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Gigi Proietti, la madre vedova, con 4 figli, da Scurcola lo mandò a Roma

Posted by on Nov 10, 2020

Gigi Proietti, la madre vedova, con 4 figli, da Scurcola lo mandò a Roma

SCURCOLA MARSICANA. In pochi giorni il pubblico ha perso due grandi della scena. Sean Connery è morto a 90 anni, Gigi Proietti era più giovane di 10 anni, ad accomunarli oltre allo straordinario talento, umili origini. Connery era nato ad Edinburgo da un operaio e da una cameriera, Proiettti, da una famiglia povera di Scurcola Marsicana. Proietti mantenne con l’Abruzzo lo stesso legame di Connery con la Scozia.

A Luigi Proietti, nato a Scurcola Marsicana nel 1940 (anche se le biografie ufficiali lo danno nato a Roma), è venuto subito a mancare il padre. Così la madre, Vincenza Petitta, si è trovata con 4 figli in tenera età: oltre a Gigi, Maria, Antonio e Alberto. La guerra ha reso ancora più difficile il compito di questa madre che, per non far patire la fame ai figli, si è vista costretta ad affidare Gigi e Alberto a un Istituto di Roma. All’età di 7/8 anni Alberto tornò dalla madre, a Scurcola, Gigi fu adottato a Roma da una famiglia che gli ha consentito di andare a scuola e farsi un futuro.

Conseguita la maturità, Gigi si è iscritto a Giurisprudenza, ma la sua passione era la recitazione. Ha deciso così di seguire le proprie inclinazioni e non si è sbagliato. Diventato un grande dello spettacolo, ha mantenuto sempre un forte legame con la madre naturale e i fratelli, senza clamori mediatici.

«Veniva spesso a portare i fiori a mia nonna al cimitero», racconta il nipote Fabrizio, figlio di Alberto, morto qualche anno fa, vigile urbano a Scurcola e molto somigliante a Gigi. In paese i Proietti erano soliti pranzare al ristorante “da Renzo”, che si trova proprio di fronte al cimitero.

«Era una persona di grande umanità», ricorda Tonino Fasciani, che insieme ai fratelli, dopo la morte del padre Renzo, gestisce il ristorante, «con mio padre aveva un ottimo rapporto. Veniva sempre da solo. Colpivano i suoi modi garbati e gentili». A Scurcola sapevano tutti di queste visite di Gigi Proietti alla tomba della madre. E qualche volta lo hanno anche visto, ma non lo hanno mai avvicinato, per un senso di pudore e di rispetto. «Al funerale di mio padre», ricorda il nipote, «mio zio si è confuso in mezzo alla folla, pensieroso, immerso credo nei ricordi della prima infanzia con il fratello. Le persone intorno a lui hanno rispettato il suo riserbo e il suo dolore».

Nino Motta

fonte

https://www.ilcentro.it/cultura-e-spettacoli/la-madre-vedova-con-4-figli-da-scurcola-lo-mand%C3%B2-a-roma-1.2522632?fbclid=IwAR3cKTlXg4HCQp_DBXmiubMqT4vHQ8-fLxPUiUSOW3dxLOIXO3TW3VrY6Rs

segnalato da

Francesco Tortora

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