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ILLUMINAZIONE ARCHI DI VANVITELLI

Posted by on Gen 13, 2019

ILLUMINAZIONE ARCHI DI VANVITELLI

La grande bellezza degli archi di Vanvitelli da ieri sono degnamente riqualificati ed illuminati.

Dopo lustri di oblio e trascuratezza torna la luce sul sito simbolo dell’ingegneria borbonica, dal 1997 patrimonio UNESCO insieme alla Reggia di Caserta e al Complesso Monumentale di San Leucio.

Folto il pubblico presente che sin dal tardo pomeriggio si è assiepato ai piedi del monumento in attesa dell’inizio dell’evento, dimostrazione concreta che l’appuntamento era molto sentito e da tutto il circondario in molti hanno preferito non perdersi questa importante e significativa cerimonia inaugurale.

Tutto ciò è stato possibile grazie ai Fondi Por Fesr Campania 2007-2013 ed all’amministrazione comunale di  Valle di Maddaloni che con caparbietà e tenacia ha a portato a compimento questo prestigioso traguardo.

L’obiettivo da oggi è far si che l’opera diventi sin da subito attrattore turistico-culturale per il piccolo centro della provincia di Caserta.

La cerimonia inaugurale è stata allietata dall’Associazione Musicale “Cantori Città Valle di Maddaloni” diretta dal Maestro Antonio Barchetta, da uno spettacolo dall’Associazione Culturale Teatrale “Actory Art” di Caserta (nella foto) e da una video-presentazione del progetto realizzato dalla Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento.

Hanno portato il loro saluto, oltre al primo cittadino di Valle di Maddaloni, Giovanni Pascarella, l’assessore regionale con delega allo sviluppo e promozione del turismo Corrado Matera, il Sottosegretario di Stato al Mibact Antimo Casaro e il Direttore della Reggia di Caserta, Mauro Felicori.

La serata si è conclusa con l’accensione dell’impianto di illuminazione  e successivo  spettacolo pirotecnico.

L’ACQUEDOTTO CAROLINO

L’Acquedotto Carolino fornisce l’apporto idrico alla Reggia di Caserta (Parco, Giardino Inglese e Bosco di San Silvestro), prelevando l’acqua alle falde del monte Taburno, dalle sorgenti del Fizzo, nel territorio di Bucciano (BN), e trasportandola lungo un tracciato che si snoda, per lo più interrato, per una lunghezza di 38 km. e che alimenta anche il Complesso Monumentale di San Leucio. Il condotto, largo mt. 1,2 ed alto mt. 1,3, è segnalato da 67 torrini, costruzioni a pianta quadrata e copertura piramidale destinate a sfiatatoi e ad accessi per l’ispezione.

I lavori dell’acquedotto, progettato dall’arch. Luigi Vanvitelli su commissione di re Carlo di Borbone (da cui l’appellativo di Carolino), presero il via nel marzo del 1753. L’opera compiuta fu inaugurata il 7 maggio 1763.

Leborius

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