Darwin si, Darwin no
ormai il dibattito è aperto e molti darwiniani hanno spesso posizioni inconciliabili con le proprie stesse idee, come si evince da un articolo uscito sul numero di settembre di le scienze che mi ha inviato FERNANDO DI MIERI, di seguito riporto l’articolo anche in pdf.
http://lameladinewton-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/08/23/la-falena-delle-betulle-sbaraglia-i-creazionisti/
Infatti, nessuno l’ha detto. Lo studio però rivela che, quando una fantasia pseudoscientifica viene sottoposta al vaglio di criteri seri di valutazione, inevitabilmente si sgonfia. I (neo-)darwiniani ora dovranno faticare un po’ prima di rendersi credibili a proposito del volo (e si potrebbero aggiungere mille e mille altre difficoltà). Mi permetto di ricordare una splendida lettura, in qualche modo collegabile con questa problematica: “Why Pigs Don’t Have Wings?” (“Perché i porci non hanno le ali?”). L’autore è Jerry Fodor, che non credo mirasse a restaurare(si fa per dire) il culto di RA (è un ateo convinto), ed è una delle punte di diamante della teoria della mente modulare.
sono abbonato sono i finanziamenti non adequati …la genetica può fare molto c’è lo insegna la natura
varieta di piante resistenti alle malattie nuove varietà sostituzione di geni ….ecc
domenico tagliente
QUELLO STUDIO, SE CONFERMATO, COME E’ PROBABILE CHE SIA, DICE SEMPLICEMENTE CHE IL PERCORSO EVOLUTIVO CHE HA PORTATO DAGLI ARTI DEGLI ANTICHI TETRAPODI A QUELLI ATTI AL VOLO DEGLI UCCELLI E’ DIVERSO DA QUANTO IPOTIZZATO FINORA. TUTTO QUI. SE, VICEVERSA, SI VOLESSE PASSARE DA QUESTO A DIRE CHE EVOLUZIONE NON C’è STATA BE’, SAREBBE COME QUANDO, NON RIUSCENDO A SPIEGARE LA NATURA FISICA DEL SOLE, LO CHIAMAVAMO … RA.