Alta Terra di Lavoro

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COSA E’ CAMBIATO IN QUESTO PAESE DAL 1860 AD OGGI?

Posted by on Set 11, 2022

COSA E’ CAMBIATO IN QUESTO PAESE DAL 1860 AD OGGI?

Si sono presentati qui senza essere invitati ed hanno cominciato subito a banchettare senza nessun ritegno anzi togliendoci letteralmente il pane di bocca e sedendosi in ogni casa al posto nostro. E non lo dico io! Lo dicono quegli uomini che 162 anni fa hanno assistito e partecipato a questi fatti.

Ne cito solo due: “..tutto si fa venir dal Piemonte, persino le cassette della posta, la carta per i dicasteri…non vi ha faccenda nella quale non si chiami un piemontese a disbrigarla” (il conte di Maddaloni nella sua mozione d’inchiesta presentata al primo Parlamento ‘unitario’) e poi :” Il Piemonte si è avvalso di esuli ambiziosi, inetti, servili, incuranti delle sorti del loro paese e preoccupati soltanto di rendersi graditi, con i loro atti di acquiescente servilismo a chi, da Torino, decide ora sulle sorti delle province napoletane. E accanto a questi uomini, adulatori e faziosi, il Piemonte ha posto negli uffici di maggiore responsabilità gli elementi peggiori del paese….negli uffici ora vi sono soggetti diffamati e ovunque personale eterogeneo e marcio che ha il solo merito di essersi affrettato ad accettare il programma Italia e Vittorio Emanuele ed una sola qualità: quella di saper servire chi detiene il potere.” (conte Alessandro Bianco di Saint Jorioz, piemontese, venuto a combattere contro di noi, nelle sue memorie.) Ora, a distanza di 162 anni com’è possibile che qualcosa sia cambiato? E perché avrebbe dovuto cambiare? A chi si è seduto alla nostra tavola buttandoci sotto al tavolo come fossimo dei cani conviene cambiare? Gli conviene restituirci la sedia o aggiungerne una su cui farci sedere alla pari? NO, non gli conviene, perché a loro non piace stare alla pari, altrimenti non sarebbero venuti ad espropriarci della nostra casa. quindi oggi come allora continua la tradizione che i nostri rappresentanti vengano dal Nord, tipo la Casellati in Basilicata, che non sa nemmeno dove si trova, e la Dalla Chiesa in Puglia, insieme a tanti altri che ci ignorano da sempre e ci schifano appena possono. Ma voi credete che il semplice trascorrere del tempo basti a cambiare le cose? Se è così avete problemi seri, perché il tempo al massimo assiste da spettatore imparziale agli accadimenti, ma non interviene in nessun modo a cambiarli, nè cambia noi se non decidiamo di farlo. Tutt’al più, se nessuno interviene a portare cambiamenti, il trascorrere del tempo consolida quello che c’è già. Cosa che infatti è accaduta a noi. La prassi che i due personaggi citati sopra hanno denunciato si è consolidata e voi non la contestate nemmeno, sembrandovi cosa ‘normale’ che invece in un Paese ‘unico e indiviso’ non accadrebbe, e non accade. Disse bene Massimo Troisi riferendosi al Sud :” Chille pe chest se chiamma Mezzoggiorno, pecchè accussi quando vengono sò sempre sicure ca s’assettano a magnà”. Grande Massimo, ciechi noi. E adesso andate a votare per gli emissari dei padroni, nel 2022 come nel tardo 1800 e mi raccomando…restate divisi in mille rivoli insignificanti voi che dite di avere a cuore questa terra amara degradata a ‘meridione’. Il ‘padrone’ ve ne sarà sempre molto contento.

Liliana Isabella Surabhi Stea 

1 Comment

  1. Appunto, basta non votarli quelli che vengono a pontificare “da fuori” intanto… e mandare per ora a Roma qualcuno che vi sappia rappresentare come si deve!… e comunque la strada per cambiare un giorno la dovremmo pur imboccare!… Si chiama Confederazione!… che vuol dire intanto “comandare in casa propria” e vedere come accordarsi con i vicini e lontani… se conviene… e la strada per non isolarsi si trovera’! caterina ossi

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