Concerti di Capodanno

Una differenza notata tra i due Concerti di Capodanno trasmessi stamattina mi ha fatto, sinceramente, pensare.
A Vienna gli orchestrali della Wiener Philharmoniker erano senza mascherina; a Venezia, a La Fenice, la indossavano tutti. Perfino il Coro (il che mi ha lasciato sconcertato) è stato costretto a cantare attraverso la mascherina. Una FFP2, per di più nera, che a me personalmente ha trasmesso una sensazione lugubre ed angosciante.
Presumo che entrambi i gruppi fossero stati sottoposti agli stessi protocolli (vaccinazioni, tamponi, ecc.) e che quindi la ragione della differenza non sia dovuta a motivi sanitari ma, immagino, simbolici.
In questo tempo di Pandemia la differenza tra i vari Paesi non è risieduta tanto nella differenti misure di contenimento adottate, ma nel “messaggio” che si è inteso, scientemente e deliberatamente, trasmettere alle popolazioni.
In Italia si è chiaramente scelto quello terrorizzante ed angosciante, ed una popolazione oramai completamente inebetita, succuba e manipolabile è stato il vero Capolavoro realizzato in questi due anni dalla nostra classe politica, e dall’informazione al suo servizio.
Forse stamattina qualcuno di quei poveri coristi in affanno, tra sé e sé, si sarà rammaricato di non star più sotto l’Austria.
E, sinceramente, non saprei come dargli torto…
Michele Scotto di Santolo
michelescottodisantolo.wordpress.com