Don Antonio Colella a pochi anni di distanza dalla sua ascesa alla casa del Padre il suo ricordo tra noi è sempre più vivo, non solo a San Pietro Inf. che gli ha dato i natali, grazie al suo immenso patrimonio che ci ha lasciato come uomo di fede, come uomo di raffinata cultura e come pastore benedettino.
Fernando ha parlato a braccio e s’è rivolto con amorevole affetto al popolo calabrese sottolineando il grande spirito che animato i sanfedisti nel 1799 nel compiere una grandissima e incontestabile impresa ricacciando l’invasore giacobino Francese, quello spirito che è ancora vivo e vegeto nelle genti calabre del terzo millennio.
l’Ass.Id. Alta di Lavoro è orgogliosa di aver visto due suoi associati illustri, come Fernando Di Mieri e Fernando Riccardi, nella trasmissione di Umberto e sente, permettete la presunzione, di aver fatto un grosso lavoro nell’aver portato i suddetti studiosi su palcoscenici a loro sconosciuti e aver permesso a platee abituate a seguire approfondimenti storici di conoscere il lavoro e il pensiero di intellettuali di notevole spessore poco presenti nella vulgata dominante per non dire quasi assenti rimanendone incantati.
Questo lavoro, sottile, costante e incessante dell’Associazione è stato possibile in Calabria anche grazie al contributo di Angelo Ciampi che s’è impegnato nel 2017 a far conoscere Ferdinando Riccardi ad Umberto De Rosa nella presentazione del testo a Scalea di Petromasi sulla marcia sanfedista ed edito dall’Ass.id. Alta Terra di Lavoro e ad Ennio Apuzzo che ha avuto fiducia nei propositi Laborini supportati da grande serietà e professionalità.
Di seguito il video del programma che non potete perdere
L’undici ottobre 2020 l’Ass. Id. Alta Terra di Lavoro fa tappa a Castellino del Biferno per presentare il testo di Petromasi sull’epopea della marcia dei Sanfedisti del Card. Fabbrizio Ruffograzie alla volontà del Sindaco Enrico Fratangelo salito alle cronache per la sua attività politica identitaria che sta mettendo in fibrillazione le autorità pubbliche a cominciare dalla Prefettura di Campobasso.
Da bambino mio nonno, “Ntuniucc gliu siciliano”, mi accompagnava all’età adulta portandomi al cinema a Scauri, ricordi di una bellezza unica, e passando sul Ponte del Garigliano, abitava a Casamare di Sessa, guardavamo il Real Ponte Ferdinando che sulla sinistra ci appariva pensando che fosse un antico Ponte Romano e per molti pensavo che lo fosse anche perché era un’opinione diffusa.
Nel mezzo della calura agostana, 13 agosto 2020 per l’esattezza, s’è tenuto un importante convegno sulla storia a partire dal 1799 fino ad oggi dal titolo “Ma che Storia è?” a Villamare di Vibonati nel cuore del golfo di Policastro pensato da Ennio Apuzzoe organizzato di concerto con Umberto De Rosa, brillante editore della Piuessewbtv con sede a Scalea, e con il Comune di Vibonati che ha autorizzato e ospitato l’evento.
Fino a qualche anno fa il calcio ancora era un evento sportivo, non come oggi che è diventato un evento televisivo, ed era praticato a tutti i livelli e in tutti i nostri paesi con una forte partecipazione popolare che spesso per la grande passione faceva perdere di vista il contatto con la realtà, come alle squadre dilettantistiche che bastava facessero un paio di promozioni di fila per far pensare ai loro calciatori e alla comunità per cui giocavano, di essere grandi calciatori.