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“Civitella del Tronto 21 marzo 1861 il soldato Napoletano entra nel mito”

Posted by on Mar 16, 2022

“Civitella del Tronto 21 marzo 1861 il soldato Napoletano entra nel mito”

Più volte abbiamo ricordato che l’Italia è l’unico paese al mondo dove si festeggiano 4 feste nazionali, 4 novembre che da bambino ci ricordavano con forza perchè era considerata la vera data dell’unità d’italia, poi hanno aggiunto il 25 aprile giorno della liberazione, grandi gli italiani che riescono a trasformare una cocente sconfitta in una vittoria, si arriva poi ad aggiungere il 2 di giugno per festeggiare la repubblica ma alla fine il “giorgino napoletano” decide che bisogna arrivare a 4 e istituisce la festa del 17 di marzo in cui si ricorda la nascita della nazione italiana sancita dall’ottava legislazione del parlamento del Regno di Sardegna in cui si proclama Vittorio Emanuele II re d’italia. Ricordiamo sempre che suona strano la nascita di una nazione che conserva le caratteristiche di un altra e la si fa oggetto di una festa e che ogni anno questa giornata viene vissuta nell’indifferenza generale, ma noi il 17 marzo 2022 alle 21 la ricorderemo con Francesco Maurizio Di Giovine che ci narrerà gli ultimi giorni di Civitella del Tronto e ci spiega perchè il “soldato napolitano e napoletano” entra nel mito. Per ascoltarlo basta cliccare di seguito

2 Comments

  1. Storia commovente…e grazie di avercela raccontata!..Si’, la bandiera delle Due Sicilie non e’ sparita!.. un giorno la vedremo sventolare vittoriosa!.. caterina

  2. Grande Francesco Maurizio Di Giovine! a Civitella del Tronto con Gianni Salemi c’ero anch’io… in due ricorrenze da te promosse fummo presenti …e salimmo sulla fortezza!… il panorama tutt’intorno ce l’ho ancora negli occhi… e’ il baluardo piu’ a nord del Regno!…sotto il cielo e unito in filo diretto con la fortezza di Messina, fu l’ultimo a cadere nelle mani dei truci invasori!.. Mi commuove il pensiero, e ti ringrazio Maurizio di tutto quello che ci hai detto …la verita’ crudele di una storia vissuta, di un passato che passato non e’ fin che lo ricordiamo! Tenere in vita la verita’ e’ un dovere verso le vittime, e l’unica strada per nutrire in noi spettatori postumi la speranza… caterina ossi

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