Il Bello delle Parole – Appassulatella
D’Annunzio, abruzzese, tra l’altro rinomato linguista, certamente non era padrone del napoletano.
Altrimenti come si può giustificare quel “un po’ appassita”, se non ritenendo che egli intendeva dire “un po’ appassionata”, la qual cosa farebbe rientrare nella logica, l’aver in animo baciare una vucchella… appassionatela.
Data la somiglianza delle due parole si è potuto trattare benissimo di un’errata lettura della sua grafia, oppure di un iniziale refuso tipografico, protrattosi poi nelle edizioni successive.
Se questa interpretazione è esatta, Ferdinando Russo aveva ragione a sostenere che solo un napoletano poteva scrivere una canzone napoletana. Codicillo. La seconda strofa recita:
<Meh, dammillo, dammillo,
-è comm’a ’na ruselladammillo
’nu vasillo
dammillo, Cannetella!>.
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