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Giuseppe Mazzini “L’inizio della dissoluzione” con Elena Bianchini Braglia per la rubrica “Incontro con l’autore”

Posted by on Ott 6, 2022

Giuseppe Mazzini “L’inizio della dissoluzione” con Elena Bianchini Braglia per la rubrica “Incontro con l’autore”

Un eroe della patria che lo divenne dopo la sua morte nonostante i suoi clamorosi fallimenti in vita nella costruzione dell’Unità d’Italia, è Giuseppe Mazzini il principe del relativismo come quello tenebre. Su Mazzini è stato scritto tanto e molto da quando era ancora in fasce fino alla sua morte per nutrire la retorica risorgimentale ma poco è stato scritto su i suoi aspetti caratteriali, sul suo autentico pensiero religioso, sul suo esoterismo e su i rapporti che aveva con molti personaggi planetari settari ed ambigui. Poco s’è scritto su l’Alta Vendita e sull’Istruzione Permanente e dopo Angela Pellicciari che ne ha parlato, forse, per la prima volta ora ne parla con dovizia di particolari è Elena Bianchini Braglia che in poco tempo, dopo aver conosciuto in maniera superficiale l’argomento in una nostra precedente trasmissione ha scritto un importante testo dal titolo “Mazzini l’inizio della dissoluzione” con sottotitolo “Spunti di riflessione con il senno di poi” che per i suoi contenuti e per come va a fondo sull’argomento si può definire devastante. Per la rubrica “incontro con l’autore” la Sig.ra Elena Bianchini Braglia ce ne parlerà venerdì 7 ottobre alle ore 21 e per vedere il programma basta cliccare di seguito

4 Comments

  1. Rilevo diverse inesattezze: proverò a correggere alcune di esse indicando per ognuna di esse il minuto corrispondente.

    7:17 in realtà l’idea di Italia esisteva già da tempo e – nell’élite intellettuale – aveva già cominciato a essere interpretata in chiave politica, per quanto molto vaga (mi viene in mente Machiavelli). Inoltre, il significato di “Stato” non coincide con quello di “Patria”, altrimenti gli irlandesi avrebbero dovuto considerare il Regno Unito la propria patria (faccio questo esempio non a caso, dal momento che sembra che la relatrice abbia molta simpatia per il cattolicesimo e molto poca per l’Inghilterra protestante)

    15:21 no, Mazzini non ammirava così tanto Robespierre: è vero che fu influenzato dal robespierrismo di Filippo Buonarroti ed è vero che da giovane aveva scritto che uomini come “Mirabeau, gli uomini della Convenzione, Bonaparte, Robespierre” furono creati giganti dalla “coscienza dell’alta missione che ogni vivente ha dalla natura verso la umanità” e che “perché mal di scerne il punto in cui svaniva davanti ad altri moventi, la posterità li griderà grandi”, ma, d’altra parte, in opere più tarde aveva descritto Robespierre come un uomo che aveva tentato di applicare formule troppo astratte e filosofiche alla realtà. È anche vero, d’alta parte, che la sua concezione politico-religiosa possiede non poche somiglianze con quella dell’Incorruttibile.

    16:47 beh, se vivessimo in uno stato dittatoriale e volessimo liberarci del dittatore verremmo arrestati, ma ciò non toglie che quello sia uno stato dittatoriale. Comunque sia, il dibattito sulla liceità del tirannicidio è complessa e non merita di essere liquidata in termini di semplice legalità.

    18:18 no, Mazzini non muore nel suo letto, muore a Pisa a casa di amici (antenati dei fratelli Carlo e Nello Rosselli, i quali si opporranno al fascismo e verranno assassinati) dopo che la sorella, fervente cattolica, aveva rifiutato di ospitarlo a Genova (su consiglio dei suoi confessori) per i suoi ultimi giorni, a meno che non si fosse “pentito” dell’operato della sua intera vita. Mazzini, ovviamente, aveva rifiutato di piegarsi a questa richiesta.

    18:33 no, la Tempesta del Dubbio non fu “una piccola crisi di coscienza”: era diventato l’ombra di sé stesso (come raccontano i suoi amici) e fu tentato dall’idea del suicidio mentre non riusciva a togliersi dalla mente le immagini dei suoi compagni che erano stati fucilati e si alzava la notte perché credeva di sentire la voce di Jacopo Ruffini (come lui stesso racconta). La risoluzione della Tempesta del Dubbio (durante la quale – secondo quanto egli stesso racconta – fu quasi sfiorato dall’idea del suicidio) è ben più complessa di quanto è stato descritto: non è che Mazzini abbia creduto di essere stato eletto da Dio per salvare l’Italia, ma ha – semplicemente – trovato il senso della vita e la sua ragione di vita nell’idea di Missione, idea che viene spiegata molto bene nelle Note Autobiografiche, in cui la Missione di un individuo viene definita come il soddisfacimento del bisogno più urgente degli uomini che lo circondano. La Missione di un uomo diventa, dunque, lavorare per gli altri, per il Progresso altrui, quasi dimenticandosi del proprio benessere. Non vedo nulla di più lontano dall’egocentrismo.

    23:47 non credo che quello di Mazzini sia un “non pensiero” (e nemmeno che si contraddicesse così spesso): ho scritto la mia tesi di laurea su Mazzini (ho, dunque, letto molti dei suoi scritti) e- per quanto lo stile sia effettivamente figlio dei suoi tempi (ma questo è inevitabile, ovviamente) – non credo che sia così ostico come viene descritto. Anzi, se lo si sa leggere, si può notare che il suo approccio ontologico, epistemologico e antropologico siano chiari e ben intrecciati (ovviamente sono disponibile per ulteriori chiarimenti circa essi). Basta imparare a leggerlo. Comunque è buffo che una persona che ha voluto scrivere un libro sul pensiero di Mazzini abbia affermato che quest’ultimo sia incomprensibile.

    23:55 no, sotto la monarchia fu recuperato da Crispi in chiave antisocialista. La sua eredità fu difesa anche dai suoi eredi, è vero, ma in opposizione all’Italia monarchica e non mazziniana che era venuta a crearsi.

    24:49 l’immagine di Mazzini come l’uomo “che giammai non rise” in realtà è molto stereotipata: mi sembra che Saffi abbia raccontato che Mazzini suonasse la chitarra accompagnandosi con la voce e i suoi amici inglesi raccontavano che fosse in grado di fare battute

    26:10 questo non riguarda Mazzini nello specifico, ma ritengo che sia possibile essere spirituali senza essere cattolici: non esiste l’esclusiva sulla spiritualità. Capisco che voi la riteniate la forma migliore di spiritualità perché avete aderito ad essa, ma esiste la possibilità di continuare a considerarla la migliore possibile senza negare che le altre lo siano.

    27:02 forse ho interpretato male, ma non credo che stesse scegliendo cosa mantenere del cristianesimo: ritengo semplicemente che stesse mostrando quali aspetti e conseguenze storiche del Cristianesimo condivideva e quali no.

    27:14 In che senso “senza doveri”? L’idea di Dovere è centrale per la concezione teologica e politica di Mazzini, al punto che il Dio mazziniano può essere quasi interpretato come una sublimazione dell’idea di Dovere.

    28:53 in materia di aldilà, Mazzini applicava la legge del Progresso alle anime, le quali sarebbero passate da mondo a mondo, ognuno dei quali avrebbe rappresentato un miglioramento rispetto a quello precedente: in questa visione, se un’anima non è in grado di superare uno di questi stadi della sua, è possibile ricominciare dall’inizio senza essere condannati in eterno (motivo per il quale credeva nella reincarnazione). Per quanto riguarda gli angeli, Mazzini riteneva (dal momento che credeva che le gerarchie angeliche servissero a legittimare le gerarchie terrene) che essi fossero le anime dei giusti che vissero nella fede e morirono nella speranza e vedeva nell’angelo custode l’anima della persona che ci aveva più amato in vita.

    33:33 quella dell’ “esilio dorato” è una calunnia. Mazzini ha vissuto in una casa molto modesta devolvendo i pochi soldi che gli arrivavano da casa o alla causa o agli altri esuli italiani (al punto che sua madre gli inviava vestiti di poco prezzo, in modo che Pippo non fosse tentato di regalarli ai suoi amici) dei quali in alcuni casi – Mazzini si riteneva responsabile (questo fu il caso di coloro che furono costretti all’esilio insieme a lui dopo la caduta della Repubblica Romana). Senza dimenticare che si spese personalmente per cercare i finanziamenti necessari per sostenere la scuola da lui fondata per salvare i bambini italiani costretti a emigrare e a lavorare come schiavi. Le difficoltà economiche si ripercuotevano sulla sua salute: nelle sue lettere racconta di soffrire di mal di denti e di costipazione, ma anche di depressione.

    41:05 “Doveri dell’Uomo” fu diffuso nelle scuole, è vero, ma fu purgato delle parti repubblicane per non dispiacere alla monarchia: effettivamente, fu una vittoria di Pirro

    57:38 in realtà non si sa chi abbia assassinato Pellegrino Rossi: la responsabilità può essere tanto dei democratici più radicali quanto dei reazionari piu incorreggibili

  2. Dopo la vostra stimolante dotta appassionata conversazione domani andrò in libreria ad ordinarmi il testo che l’appassionata ricercatrice ci mette a disposizione…per documentarci su un processo di evoluzione verso il basso e la disgregazione di valori fondamentali nella società’ contemporanea… almeno per esserne più’ consapevoli e fare quel che si può. Ammirata dell’impegno e grata, , un cordialissimo saluto. caterina ossi

  3. Claudio grande intervistatore, Elena riesce a spiegare in modo semplice e naturale quali sono le ideologie da cui hanno preso spunto e sono iniziati i problemi odierni, ovviamente quelle ideologie che apparentemente sembravano portare modernita’ progresso e benessere alla fine dei conti, invece, si sono rivelate il carretto su cui Lucignolo ( da Lucifero) trasportava gli ingenui nel paese dei balocchi ( inferno) x poi appropriarsi delle loro anime
    ennio apuzzo

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