FURTI AL POLVERIFICIO BORBONICO DI SCAFATI (SA) di VINCENZO GIANNONE
A seguito di un’esplosione avvenuta nel polverificio di Torre Annunziata nel 1851, Ferdinando II di Borbone re delle Due Sicilie ordinò la costruzione di un nuovo polverificio a Scafati, lontano dall’abitato e più sicuro per la popolazione circostante. Racchiuso tra due corsi d’acqua, il fiume Sarno e il canale Bottaro, inaugurato il 15 dicembre 1854, il Polverificio confina con il comune di Pompei costituito nel 1928. L’articolo 1 della legge 621 del 29 marzo di quell’anno recitava: «Con le zone di territorio del comune di Scafati, appartenente alla provincia di Salerno, e dei comuni di Boscoreale, Gragnano e Torre Annunziata, appartenenti alla provincia di Napoli, comprese entro i limiti indicati nell’art. 2, è costituito il comune di «Pompei», il quale viene assegnato alla provincia di Napoli».
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