IL GENERALE PIEMONTESE, DELLA ROCCA!
1861 gennaio: territori del Regno delle Due Sicilie.Il Generale piemontese Enrico Della Rocca viene inviato nel Regno delle due Sicilie come comandante supremo del cosiddetto esercito meridionale, forte di circa 120.000 uomini e con l’ordine di distruggere con ogni mezzo le sollevazioni di quelle popolazioni. Così scrive lui stesso nel suo diario “Autobiografia di un veterano.
“Avevo preso definitivamente il comando militare delle due Sicilie con la condizione di avere pieni poteri per l’azione contro il brigantaggio e contro le bande armate…ogni giorno moltiplicavasi il numero della gente sorpresa con le armi alla mano. Feci fucilare alcuni capi…Erano tanti i ribelli che numerose furono anche le fucilazioni, e da Torino mi scrissero di moderare queste esecuzioni riducendole ai soli capi.
Ma i miei comandanti di distaccamento, che avevano riconosciuta la necessità dei primi provvedimenti, (E CIOE’ PASSARE PER LE ARMI APPENA CATTURATI TUTTI QUELLI CHE VENIVANO SOLO SOSPETTATI DI BRIGANTAGGIO O MANUTENGOLISMO – ndr) in certe regioni dove non era possibile governare se non incutendo terrore, vedendosi arrivare l’ordine di fucilare soltanto i capi telegrafavano con questa formula: -ARRESTATI, ARMI ALLA MANO, NEL LUOGO TALE, TRE, QUATTRO, CINQUE CAPIBRIGANTI – ED IO RISPONDEVO “FUCILATE”Il Generale Della Rocca nei primi mesi del 1861, davanti alle rivolte sempre più numerose che avevano messo in difficoltà l’esercito piemontese,emanò ordini sanguinari.
A seguito di queste disposizioni spietate, tra il 22 e 23 gennaio 1861, vennero massacrati alla Scurcola Marsicana almeno 89 uomini. Gli altri 277 insorgenti catturati sarebbero dovuti essere tradotti all’Aquila per essere processati. Negli archivi del Tribunale dell’Aquila non sono stati rintracciati documenti che comprovino la detenzione ed il processo di questi partigiani. Con ogni probabilità nessuno giunse vivo al processo. Anche in questo caso l’esercito piemontese/italiano anticipò di 80 anni le terribili marce della morte delle SS tedesche.
segnalato da Mirko Speranza
I Piemontesi parlavano francese. Non avevano nessuna cultura umanistica. Dal latno avevano imparato solo due parole: vae victis!
…e questo sarebbe un generale!…un massacratore piuttosto!…senz’anima e senza onore, un boia! paghi almeno nell’aldila’ la sua boria disumana! caterina ossi