Il disegno di legge Zan analizzato da Daniela Bianchini ed Alfredo Mantovano
Il paese Italia vive uno stato d’emergenza gestito da un governo di unità nazionale, l’ennesimo, a guida Mario Draghi con un parlamento, forse perché esautorato da qualsiasi impegno o incombenza, che ha un’esigenza prioritaria quale quella di approvare il disegno di legge detto Zan, ha il nome del suo principale relatore.
Non entro in merito ai lavori parlamentari e a quello che vogliono fare perché dal 2001 mi faccio annullare la scheda elettorale quindi le loro scelte mi lasciano del tutto indifferente, scelta rafforzata dalla questione acqua pubblica e dal fatto che il sistema politico italiano è semipresidenziale con un parlamento rappresentativo e onorevoli eletti senza vincolo di mandato quindi, i miei eventuali desideri o aspettative, valgono come il due nella briscola.
Però delle riflessioni e considerazioni si possono fare dato che molte delle scelte che il parlamento fa riguardano la vita di tutti i giorni come lo è certamente il suddetto ddl Zan che personalmente, qualora fosse approvato, reputo una legge liberticita, fascista e comunista, in sintesi giacobina, lo affermo senza entrare in considerazioni morali o etiche ma soltanto analizzando i risvolti giuridici e costituzionali.
Verranno limitate non soltanto le libertà personali, ma quelle scolastiche con le sua autonomie e quelle giuridiche con il legislatore che, pressato dalle potenti lobbies che vogliono assolutamente l’approvazione della legge, rendendosi conto che creerà un pantano melmoso delegherà la maggior parte delle decisioni alla discrezionalità del giudice di turno e in un paese come l’italia, altamente ideologizzato, la cosa non è da sottovalutare. Pensate che ci sarà non più la pena in virtù del reato effettivamente commesso ma potrà esserci un giudice che può decidere un’azione penale solo sull’intenzione di reato. Sarà una legge che alimenterà odio che sfocerà in violenza in nome della tolleranza e dell’inclusione, parole che nascondono forme di razzismo e positivismo tra le peggiori e per noi napolitani, che siamo figli e custodi della civiltà della convivenza, è inaccettabile.
La nascita dell’uomo nuovo partorito dall’illuminismo, attuato dalla rivoluzione francese, esportato da napoleone e istituzionalito da mazzini è diventato definitivamente adulto e vediamo la civiltà occidentale che “finalmente” vive all’ombra dell’albero della libertà e se non recuperiamo lo spirito del sanfedismo faremo tutti una brutta fine.
Prima che il ddl Zan sarà legge esprimo questo mio breve pensiero, che potrei non più fare per non incorrere in sanzioni penali, che varrà certamente meno di zero ma che è supportato da alcuni chiarimenti che la Sig.ra Daniela Bianchini e il Sig. Alfredo Mantovano, giuristi molto, ma molto più autorevoli di me, hanno espletato come ospiti nella trasmissione di Angela Pellicciari. Fatemi passare la presunzione di consigliarvi di ascoltare la conversazione scevri da qualsiasi ideologia perché le oggettività messe in campo sono incontestabili e perchè la profezia di Orwell in 1984 si sta avverando, anzi è già realtà.
Claudio Saltarelli