Fra le ricerche di Pietro Rombulo lo scopritore dei mondi …

Non tutti sanno che l’antica Cina fu la meta prediletta dei terroni, e fra questi, quelli che la raggiunsero per primi furono il campano Giovanni da Montecorvino nel Duecento, il siciliano Nino da Noto nel Trecento, il Messinese Pietro Rombulo nel Quattrocento.
I viaggi e le imprese di questi testimoni italiani sono stati sistematicamente dimenticati dall’Italia. Così capita che i maggiori divulgatori nei format di intrattenimento culturale come Corrado Augias, Paolo Mieli, Alessandro Barbero e tanti altri, non riescono a rammentarsi dei grandi uomini del sud e delle loro imprese. Nel volume testè di recente pubblicazione sulla vita di Rombulo si ricordano altri quarantanove prime donne del Mezzogiorno italiano: in una carrellata di quattro secoli si ricordano fra gli esponenti di spicco degli architetti, filosofi, dei matematici, dei cartografi,. dei cosmografi, dei navigatori e di tanti altri grandi esponenti della cultura italica del suo Mezzogiorno. Capita spesso che le esperienze di tantissimi italiani che hanno avuto il demerito di essere nati al di sotto dei castelli romani non meritano di essere annoverati fra i grandi padri della patria. Talche, si chiedono in tanti, perchè l’Italia rinnega questi figli; perchè gli italiani stentano ad accettare anche il loro contributo? Delle due l’una. Se nessuno fra gli uomini dell’itrattenimento culturale sente su di se la responsabilità di segnalare alle loro platee il contributo di questi altri eroi italici, spesso dimenticandosi delle vicende che li hanno caratterizzati lo fanno per ignoranza o per nala fede. Ma, se siamo nel campo della mala fede, qual’è il motivo che induce questi esperti a diffidare del loro contributo alla divulgazione della cultura italiana nei secoli? Una risposta che presto o tardi dovrà essere soddisfatta.
Alessandro Fumia