Il “Reddito di Cittadinanza”? Fu inventato a Napoli nel 1831 dai Borbone.
Sono trascorsi 184 anni e nessun rappresentante politico della Prima e
Seconda Repubblica Italiana ringrazia, menziona, attribuisce, etc. la Legge
Borbonica: Decreto n°131 del 4 gennaio 1831 (Regolamento per la Real
Commessione de Beneficenza). Il Decreto Reale conferisce un “assegno
di disoccupazione per coloro i quali non possono assolutamente con il
loro travaglio sostenere se medesimi e la di loro famiglia”.
Una legge semplice, efficiente, efficace e molto applicata nel Regno delle
Due Sicilie (1734-1860 circa), che attualmente è ben custodita presso
l’Archivio di Stato di Napoli – sez. Archivio Borbone: Leggi e de’
Decreti Reali del Regno delle Due Sicilie – giusto per far comprendere
l’elevata professionalità giuridico-amministrativa nel redigere tali leggi
borboniche.
Tal Decreto stabiliva “assegni di disoccupazione e invalidità provvisori o a vita”, a disposizione della popolazione in difficoltà economiche. Nel 1831, vediamo già un moderno welfare molto avanzato e lungimirante, che teneva conto della discrezione (l’identità personale di tutti coloro che avevano diritto all’assegno restava segreta forse anche più di oggi, con l’attuale “Legge Privacy e successive modifiche”).
Il mio personale pensiero è che:…Se vogliamo far funzionare il Sud Italia, basterebbe ri-applicare ciò che abbiamo ereditato dalla famiglia reale dei Borbone: Leggi e Regolamenti compresi».
fonte https://michelefilipponio.blogspot.com/2015/09/il-reddito-di-cittadinanza-fu-inventato_13.html
La verità vi farà liberi