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I sofisticati calcoli astronomici dei babilonesi

Posted by on Feb 14, 2016

I sofisticati calcoli astronomici dei babilonesi

L’analisi di antiche tavolette babilonesi ha rivelato che gli antichi astronomi della Mesopotamia determinavano la posizione di Giove usando una tecnica di calcolo che si credeva fosse stata sviluppata in Europa solo nel XIV secolo………………

Una tecnica di calcolo astronomico che si riteneva fosse stata ideata solo nel XIV secolo in Europa era già stata sviluppata dagli antichi astronomi babilonesi, che l’avevano usata per il calcolo dell’orbita di Giove. La scoperta, descritta in un articolo pubblicato su “Science”, è di Mathieu Ossendrijver – un astrofisico della Humboldt Universität di Berlino appassionato di storia dell’astronomia – che ha decifrato quattro tavolette cuneiformi risalenti a un periodo compreso fra il 350 e il 50 a.C.

L’abilità degli astronomi babilonesi è nota, ma si pensava che per prevedere la posiione dei corpi celesti ricorressero a calcoli puramente aritmetici. Tuttavia, esaminando le tavolette cuneiformi conservate al British Museum, l’attenzione di Ossendrijver è stata attirata da due di esse, una che riportava istruzioni per costruire una figura trapezoidale, apparentemente slegata da qualsiasi contesto astronomico, e un’altra che sembrava fare riferimento a Giove, un pianeta di particolare interesse per quell’antico popolo che lo associava al dio Marduk, protettore di Babilonia.

I sofisticati calcoli astronomici dei babilonesi
Una delle tavolette studiate da M. Ossendrijver. (Cortesia M. Ossendrijver)
A colpire il ricercatore è stato il fatto che i numeri riportati sulle due tavolette erano gli stessi, suggerendo una relazione tra di esse. L’esame di altre tavolette della collezione ha quindi portato a identificarne altre due che confermavano la relazione, mostrando che quella con il trapezio faceva parte di un calcolo dell’orbita di Giove basata su considerazioni geometriche.

I calcoli riportati sulle tavolette coprivano un periodo di 60 giorni, a partire dal giorno in cui il pianeta gigante fa la sua apparizione nel cielo poco prima dell’alba. Durante questo intervallo di tempo, il movimento di Giove nel cielo sembra rallentare (un movimento apparente irregolare dovuto alla complessa combinazione del moto della Terra sulla sua orbita intorno al Sole con quello di Giove.)

Un grafico della velocità apparente di Giove rispetto al tempo ha una forma approssimativamente trapezoidale, e l’area di questo trapezio esprime la distanza che Giove ha coperto durante i 60 giorni. Il calcolo di questa area non è altro che l’operazione oggi nota come calcolo dell’integrale tra due punti.

“Nei testi europei sui corpi in movimento questi concetti non si ritrovano prima del XIV secolo”, ha osservato Alexander Jones di New York University, che non ha preso parte allo studio. “La loro presenza testimonia la rivoluzionaria brillantezza degli sconosciuti studiosi della Mesopotamia che hanno costruito l’astronomia matematica babilonese.”

Un’astronomia che si pensava fosse stata definitivamente dimenticata nei secoli successivi. La nuova scoperta – ha proseguito Jones – suggerisce che sarebbe interessante scoprire se quel tipo di calcolo fu effettivamente reinventato 1400 anni dopo, oppure ne sia arrivata qualche eco agli astronomi medioevali.

Riv. Scienze

 

 

 

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