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Il Capitalismo Anglosassone alla base del saccheggio del Sud

Posted by on Mag 23, 2018

Il Capitalismo Anglosassone alla base del saccheggio del Sud

Il contesto o quadro storico in cui si sviluppano gli eventi che hanno portato allo sfaldamento o per essere piu’ crudi alla spoliazione del regno delle due sicilie e’ il contesto dell’ affermazione del capitalismo mondiale.

Lo storico inglese Hobsbawn parlava in un suo libro di trionfo della borghesia, in realta’ il titolo originale era the age of the capitalism, l’era del capitalismo, perche’ per la prima volta, nella storia dell’ umanita’, dal 1848 al 1875, tutte le parti del mondo furono in connessione.

E’ questa l’era in cui la Gran Bretagna invade con i suoi prodotti tutte le parti del mondo, secondo Adam Smith che e’ il teorico del liberalismo inglese, nella sua Ricchezza delle nazioni che e’ la sua opera principale, l’ Inghilterra doveva diventare il negozio del mondo, quindi l’Inghilterra doveva prendere materia prima dai paesi arretrati, trasformarla e rivenderla a quegli stessi paesi a cui l’aveva rubata.

Questo e’ un protocollo che gli inglesi fanno con le oligarchie, con i politici dell’epoca e con ogni stato nazionale che non fosse una potenza. L’Inghilterra dice alle oligarchie di queste nazioni, ” fatevi una bandiera, componete il vostro inno nazionale, create un governo che meglio riesca a riprodurre il vostro potere, non vogliamo che voi diventiate una nostra colonia, l’importante e’ che noi facciamo affari con voi, l’ importante e’ che noi entriamo nei vostri mercati”, che nell’800 non erano capitalistici, ma esisteva una economia domestica, ogni paese soddisfaceva i propri bisogni con le proprie produzioni artigianali.

L’Inghilterra operera’ con le armi del liberalismo con la scienza positiva, siamo in un momento in cui si aveva grande fiducia dell’ avvenire, un momento in cui l’idea del progresso o semplicemente l’ avanzare del tempo lineare ininterrotto come le lancette dell’ orologio si pensava portasse un grande sviluppo per l’umanità. Poi si vedrà  che questa idea di progresso comincerà a mietere vittime. Furono pochi i pensatori dell’ epoca a capire che se c’ erano dei ricchi c’ erano pure dei paesi condannati alla poverta’ lo stesso Marx, che in quel periodo e’ giornalista presso il New York Daely Trybun, non capì mai che lo sviluppo del capitalismo inglese e questo esercito di trafficanti (come li definirà Napoleone III, AVIDI BOTTEGAI) che portava le sue merci in giro per il mondo era estremamente dannoso e impoveriva le altre nazioni, un po’ come su internet si vendono oggetti e finiscono per impoverire i piccoli commercianti, non lo  si capì perchè credeva in quella famosa dialettica hegheliana o dialettica storica in cui ogni paese doveva andare sulla via del capitalismo, ci dovevano essere delle industrie, degli operai, bisogna distruggere il vecchio mondo della tradizione o sistema feudale perchè con la creazione della classe operaia si sarebbe poi, dopo l’ ascesa della borghesia e l’ascesa del proletariato si sarebbe arrivati al socialismo, quindi e’ uno schema quello dell’800 che permane nella mentalità di tutti gli ufficiali che scesero nelle nostre terre e dei politici della destra storica italiana e lo schema che vede civilta’ e barbarie.

L’ ideologia piemontese, guarda caso, andava incontro alle ideologie anglosassoni. Gli inglesi trovano territorio fertile nel Cavour che trapiantato dai tavoli del gioco d’azzardo e indebitato fino all’ osso, il padre lo caccia di casa, perde sistematicamente in borsa, gli affidano le risaie di una zia ma fallisce anche li, viene cacciato dall’ esercito per debiti, ma i libri di storia non lo dicono, medita il suicidio, ma sui tavoli da gioco viene avvicinato da alcune elite bancarie che approfittano del suo buon nome per arruolarlo come testa di legno, altrimenti come si spiega questa improvvisa carriera politica, dal suicicio a primo ministro, tanto e’ vero che quando diventerà ministro delle finanze aprirà le dogane ai suoi padroni banchieri. Ma  veniamo ora al Regno delle Due Sicilie.

Quella dell’800 e’ una guerra tra protezionismo e liberalismo, le nazioni che si affacciavano verso lo sviluppo economico tra cui il nostro regno preferivano adottare delle politiche protezionistiche ovvero mettere i dazi alle merci straniere ovvero a quelle anglosassoni che erano già sviluppate infatti il Cavour dirà “il basso prezzo delle nostre merci sarà l’artiglieria per entrare in ogni luogo”. Quindi per proteggere le industrie nazionali rispetto alle grandi potenze che avevano già intrapreso un processo di sviluppo bisognava essere protezionisti, protezionista era il regno delle Due Sicilie, quindi ecco che comincia ad essere chiaro il perchè il popolo dopo il 1861 continuava ad invocare Francesco II perchè i Borbone erano i garanti del popolo che ormai si trovava solo contro un sistema che voleva solo distruggerlo.

Finche’ c’erano i Borbone tutto filava liscio ma poi le cose cominciarono a mettersi male, ecco che intervengono figure come la borghesia che era la borghesia più parassitaria d’ Europa che mon solo era composta dai nobili ormai decaduti ma dai così detti mezzi galantuomini, dai massari che almeno nella provincia lavoravano per i grandi latifondisti che preferivano vivere a Napoli o a Palermo, quindi non presenti sul posto, quindi queste persone un poco rubando al padrone assente, un poco sfruttando la manodopera dei cafoni o bracciali divenne la classe che appoggiò l’annessione.

C’era l’ ideologia capitalista che cercava di imporre il liberismo ovvero un disprezzo per le popolazioni del sud che non si adattavano si progetti capitalistici, poi i primi eserciti che venivano dal nord composti da contadini settentrionali era a difesa di quei mezzi galantuomini che avevano usurpato le terre comuni e demaniali, però l’ origine del razzismo e’ soprattutto culturale perchè in quegli anni un personaggio come Cesare Lombroso, un veronese di agiata famiglia ebraica cominciò  a creare l’ antropologia criminale e sosteneva che una persona che aveva le ciglia marcate  e le mandibole o le braccia più lunghe ovvero le caratteristiche  dei contadini meridionali erano criminali per nascita quindi per queste persone c’ era bisogno della fucilazione, quindi questo Lombroso seguì l’ esercito piemontese collezionando teschi di contadini meridionali sostenendo che esisteva una razza ariana e quella meridionale simile alla razza africana, quindi il meridionale era più vicino al primate che all’ homo sapiens, questa ideologia che derivava dal positivismo farà dire a Massimo d’Azzeglio che frequentare un contadino meridionale e’ come andare a letto con un lebbroso, il fratello di Ippolito Nievo dirà “sono tutti beduini e africani”, altri diranno che un po’ di metodo soldatesco e’ salutare a queste popolazioni.

ENNIO APUZZO

 

 

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