Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

“LE CALZE DEL BRIGANTE” LA VITA DI CARMINE DONATELLI CROCCO SCRITTA DA GIUSEPPE CERVO (PINO)

Posted by on Feb 22, 2024

“LE CALZE DEL BRIGANTE” LA VITA DI CARMINE DONATELLI CROCCO SCRITTA DA GIUSEPPE CERVO (PINO)

Se ci immergiamo nella Vandea Italiana del triennio 1797-99 il nome dell’insorgente principe che ti viene subito in mente è quello di Michele Arcangelo Pezza Colonello dell’esercito napoletano e Duca di Cassano alias Fra Diavolo mentre, se facciamo la stessa cosa per il decennio post unitario, il brigante insorgente che pronunciamo immediatamente è quello di Carmine Crocco Donatelli che per anni ha guidato la ribellione lucana guidando un piccolo esercito che mai sul campo di battaglia i piemontesi riuscirono a sconfiggere avendo la meglio solo grazie all’operazione di polizia di Pallavicini fondata sulla ricerca di traditori e sulla soppressione dei familiari, dei fiancheggiatori e dei famosi manutengoli dei guerriglieri napolitani. Anche se Carmine Crocco non è diventato un mito come il Colonello Itrano che è morto giustiziato rinunciando ai privilegi e agli onori che avrebbe avuto se fosse passato nell’esercito francese, il Donatelli invece è morto in carcere di vecchiaia. Fra Diavolo ha sempre combattuto nella sua breve vita per servire il suo Re, il suo Popolo e la sua Terra per cacciare l’invasore giacobino francese mentre Crocco ha combattuto la sua guerra personale prima d garibaldino e poi da borbonico riuscendo a sopravvivere mentre in tanti morirono per difendere il Regno che stava scomparendo dopo quasi 8 secoli di storia. Nonostante è stato scritto molto su Carmine Crocco è importante leggere “Le Calze del Brigante” scritto da Giuseppe Cervo perché guidato dalla sua capacità investigativa di chi è stato un funzionario di polizia, il libro mette in evidenza una lettura diversa dalla solita narrazione infatti Pino è riuscito ad andare nelle pieghe nascoste della vita del brigante insorgente e delle vicende di quel breve, ma intenso periodo, dopo un ricerca bibliografica condotta per anni e incrociando informazioni e dati tra di loro proprio come fa proprio un investigatore. Pino ci spiegherà per la rubrica “Incontro con l’autore”, come e perché ha deciso di diventare un ricercatore e “topo d’archivio” specializzandosi nel periodo post unitario e quali sono le molle che gli hanno permesso di scrivere “Le Calze del Brigante” giunto alla seconda edizione e che è il primo di una lunga serie di pubblicazioni che ci saranno in futuro. Per ascoltarlo vi do appuntamento a Venerdi 23 febbraio ’24 alle ore 21 su i nostri canali come di seguito riporto      

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“IL RISANAMENTO NEL REGNO DELLE DUE SICILIE” NE PARLIAMO CON CLAUDIO ROMANO

Posted by on Feb 15, 2024

“IL RISANAMENTO NEL REGNO DELLE DUE SICILIE” NE PARLIAMO CON CLAUDIO ROMANO

Claudio Romano e Antonio Fomicola sono diventati senza ombra di dubbio dei principi della ricerca d’archivio storica dedicata al periodo borbonico del Regno delle Due Sicilie, una ricerca iniziata oltre 40 anni fa che ha portato alla luce una mole di documenti mastodontica importanti per un quadro più preciso e reale sull’ultimo periodo del Regno. Abbiamo già ospitato Claudio Romano per parlare dei testi “1860: LA VERITA”, che ha in dote documenti importanti ed inediti sugli ultimi mesi di vita del Regno, e Napoli 9 Gennaio 1799 “Una Flotta in Fumo”, che narra la verità sulla distruzione della flotta napoletana nel 1799, e venerdi 16 febbraio alle ore 21 lo ospiteremo ancora una volta per parlare del risanamento del Regno delle Sicilie grazie all’opera chirurgica e onesta di Ferdinando II di Borbone che ereditò dal padre Francesco I un Regno sull’orlo del fallimento, per vederlo basta cliccare di seguito

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Il Pulcinella alias “Mazzarone” di Schiavi d’Abruzzo ce ne parla Giuliano Piluso

Posted by on Feb 12, 2024

Il Pulcinella alias “Mazzarone” di Schiavi d’Abruzzo ce ne parla Giuliano Piluso

Continua il nostro viaggio negli Appennini Napolitani per conoscere più da vicino “I Pulcinella di Montagna” e nello specifico quelli che hanno aderito al “Comitato Pro Pulcinella Patrimonio dell’Unesco” e questa volta ci fermiano a Schiavi d’Abruzzo per conoscere il loro Pulcinella che prende il nome di “Mazzarone”. Schiavi d’Abruzzo è un paese che si trova sul confine con il Molise e pur trovandosi a pochi Km da Castiglione Messer Marino ha una sua identità, entita e tradizione completamente diversa dai loro amati, “ma non troppo”, cugini che ci conferma come il nostro Regno pur essendo relativamente piccolo ha dentro di se una realtà multietnica e multiculturale vastissima e unica al mondo che riscontriamo anche nel Carnevale e nella famosa maschera Pulcinella. A Schiavi d’Abruzzo hanno conservato e diffuso un particolare ballo popolare che è famosissimo anche oltre i confini locali e che è amata e praticata da tutto il mondo della musica popolare che è “La Spallata” che accompagna i “Mazzaroni” in tutto il periodo di Carnevale e di tutto questo micro mondo che ha dimenisioni universali ce ne parlerà Giuliano Piluso che martedì 11 aprile alle 21 e per vederlo basta cliccare di seguito

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“LU PULGENELLA”LA MASCHERA DI CASTIGLIONE MESSERE MARINO NE PARLIAMO CON MARIANO DI STEFANO

Posted by on Feb 11, 2024

“LU PULGENELLA”LA MASCHERA DI CASTIGLIONE MESSERE MARINO NE PARLIAMO CON MARIANO DI STEFANO

Granzie alla bella esperienza che stiamo vivendo con il Comitato Pro Pulcinella Patrimonio dell’Unesco da un idea e volontà del Prof. Emerito Domenico Scafoglio, stiamo scoprendo tante meravigliose maschere disseminate da nord a sud del Regno che ci ha aperto un mondo fatto si di pulcinella e maschere, ma soprattutto di uomini e donne che ci sono dietro queste raffigurazioni. Una bellissima comunità che abbiamo conosciuto qualche anno fa è quella di Castiglione Messere Marino che, seppur a fatica, sono riusciti a non far morire ma addirittura a rilanciare il loro stupendo “Lu Pulgenella” una maschera che conosceremo meglio martedi 21 di febbraio alle ore 21 chiacchierando con Mariano Di Stefano e per vederlo basta cliccare di seguito

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Carnevale a Monteroduni con “La Mascarata” di origine Borbonica ne parliamo con Paolo Zampogna

Posted by on Feb 10, 2024

Carnevale a Monteroduni con “La Mascarata” di origine Borbonica ne parliamo con Paolo Zampogna

Il nostro amato Regno “che bello”!!! e nonostante sia territorialmente piccolo ma, per quello che ha dato all’umanità e che continua a dare, è di dimensioni illimitate possiamo dire tranquillamente universale. In molti mi diranno che sono un disco incantato ma poco importa e non mi stancherò mai di gridarlo ad alta voce e anche Monteroduni sede principesca grazie al Castello Normanno e alla famiglia Pignatelli, con un centro storico aristocratico, con una tradizione culturale soprattutto nella musica e vecchia dogana che dalla Terra di Lavoro ti faceva entrare nelle terre molisane, una volta abruzzesi, sta contribuendo a farmi perdere la voce per gridare al mondo la grandezza della patria napolitana. Monteroduni già qualche anno fa l’apprezzammo per avere presentato nel suddetto Castello Pignatelli il testo del Petromasi sull’epopea della marcia dei Sanfedisti guidata dal Card. Ruffo ma grazie all’invito del M.so Paolo Zampogna, che conobbi al concerto dell’ Piccola Orchestra Ecletnica  inserito nella rassegna musicale “FESTIVAL POPOLARE DELLA TERRA DI LAVORO E DELL’ORGANETTO” organizzata a Coreno Ausonio nell’estate 2022, ho scoperto “La Mascarata” un carnevale identitario di origine Borbonica che la comunità di Monteroduni ha recuperato insieme ad un corredo di musiche, ballate e rituali che vede come protagonisti, “per grazia di Dio” i giovani. Come abbiamo visto, mia moglie ed io, i primi costumi le prime musiche e le prime “abballate” subito abbiamo pensato al Carnevale di Alessandria del Carretto che guarda caso è altra sede principesca napolitana grazie alla famiglia “del Carretto” ma per farci spiegare meglio questo recupero fondamentale per le terre molisane e per tutto il Regno abbiamo scomodato il M.so Paolo Zampogna che martedi 28 febbraio alle 21 ci terrà compagnia nell’abituale rubrica “Musicante e Cantori in alta Terra di Lavoro” e per vederlo basta cliccare di seguito

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VENEZIA E REGNO DELLE DUE SICILIE NELLA STORIA DELL’ADRIATICO NE PARLIAMO CON RICCARDO PASQUALIN

Posted by on Feb 8, 2024

VENEZIA E REGNO DELLE DUE SICILIE NELLA STORIA DELL’ADRIATICO NE PARLIAMO CON RICCARDO PASQUALIN

Venezia la Serenissima per secoli la Cartagine del Mediterraneo come una delle protagoniste dei commerci che divenne la numero uno perchè rispetto alla sua prestigiosa antenata tracciò le strade via terra che portava in oriente sfruttando al massimo la “Via della Seta”. La sua storia non poteva non incrociarsi con le vicende della Capitale del Mediterraneo ovvero Napoli e il suo Regno in secoli quando la storia del Mediterraneo e dell’Adriatico erano le basi della basi della Geopolitica. Venerdi 9 febbraio alle ore 21 ne parliamo con Riccardo Pasqualin che da Padova ci fara percorrere 1000 anni di storia, per vederlo basta cliccare di seguito

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