di san Leonardo e su di esso si ergeva una piccola chiesa con spiaggia, convento, taverna ed ormeggio per i pescatori e pure qualche casetta.
L’isola divenne un piccolo borgo nel 1028, grazie ad un castigliano, Leonardo D’Orio, che fece costruire la chiesa sullo scoglio come ex voto per essere scampato, miracolosamente, ad un naufragio.
Nel gennaio del 1648, però, l’isola fu distrutta dagli spagnoli e il conventino dei frati domenicani fu chiuso. La spiaggia, intanto, andava avvicinandosi sempre di più alla chiesa, consumandola.
Nell’800 i Borboni decisero di sacrificare l’isolotto in nome dei lavori di completamento della villa Reale. Il vecchio insediamento fu completamente distrutto, le case abbattute e l’isola venne unita al lungomare di Chiaia. Non ne è rimasta più alcuna memoria.
(la foto mostra il particolare di una mappa del ‘700 in cui si vede l’isolotto di san Leonardo con la chiesetta)

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Nicola Nardelli ci guida nel Museo Parco della Memoria Storica di San Pietro Infine

Posted by on Ott 17, 2023

Nicola Nardelli ci guida nel Museo Parco della Memoria Storica di San Pietro Infine

San Pietro Infine “posteggia” naturale che per millenni è stata la porta di ingresso per le terre molisane verso l’adriatico e per la Campania felix verso l’antica capitale Napoli che le ha dato grossi privilegi facendola essere al centro del mondo fin dai tempi più antichi. Ci sono passati antichi popoli italici come grandi eserciti che hanno scritto pagine importanti della storia, ci hanno dormito Re e grandi condottieri ma al contempo ha vissuto grandi tragedie come quella della Seconda Guerra Mondiale quando fu distrutta dai Bombardamenti……amici con la successiva piaga dell’emigrazione. Per non dimenticare e tenere viva la memoria, San Pietro Infine cerca di coltivare il ricordo della sua antica Storia in tutti i modi e forme come con il Museo Parco della Memoria Storica che domina la scena e che attira una marea di visitatori ogni anno. Uno dei custodi delle mura e dell’anima del Museo e della Storia di San Pietro Infine è il caro amico Nicola Nardelli che per amore della sua San Pietro, della sua gente e della sua storia accompagna e guida tutti i visitatori del museo trasmettendo passioni ed emozioni che ti rimangono addosso per molto tempo. Di seguito Nicola in una visita come tante

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LA PRIMA GALLERIA AL MONDO FU REALIZZATA NEL REGNO DELLE DUE SICILIE, TRA NOCERA INFERIORE E CASTEL SAN GIORGIO

Posted by on Ott 15, 2023

LA PRIMA GALLERIA AL MONDO FU REALIZZATA NEL REGNO DELLE DUE SICILIE, TRA NOCERA INFERIORE E CASTEL SAN GIORGIO

1858 INAUGURAZIONE DEL PRIMO TUNNEL FERROVIARIO AL MONDO

Tra i tanti Nostri primati va ricordato anche questo a dispetto di quanto ignorano volutamente i Nostri ignoranti libri di storia che hanno indotto, intere generazioni, a convincersi di essere la nullità in terra.

La Galleria dell’Orco, è un traforo ferroviario situato nell’area di Codola, tra i comuni di Nocera Inferiore e Castel San Giorgio.

Inaugurato nel 1858, rappresenta la galleria ferroviaria più antica del mondo.

La galleria, tutt’ora in uso, fu realizzata nel Regno delle due Sicilie per volere di Sua Maestà Ferdinando II .

Il tunnel fu inaugurato in pompa magna il 31 maggio del 1858, dopo circa venti mesi di lavori, alla presenza del vescovo di Nocera Angelo Giuseppe D’Auria, del ministro delle finanze del Regno e di diverse autorità militari presenti a Nocera. L’evento è stato immortalato in una serigrafia del Giornale del Regno delle due Sicilie.

Il giorno dell’inaugurazione la galleria fu rischiarata da cinquemila lumini per permettere agli invitati l’attraversamento dei 442,55 metri di lunghezza, mentre alcuni carri posti su un binario erano tirati a mano per l’intero percorso.

Servì a collegare la strada ferrata che correva tra Capua e Mercato San Severino.

Il traforo fu realizzato tra la collina di Torricchio (lato Nocera Inferiore) e la collina di Sant’Apollinare (Castel San Giorgio). I lavori per la sua realizzazione andarono avanti per poco più di

VENTI MESI.

Mette in comunicazione le stazioni di Sarno e di Codola.

Oggi è in uso lungo la tratta Cancello-Avellino.

Il nome della galleria deriva dal cosiddetto “Passo dell’Orco”, situato lungo la “montagna spaccata”. Si tratta di un passo di epoca romana funzionale al raggiungimento della città di Nuceria Alfaterna, attraverso una diramazione della via Popilia. La denominazione del passo è attribuita alla presenza del campanile dell’orco, un mausoleo di epoca romana (I secolo d.C) presente lungo il tratto viario.

Nell’accezione popolare il termine “orco” si riferirebbe ad Annibale, che sarebbe passato di lì per assediare e conquistare Nuceria nel corso della II guerra punica.

“Sua Eccelenza l’Egregio Ministro delle Finanze e de’ Lavori Pubblici muoveva dalla stazione della strada ferrata di Napoli alle 9 a.m. con numeroso ed eletto seguito. All’ingresso, del tunnel si trovarono il Vescovo di Nocera, l’Intendente della Provincia ed il comandante della Brigata Eventuale di Nocera con un drappello di soldati in grande divisa, e bande musicali”

Tratto dal Giornale del Regno delle due Sicilie, Napoli, 8 giugno 1858

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DRAGONETTI DE TORRES ALBERO GENEALOGICO

Posted by on Ott 15, 2023

DRAGONETTI DE TORRES ALBERO GENEALOGICO

Chiudiamo la pubblicazione della famiglia Dragonetti De Torres con l’albero genealogico anche questo gentilmente concesso da Niki che fra tanto nichilismo imperante spicca per il suo senso di appartenenza ad una famiglia, una entità ed identità.

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