Il Murales di Maradona nei Quartieri Spagnoli: tra le mete più visitate d’Italia dopo il Colosseo. Battuti gli Uffizi e Pompei
Nel cuore di Napoli, un’opera d’arte spontanea nata dalla passione popolare ha raggiunto un traguardo straordinario. Il murales dedicato a Diego Armando Maradona commissionato da Antonio ‘Bostik’ e realizzato dall’artista Quartierano Mario Filardi, è diventato il simbolo indiscusso del legame tra la città partenopea e il suo campione, ha attirato nel 2023 ben sei milioni di visitatori.
Una cifra impressionante, che pone questo tributo moderno tra le attrazioni più frequentate d’Italia, superando addirittura luoghi iconici come gli Uffizi e in competizione con altri monumenti storici come il Pantheon. Sorprendentemente, il murales non richiede biglietti d’ingresso, eppure è diventato una delle mete predilette per chi visita la città. Mentre nelle altre città d’Italia per vedere i monumenti più belli e simbolici, bisogna pagare, a Napoli no! Ricorda un pò il primato della prima università pubblica al mondo. Napoli resta del popolo.
(Il Murales di Maradona nei Quartieri Spagnoli: tra le mete più visitate d’Italia )
Secondo i dati raccolti dalle associazioni delle agenzie di viaggio, e secondo quanto riportato da Fortune e Secolo d’Italia, il flusso di turisti che si riversa quotidianamente a Largo Maradona non può essere misurato ufficialmente come avviene per i siti storici a pagamento. Tuttavia, le stime empiriche parlano chiaro: la street art dedicata a Maradona ha saputo catalizzare l’attenzione di milioni di persone, rendendo questo angolo di Napoli un vero e proprio mausoleo a cielo aperto, frequentato da visitatori provenienti da ogni parte del mondo, soprattutto dall’Argentina. Il boom turistico del murales è anche frutto di una maggiore accessibilità: il fatto che sia gratuito facilita l’affluenza continua di visitatori, in un periodo in cui il governo italiano ha intensificato gli sforzi per migliorare l’accoglienza turistica, con risultati notevoli su scala nazionale. Nel 2023, il Colosseo ha registrato oltre 12 milioni di accessi, confermandosi il monumento più visitato del Paese. Anche Pompei, con i suoi oltre quattro milioni di visitatori, e il rilancio del Pantheon, che ha superato i cinque milioni, testimoniano la capacità dell’Italia di attrarre flussi turistici di massa.
Eppure, la vera rivelazione è il murales di Maradona, che ha dimostrato come un angolo di strada, nato da un’iniziativa di quartiere, possa diventare un’attrazione globale. Più di un semplice omaggio, questo luogo ha assunto un valore mitologico per Napoli, dove Maradona non è solo un calciatore, ma una figura quasi divina, un’icona che rappresenta il riscatto e la passione della città. Il successo di quest’opera è un esempio straordinario di come la cultura popolare e l’arte di strada possano competere, in termini di richiamo turistico, con i grandi tesori del Rinascimento e dell’antichità.
In un panorama turistico dominato da capolavori storici come il Colosseo e gli Uffizi, la storia del murales di Maradona si distingue per il suo spirito innovativo e la sua capacità di trasformare un quartiere in un punto di riferimento internazionale. Napoli, ancora una volta, sorprende il mondo con la sua estrosità e il suo ingegno, facendo emergere un nuovo simbolo che unisce sacro e profano, passato e presente, in un dialogo continuo con la sua anima popolare.
Emilio Caserta
fonte
Il Murales di Maradona nei Quartieri Spagnoli: tra le mete più visitate d’Italia (lidentitario.com)