IL REGNO DELLE DUE SICILIE COME ERA………… ARRETRATO!!!!!!!!!

Riportiamo di seguito qualche leggina che il Regno promulgò con circa due secoli di…………….ritardo. La fonte è il blog di pocobello
25 agosto 1832
Luogo di stampa: Napoli
Descrizione: Bando di Ferdinando II per la grazia di Dio re del Regno delle due Sicilie. Sugli olii che si immettono per la via di terra nel comune di Gallipoli con vetture, sarà riscosso il dritto di grana quarantadue su di ogni vettura, in qualunque modo venga questa tirata o con uno, o con due, o con più animali. Per gli olii che si immettono in Gallipoli a schiena sarà dovuto un grano a stajo. Napoli Stamperia Reale 25 agosto 1832.
La raccolta differenziata è nata a Napoli!
Durante il Regno delle Due Sicilie, il 3 maggio del 1832, il re Ferdinando II di Borbone emanò un decreto firmato dall’allora prefetto della polizia, Gennaro Piscopo, a tutela della salute pubblica, nel quale, si obbligava bottegai e cittadini dell’epoca, a ripulire le strade adiacenti alle abitazioni o alle botteghe. Questo è il decreto in lingua originale dell’epoca: “Tutt’i possessori, o fittuari di case, di botteghe, di giardini, di cortili, e di posti fissi, o volanti, avranno l’obbligo di far ispazzare la estensione di strada corrispondente al davanti della rispettiva abitazione, bottega, cortile, e per lo sporto non minore di palmi dieci di stanza dal muro, o dal posto rispettivo. Questo spazzamento dovrà essere eseguito in ciascuna mattina prima dello spuntar del sole, usando l’avvertenza di ammonticchiarsi le immondizie al lato delle rispettive abitazioni, e di separarne tutt’i frantumi di cristallo, o di vetro che si troveranno, riponendoli in un cumulo a parte“. Una vera e propria raccolta differenziata. La si faceva per la sicurezza dei cittadini, in quanto, ci si poteva ferire con pezzi di cristallo o vetri rotti. Il decreto era composto da ben 12 articoli dove era indicata la modalità della raccolta, le pene per i responsabili etc. Addirittura, in uno degli articoli, si faceva divieto di gettare dai balconi materiali di qualsiasi natura. Era vietato anche buttare l’acqua dei bagni e non si potevano nemmeno lavare o stendere panni lungo le strade abitate. Chi trasgrediva a questo decreto era punito con multe salate o addirittura, in alcuni casi, con la detenzione. E non è tutto: si hanno notizie certe che già dal 1787 a Napoli, in città e nella campagna, si attuava il riciclo degli alimenti, forse, serviva per creare un compost per coltivare la terra. Napoli è stata la città più pulita d’Europa, circa 150-180 anni fa, prima dell’unità d’Italia. Non tutti sono a conoscenza che il capoluogo partenopeo era una tra le città più importanti d’Europa. Una legge all’avanguardia.