Europeismo massonico
Il professor Gianmario Cazzaniga, studioso gradito al Grande Oriente d’Italia (vedi qui) spiega come l’idea di Repubblica Universale viene preparata tra Sei- e Settecento attraverso una Repubblica delle Lettere e delle Scienze, ossia una rete culturale di letterati, nobili, scrittori, editori, antiquari, scienziati, promossa da ambienti ugonotti, dalla finanza protestante e non (Ginevra, Amsterdam, Londra), e dalle Logge della Massoneria del 1717 (cf. G.M. Cazzaniga, Massoneria e Letteratura. Dalla République des Lettres alla letteratura nazionale, in G.M. Cazzaniga – G. Tocchini – R. Turchi, Le Muse in Loggia. Massoneria e letteratura nel Settecento, Edizioni Unicopli, Milano 2002, pp. 11-32).
Anche lo studioso francese Yves Hivert-Messeca afferma che nel XVIII secolo i massoni sognano una società/fraternità trans-nazionale e trans-confessionale, ossia una nuova Europa (cf. L’Europe sous l’Acacia. Histoire des Francs-maçonneries européennes du XVIIIe siècle à nos jours. Tome 1: Le XVIIIe siècle. L’âge d’or de la franc-maçonnerie en Europe. Le temps des Lumières et des obscurités. Le rêve universel de fraternité et les limites de l’autre, Editions Dervy, Paris 2012, p. 305).
È logico dedurre che la realizzazione di una Repubblica Europea o Universale secondo i princìpi massonici implicava il progetto, o almeno l’auspicio, di ottenere la trasformazione socio-culturale (secondo princìpi massonici di secolarismo e antidogmatismo) e/o la rivoluzione e l’abbattimento politico-militare delle monarchie confessionali cattoliche (ad es., quella degli Asburgo) e dello Stato Pontificio dell’epoca.
Nel 1868 viene stampato il primo numero del giornale Les Etats-Unis d’Europe, organo della Lega della Pace e della Libertà con sede a Berna (Svizzera) e con filiali in Francia, Belgio, Italia, Germania, Inghilterra. Nel numero 1 del 5 gennaio 1868 si annuncia che il massone Giuseppe Garibaldi ne è il presidente onorario (p. 1). Nel numero 47 del 22 novembre 1868 viene elogiata la Massoneria (pp. 187-188).
Nel 1889 i cattolici austriaci riuniti nel Katholikentag accusano i massoni di voler la distruzione dell’Austria cattolica: Delenda est Austria (cf. G. Kuéss – B. Scheichelbauer, 200 Jahre Freimaurerei in Österreich. Zum 175. Geburtstag der Großloge, Verlag O. Kerry, Wien 1959, pp. 152-153).
Dal 31 agosto al 2 settembre 1900 si svolge a Parigi un congresso massonico internazionale sotto l’egida del Grande Oriente di Francia (GOdF). Il Gran Maestro della Gran Loggia Svizzera Alpina, Edouard Quartier-la-Tente (1855-1925), auspica la coalizione di tutte le potenze massoniche universali per realizzare gli ideali massonici e per fondare la Repubblica Universale: «pour la fondation de la République Universelle» (Grand Orient de France – Suprême Conseil pour la France et les Possessions françaises, Congrès Maç.·. International, Compte rendu des séances du congrès, le 31 Août, 1er, 2 Septembre 1900, Secrétariat Général du Grand Orient de France, Paris 1901, pp. 38-39).
Il Gran Maestro del Grande Oriente di Francia, Louis Lucipia (1843-1904), esalta la Rivoluzione Francese, critica il clericalismo e la “teocrazia” cattolica (pp. 73-74). Vari massoni affermano in quel congresso: «Vive la République universelle!» (pp. 124, 128, 134, 156-160).
Nel 1902, circa 16 anni prima della caduta dell’Impero asburgico, la Rivista della Massoneria Italiana del Grande Oriente d’Italia pubblica l’articolo del massone Emilio Bossi (1870-1920) che così scrive da Lugano (Svizzera): «È la Massoneria che dovrebbe far sorgere l’arbitrato internazionale, preparazione alla futura Federazione degli Stati Uniti d’Europa, preludio questa stessa agli Stati Uniti del Mondo» (E. Bossi, Qual è la missione essenziale della Massoneria nell’epoca attuale?, in Rivista della Massoneria Italiana, n° 13-15, 15-31 Luglio – 15 Agosto 1902, Roma, p.232).
Dal 3 al 5 luglio 1909 in Baden-Baden (Germania) si tiene una riunione di massoni francesi e tedeschi. L’alto dignitario del Grande Oriente di Francia Charles Bernardin brinda agli Stati Uniti d’Europa («Etats Unis d’Europe») e alla Massoneria Universale (Cf. Brüd.·. Zusammenkunft am 3.-5. Juli in Baden-Baden – Reunion des Francs-Maçons 3-5 Juillet à Baden-Baden 1909, p.18).
Anche lo storico ebreo ungherese François Fejtö (1909-2008) spiega che il progetto massonico sette-ottocentesco degli Stati Uniti di Europa e della Repubblica Universale implicava la distruzione della monarchia cattolica di Austria-Ungheria e in ciò, Massoni e Massonerie, specie il Grande Oriente di Francia, hanno avuto un grande ruolo (Cf. Requiem pour un empire defunt. Histoire de la destruction de l’Autriche-Hongrie, Lieu Commun, (Paris) 1989, pp. 309-313, 337-349).
In effetti, con la fine dell’Impero la Massoneria può tornare su suolo austriaco e in particolare a Vienna. Nel 1918 viene fondata la Gran Loggia di Vienna. Nel 1922, a Vienna, il conte Richard Nikolaus Coudenhove-Kalergi (1894-1972) viene iniziato massone nella Loggia Humanitas e poi nel “Capitolo Mozart” del 18° grado Principe Rosa-Croce del Rito Scozzese Antico e Accettato. Kalergi fonda il Movimento Pan-Europa sostenuto sin dall’inizio dalla Gran Loggia di Vienna (cf. E. Semrau, Erleuchtung und Verblendung, Studien Verlag, Innsbruck 2012, p. 95).
Nel libro Praktische Idealismus. Adel–Technik–Pazifismus (Pan-Europa Verlag, Wien-Leipzig 1925) il massone Kalergi equipara lo Spirito Europeo a Lucifero-Prometeo, ossia il Portatore di Luce che porta la scintilla divina sulla terra, il principe di questa Terra e padre della lotta, della tecnica, dell’illuminazione («In der jüdischen Mythologie entspricht der europäische Geist Luzifer – in der griechischen Prometheus: dem Lichtbringer, der den göttlichen Funken zur Erde trägt, […] der Vater des Kampfes, der Technik, der Aufklärung und des Fortschrittes […]»: p.83).
Secondo Kalergi lo Spirito dell’Europa («Der Geist Europas») ha infranto il dispotismo politico e solo con l’emancipazione dal Cristianesimo l’Europa trova se stessa (cf. pp. 83-85).
Anche nella seconda metà del XX secolo in ambienti del Grande Oriente d’Italia e del suo Rito Scozzese Antico e Accettato, si inneggia agli «Stati Uniti d’Europa» (cf. Albert Tura, Europa divisa, in L’Incontro delle genti, Mensile di attualità e cultura, Anno XV, nn. 7-8 (Luglio-Agosto 1975), Roma, pp. 8-9) o all’«Europa Unita» (cf. Un’Europa di Garibaldi, in L’Incontro delle genti, Aprile-Giugno 1979, Roma, p.11; cf. Elvio Sciubba, L’Eco, in L’Incontro delle genti, Luglio-Settembre 1979, Roma, p.1), come si vede ad esempio sul mensile di cultura massonica e profana L’Incontro delle genti diretto sin dal 1960 dal massone Elvio Sciubba 33° (1915-2001). In un libro del 2010, i massoni Alain Bauer (già Gran Maestro del Grande Oriente di Francia) e Jean-Claude Rochigneux (già Consigliere GOdF) citano il Contrat Maçonnique Européen del Grande Oriente di Francia (Strasburgo, 5 giugno 1993) in cui si afferma tra l’altro:
– La Massoneria difende la laicità [= laicismo], dunque la separazione tra le chiese e lo Stato, perché solo la laicità difende l’assoluta libertà di coscienza e di culto;
– La Massoneria porta in sé l’idea europea inserita nell’universalismo;
– La Massoneria vuole un’Europa Massonica («Europe maçonnique») che contribuisca alla costruzione di un’Europa culturale (cf. A. Bauer – J.-C. Rochigneux, Les relations internationales de la franc-maçonnerie française, Armand Colin, Paris 2010, pp.50-53).
L’Europa Massonica («l’Europe maçonnique») auspicata dal Grande Oriente di Francia consiste sia nell’unione delle Massonerie europee e sia in un’Europa culturalmente, politicamente e socialmente costruita secondo i princìpi della Massoneria, tra cui la laicità (pp.70-76), che è laicismo, ossia l’esclusione dalla società di qualsiasi influsso della Chiesa Cattolica.
A Bruxelles il 15 ottobre 2010 e il 30 novembre 2011, le delegazioni di varie Massonerie europee (tra cui il Grande Oriente d’Italia e le Grandi Logge Unite di Germania) con i rispettivi Gran Maestri, e i rappresentanti di Associazioni liberali e umaniste hanno incontrato i vertici dell’Unione Europea (il Presidente della Commissione Europea, il Presidente del Parlamento Europeo e il Presidente del Governo Europeo) per concertare un piano comune per la promozione degli ideali “democratici” e “libertari” (cf. Antonio Panaino, La Massoneria protagonista della vita sociale e morale dell’Europa, in Erasmo notizie, Bollettino d’informazione del Grande Oriente d’Italia, N° 18, 30 ottobre 2010, Roma, pp. 1-2; Cf. Erasmo notizie, n° 20, 30 novembre 2011, pp. 1-5).
Il 02 marzo 2012, l’allora vice-presidente del Parlamento Europeo ha visitato la sede del Grande Oriente d’Italia e ha condiviso l’impegno massonico per la laicità (cf. Il vicepresidente del Parlamento europeo Pittella in visita al Grande Oriente, in Erasmo notizie, n° 4-5, 15 marzo 2012, p.6).
Ma nell’aprile 2011, la maggioranza di centro-destra del Parlamento ungherese (262 sì, contro 44 no) ha approvato una Costituzione (entrata in vigore agli inizi del 2012) in cui si parla di Dio, delle radici cristiane e della famiglia tradizionale (uomo+donna). La Costituzione ungherese limita i poteri delle banche, difende la vita umana sin dal concepimento, non riconosce il “diritto” all’aborto e nemmeno le unioni omosessuali. L’Unione Europea (UE) ha reagito difendendo tra l’altro l’assoluta indipendenza delle banche (BCE e Fmi) e minacciando ritorsioni economiche. Anche la BBC inglese ha criticato la “deriva” conservatrice di Orban (vedi qui; qui; qui;
qui.)
Ancora ai nostri giorni, i promotori di quello che il massone Kalergi chiamava «lo Spirito dell’Europa» («Der Geist Europas») cercano di limitare la sovranità degli Stati europei imponendo certe politiche, ad esempio in tema di omosessualismo/gender e aborto, incompatibili con le autentiche radici cristiane della vera Europa.
P. Paolo M. Siano
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