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Guerra perenne e Manipolazione di massa nel Sud – Ecco le 10 costanti che si perpetuano ciclicamente dal 1861 ad oggi

Posted by on Mag 21, 2018

Guerra perenne e Manipolazione di massa nel Sud – Ecco le 10 costanti che si perpetuano ciclicamente dal 1861 ad oggi

Guerra perenne e Manipolazione di massa nel Sud. Ecco le 10 costanti che si perpetuano ciclicamente dal 1861 ad oggi. Sin dal 1861 nel Sud c’è in atto una manipolazione di massa permanente, che è funzionale ad alimentare una sorta di guerra quotidiana. Nel 1861 ci fu l’invasione del Meridione, cui fecero seguito emigrazione, la distruzione delle ricchezze del Sud, le deportazioni a Fenestrelle … Da allora si è impiantata una evoluzione di quella conquista iniziale; una manipolazione di massa permanente ed una guerra invisibile quindi, che si perpetua ciclicamente e che prosegue da ben oltre 150 anni. Ma chi crea e alimenta ancora oggi questa guerra? E contro chi vien fatta? O contro cosa? Tutte domande comprensibilissime, ma siamo nell’ambito di una guerra non canonica, nella quale non c’è più un nemico tangibile; si tratta di una lotta all’invisibile, ai preconcetti, e tramite essa si sono combattute le idee più che le persone. In realtà anche se nessuno ha mai visto un nemico da combattere, comunque da quel 1861 e di decennio in decennio perdura un continuo stato d’allarme per qualcosa di impalpabile eppure persistente. Una sorta di ansia indotta, funzionale a motivare il desiderio di liberarsi da questo strano nemico, se pur invisibile … Mah. In altre parole è solo uno degli effetti raggiunti del falso mito di libertà già sbandierata e imposta sin dall’Unità d’Italia.
La realtà è che dal 1861 ad oggi è bastato motivare ciclicamente il popolo meridionale con una qualsivoglia paura per ottenere che ciclicamente sarà lo stesso popolo meridionale a chiedere che gli venga tolto un diritto o la stessa terra … un metodo consolidato per giustificare il continuo Ecco in cosa consiste la manipolazione di questa sorta di guerra quotidiana o meglio, perenne; che, guarda caso, è sempre interna al Meridione. Eppure di questa guerra però, nessuno se ne accorge. Come mai?
Pare che il motivo sia implicito nello stesso meccanismo per cui persiste questa strana guerra eterna. Più che altro sembra si tratti di un metodo consolidato; e giacchè ciò che fa sistema vuol dire che è, e che è stato redditizio, può essere che siamo sulla strada giusta.
La prima guerra del Meridione (e la prima manipolazione di massa del Meridione) fu nel 1861; partì senza nessuna dichiarazione, ma con un’adeguatissimo strumento di propaganda. Tant’è che sin da subito i poteri forti di quei tempi propinarono in Europa e nello stesso Sud, l’idea che i cattivi erano i Borbone, la dinastia più longeva e pacifica dell’intero continente europeo e regnante da ben 8 secoli. 

Si riuscì a manipolare l’opinione pubblica dicendo che era “necessario” liberare il Meridione dal presunto despotismo e dalla presunta arretratezza della dinastia del regno delle Due Sicilie. E si convinsero tutti che liberando il Sud dai Borbone (dipinti come oppressori) si poteva dare lavoro, libertà, progresso al Meridione. Però però però … i documenti desecretati e le ultimissime ricerche di valenti studiosi del “Risorgimento”, hanno smentito definitivamente quelle presunzioni e quelle falsità che nei decenni a venire sono passate come “storia” e quindi sono finite nelle scuole. La storia si sa, la scrivono i vincitori; e il vincitore cerca sempre di denigrare il vinto, con tutti i mezzi leciti e illeciti possibili. Le nostre ricerche rivelano invece l’opposto di ciò che venne porpagandato per denigrare il periodo borbonico. Era un regno florido e all’avanguardia. Ma a quei tempi si voleva creare un’Italia Unita sotto la casa Savoia; che era anche poverissima sino alla data del 1861. Quindi con la falsa necessità di liberare il Meridione dai Borbone (che furono definiti oppressori), in molti applaudirono Garibaldi, Cavour, Mazzini e i Savoia. La storiografia ufficiale ha poi continuato per oltre 150 anni con questa distorzione e manipolazione della realtà. Una manipolazione ben riuscita in pratica! (Poverinoi).
La propaganda anti-borbonica. Una spietata, costante, martellante campagna del fango su un regno, quello borbonico, che macinava primati, ricchezza, e innovazione, molto oltre ciò che i sabaudi avrebbero mai sperato di poter ottenere un giorno con le proprie forze. Un esempio di denigrazione internazionale valga per tutti: la storia delle carceri borboniche.

Cfr : https://www.vocedinapoli.it/2017/04/20/regno-napoli-la-germania-la-guerra-lunita-ditalia-colpi-bond/

Ma se inizialmente fu propagandato che i cattivi erano i Borbone (guarda caso regnanti interni al Meridione), da quel 1861 in poi sono stati individuati nuovamente altri cattivi. Sempre internamente allo stesso Meridione; solo che di volta in volta e sino ad oggi, hanno assunto nomi diversi. E quali sono questi nuovi nemici contro i quali intervenire per salvare il Sud? Sono vari: si passa da “questione meridionale” e “mafia” a “inerzia” a “xylella”. Certo ad esempio la mafia è reale … ma allora com’è che se c’è una soluzione puntualmente accade che il problema si triplica? Ecco che dopo oltre 150 anni possiamo determinare che c’è un Sud in guerra perenne. Ma è sempre stata una guerra alle idee o ai preconcetti.

Altri esempi : dal 1861 sino alla metà del 1900 si diceva che il tiranno oppressore era “la “questione meridionale” e “la mafia”. E la soluzione che si individuò fu dare lavoro, libertà, progresso. Poi sino alla fine del 1900 il tiranno era diventato “l’arretratezza, l’inerzia, il lassismo”. E per debellare questa … come definirla? autocommiserazione tirannica locale? Continuarono a cementificare per dare lavoro, libertà, progresso. Infine nell’era contemporanea degli anni 2000 il tiranno da distruggere è diventato un insetto : “la xylella”; oppure è la mancanza di energia. Che strano! Parlano di xylella, ma omettono di accennare del Codiro e dell’abnorme uso di tonnellate e tonnellate di pesticidi, moschicidi, lombricidi e erbicidi seccatutto che sono stati sversati per cinquanta anni nel Salento provocando l’inaridimento dei terreni. Nel caso della xylella la soluzione che viene proposta è l’eradicazione. E riproveranno a cementificare forse? Ma perchè no! Ovviamente per debellare queste cattive oppressioni tiranniche locali (sempre interne, dicono!) … e per dare il solito lavoro, libertà, progresso …
Interessante anche dare un quadro della real politik che attraversa indelebile questi oltre 150 anni di sfruttamento e di manipolazione del meridione. Chi sono questi manipolatori? Una casta? Una elite senza nome? I rettiliniani? Beh intanto parlando di 1861 dobbiamo indirizzare lo sguardo alla Londra di quei tempi, alle società bancarie che finanziarono l’invasione e i liberali anti borbonici, il perdurare dei loro interessi economici nella “colonia” Sud, i giornali (sig), poi nel corso dei decenni arriviamo agli industriali legati al potere e servi dei poteri che si sono via via riaffermati, ossia le varie classi politiche da destra, al centro, alla sinistra che hanno speculato i loro malaffari nel Sud, quindi con le associazioni a loro collegate … il tutto per sfruttare le genti, l’agricoltura e il futuro salentino e pugliese. Oggi lo vediamo con coloro che sono favorevoli alle eradicazioni degli ulivi nel Salento; dopo che per quasi cinquanta anni il Salento, di tutta Italia, è stato il miglior venditore di fitofarmaci Roundup della ditta Monsanto, ditta guarda caso discendente di quei finanziatori dell’invasione dei Savoia nel Sud nel 1861. Tutto torna … E’ liberismo e neoliberismo dipanato in oltre 150 anni.

fonte

http://belsalento.altervista.org/guerra-perenne-e-manipolazione-di-massa-nel-sud-ecco-le-10-costanti-che-si-perpetuano-ciclicamente-dal-1861-ad-oggi/

L’illustrazione riproduce la caricatura di Francesco II di Borbone, ex re di Napoli travestito da brigante. In questo modo l’infame propaganda Savoiarda cercava di far apparire il sovrano borbonico. Il vincitore cerca sempre di denigrare il vinto, con tutti i mezzi leciti e illeciti possibili.

 

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