EVOLUZIONISMO, IL TRAMONTO DI UNA IPOTESI
La teoria di Darwin è composta da una teoria (pseudo) scientifica e da una teoria filosofica che si sorreggono a vicenda partendo da postulati scientifici inverificabili e per questo imposti come dogmi indiscutibili
In occasione del bicentenario della nascita di Darwin e a 150 anni dalla prima pubblicazione dell’Origine delle specie, alcuni autorevoli studiosi di diverse appartenenze culturali e disciplinari si sono confrontati presso il CNR sulla fortuna delle teorie darwiniane, non limitandosi ad una generica celebrazione, bensì mettendone in luce gli aspetti critici.
E dai loro contributi è nato il libro Evoluzionismo: il tramonto di un’ipotesi (Cantagalli, Siena 2009, pp. 260, €17) a cura di Roberto de Mattei, già Vice Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, l’istituzione che ha promosso il convegno e la pubblicazione degli atti [ne avevamo dato notizia dieci anni fa appena pubblicato il libro, clicca qui, N.d.BB].
Da queste pagine l’evoluzionismo emerge «come una teoria scientifica e filosofica, due aspetti che si sostengono a vicenda, incapace però di rispondere ad alcune questioni basilari riguardanti l’origine della vita e il mistero dell’esistenza umana». Secondo gli autori del volume, inoltre, «l’evoluzionismo appare come una cosmogonia che pretende di descrivere la storia del mondo partendo da postulati scientifici inverificabili, una dottrina spesso imposta come un dogma, che invece dovrebbe essere sottoposta al rigoroso vaglio della critica nazionale e scientifica, attraverso un libero confronto tra gli studiosi». Se le varie relazioni sono di carattere strettamente scientifico e possono apparire “pesanti”, l’introduzione spiega esattamente come la questione non sia semplicemente un tema “da scienziati”, lontano dalla quotidianità, ma come abbia importanti conseguenze di tipo religioso.
Nato come un movimento di rifiuto della Creazione – spiega Roberto de Mattei – l’evoluzionismo è un insieme composto da una ipotesi scientifica, più propriamente definibile come “teoria dell’evoluzione” e da un sistema filosofico, che possiamo definire evoluzionismo in senso stretto. «Teoria scientifica e teoria filosofica hanno bisogno l’uno dell’altro per sopravvivere: l’ipotesi scientifica, che non è mai stata dimostrata, si nutre del sistema filosofico; la tesi filosofica, per giustificarsi, si fonda a sua volta sulla presunta teoria scientifica. E tra gli evoluzionisti non manca chi ammette il fallimento della teoria scientifica».
Il problema è che, invece, in campo antievoluzionista e più precisamente in campo cattolico, non manca chi rifiuta l’evoluzionismo filosofico, ma accetta sul piano scientifico la teoria dell’evoluzione. «Si tratta – prosegue de Mattei – di un giro mentale analogo a quello di alcuni cattolici che fino al crollo del comunismo rifiutavano l’ateismo marxista, ma ne accettavano l’analisi socio-economica, giudicandola scientifica. Tali posizioni, ieri ed oggi, nascono da un complesso di inferiorità nei confronti della cultura laica, caratteristico di chi non si sente sicuro delle proprie idee cattoliche».
Gianandrea de Antonellis
fonte
http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5935&autore_ricerca=Gianandrea%20de%20Antonellis
Nota di BastaBugie: nel seguente video (durata: 54 minuti) si può vedere l’interessante conferenza del prof. De Mattei dal titolo “L’inganno di Darwin”. Il video ha avuto più di 30.000 visualizzazioni ed oltre 100 commenti a conferma dell’interesse suscitato.