I Riti rurali nell’Antica Ercolano
A Roma, le feste in onore di Cerere/Demetra si tenevano tra il 12 e il 19 aprile, periodo durante il quale arrivavano sacerdotesse da varie città, e da centri legati al culto. Le celebrazioni coinvolgevano processioni, sacrifici e danze, in un rito di cui fanno parte anche le cerimonie eleusine. Queste ultime prevedevano la traslazione di oggetti sacri da Eleusi ad Atene, il corteo degli iniziati e degli efebi e una processione notturna che rievocava la ricerca di Proserpina da parte di Cerere.
Il quinto giorno era particolarmente simbolico: i partecipanti camminavano tutta la notte, rappresentando la ricerca della dea per sua figlia, rapita da Plutone. Il sesto giorno, invece, si trasportava la statua di Iacco, rappresentato come un giovane coronato di mirto con una fiaccola, simbolo di luce e rinascita, accompagnata da danze e grida di gioia.
Un altro culto minore, quello di Rusina, si inseriva nel panorama religioso romano connesso a Demetra/Cerere. Rusina era una dea della campagna e dei campi coltivati, protettrice della rus, la terra coltivata.
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