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Foscolo, Monti e forse Manzoni La massoneria nella letteratura

Posted by on Mag 9, 2023

Foscolo, Monti e forse Manzoni La massoneria nella letteratura

Esiste una letteratura propriamente massonica? Sarà Giulia Delogu ad affrontare questo tema durante la conferenza “Di virtù lira sonante. Poesia e massoneria in Italia tra Sette e Ottocento”, curata da Elvio Guagnini per il Circolo della cultura e delle arti (alle 17, alla sala conferenze della Biblioteca Statale Crise di largo Papa Giovanni XXIII).

«È stato affermato – spiega la Delogu – che non ci si può occupare della modernità e dell’Illuminismo senza interrogarsi sul ruolo e sul significato della massoneria. Quale dunque il ruolo della massoneria nel secolo dei lumi? Certo, a prima vista, il rapporto tra Libera Muratoria e Illuminismo può apparire stridente, se non conflittuale: da un lato segreti, misteri, leggende, esoterismo, alchimia, avventurieri come Cagliostro e Casanova, dall’altro la luce della ragione, la lotta per i diritti e per le libertà di Voltaire, il materialismo di Hélvetius, i tentativi di modernizzazione dei giovani dell’Accademia dei Pugni e il pensiero giuridico di Gaetano Filangieri. Ma se riconsideriamo la storia dell’Illuminismo ci accorgiamo che, certo, Cagliostro e Casanova erano massoni, ma lo erano anche Voltaire, Hélvetius, Filangieri e Giambattista Biffi. Da queste basi nasce il desiderio di approfondire i legami tra massoneria e letteratura nell’Italia del Settecento». «La società letteraria settecentesca italiana è caratterizzata da una forte mobilità internazionale e dall’aspirazione al cosmopolitismo. È ormai noto – prosegue la Delogu – che il Grand Tour e la République des Lettres si appoggiavano sulle reti massoniche. Il rapporto tra massoneria e letteratura ha lasciato tracce in molti autori noti, da Ugo Foscolo a Vincenzo Monti, entrambi liberi muratori. Influssi massonici, poi, sono rintracciabili in autori dei quali oggi non può essere provata l’affiliazione, come il giovane Alessandro Manzoni. Infine, soprattutto nel periodo rivoluzionario, i confini si fecero meno netti: la massoneria aveva da sempre avuto una forte vocazione civile e così condizionamenti reciproci si possono trovare tanto nelle composizioni per le logge, quanto in quelle per le cerimonie pubbliche del triennio giacobino. In ogni caso, al centro del nesso tra letteratura e massoneria si trova la poesia, vero e proprio mass media del Settecento: la poesia, musicata e cantata, era in grado di raggiungere i diversi strati sociali, circolando su fogli volanti o attraverso una semplice trasmissione orale». Per questo la ricerca della Delogu si concentra sui testi poetici e in particolare su quelli di tematica civile e politica, che sono il vero segno distintivo della letteratura massonica italiana, che ebbe inizio con l’innovativa opera di Tommaso Crudeli.

fonte

Foscolo, Monti e forse Manzoni La massoneria nella letteratura – Il Piccolo (gelocal.it)

segnalato da andrea di chiara

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