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FORCELLA E BENI CULTURALI, LO STRANO CASO DI CARMINIELLO AI MANNESI

Posted by on Mar 25, 2019

FORCELLA E BENI CULTURALI, LO STRANO CASO DI CARMINIELLO AI MANNESI

Nel 2017 e poi ancora nel 2018, l’Associazione “I Sedili di Napoli Onlus”, unitamente ad altre Associazioni Culturali, di Protezione Civile, di Restauratori, Archeologi e Curatori dei Beni Culturali, tutte squisitamente territoriali, oltre ai Comitati Civici del Quartiere, proposero al Mibac, Soprintendenza ai Beni Archeologici, un progetto di recupero e di valorizzazione del sito archeologico detto “Carminiello ai Mannesi” dall’omonima chiesa secentesca che fu edificata sopra una antica Domus con annesso Mitreo in via Duomo e che fu distrutta da bombardamenti aerei anglo-americani nel 1943.

Le Associazioni napoletane manifestarono l’intenzione di provvedere a proprie spese al recupero ed alla valorizzazione del sito archeologico per renderlo nuovamente fruibile per la Città e per i turisti, dopo lunghi anni di abbandono e di degrado e dopo che quest’area fu “strappata” alla criminalità organizzata che ne aveva fatto un suo possedimento e base operativa!

Tra gli argomenti proposti soprattutto il tema della Legalità e delle opportunità anche di riscatto civile, morale ed occupazionali a favore di un Quartiere, in pieno Centro Storico, dove il tasso di disoccupazione giovanile sfiora il 66% e dove la criminalità organizzata continua a dettare la sua legge che si sta manifestando con una violenza sempre più crescente, specie in questi ultimi due anni.

A seguito delle istanze delle associazioni territoriali, in un incontro informale con la Soprintendenza, questa espresse diversi dubbi sulla opportunità di affidare a delle Associazioni il sito, rinviando ad una valutazione più approfondita la richiesta. Da allora, informa Giuseppe Serroni, Presidente della Onlus I Sedili di Napoli, non abbiamo più avuto nessuna notizia in merito ed oggi apprendiamo, solo dalla Stampa locale, che il MIBAC ha partecipato ad una presentazione di un’altra Onlus, questa con sede a Roma, di un ambizioso progetto di riqualificazione del “Rione Forcella” che comprende anche il sito archeologico in questione, prevedendone l’apertura a visite guidate.

Accogliamo con soddisfazione, continua Serroni, il fatto che dopo due anni di silenzio il Mibac abbia cambiato idea su un affido ad Associazioni e di questo ovviamente ne siamo lieti ma, non comprendiamo i motivi per i quali sono state ignorate le istanze legittime di tante aggregazioni fortemente e notoriamente attive nel Centro Storico che attendono ancora almeno una messaggio di diniego, mentre si preferisce, con una “apparente” discriminazione territoriale, concordare con un’altra Onlus che non ha nessun legame col territorio e che addirittura ha presentato un progetto “Forcella” lontano, non solo logisticamente (nella “borghesissima” Piazza dei Martiri) ma anche come valore “simbolico”, dal quartiere che si vuole valorizzare e questo senza coinvolgere tutte le realtà aggregative di Forcella e dei Decumani, oltretutto nella stessa giornata nella quale proprio a Forcella sfilavano i bambini delle scuole del Quartiere per protestare contro il malaffare e per rivendicare il ripristino ed il rafforzamento della Legalità ed il diritto al Futuro!

Abbiamo pertanto nuovamente scritto alla Soprintendenza Archeologica, conclude Serroni, per chiedere chiarimenti su questa questione ed abbiamo anche cortesemente richiesto un incontro con il Presidente della Onlus romana al fine di verificare la possibilità di far coincidere gli interessi di questa e le vere aspettative del Quartiere, confidando nel buon senso e nell’onestà intellettuale di tutte le parti in causa.

                                                                                              L’Ufficio Stampa I Sedili di Napoli

Associazione I Sedili di Napoli – ONLUS

80134 Napoli, Via Sedile di Porto, 33

il Presidente

Giuseppe Serroni

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