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ITALIA O ITALIE ? La grande congiura

Posted by on Mar 31, 2016

ITALIA O ITALIE ?  La grande congiura

un altra testa pensante identitaria che viene dalla Terra di LavoroLucio Castrese, ci mette a disposizione un contributo importante sulla fatidica data del 17 di marzo. di seguito la prima pagina con il successivo articolo in formato word…….

ITALIA O ITALIE ? La grande congiura

 

Rifacendosi alla stessa data precipitosamente fissata nel 1861, il 17 marzo, con legge n. 222 del 23 novembre 2012, è stato dichiarato “ Giornata Nazionale dell’Unità, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera”. Alla data del 17 marzo 1861, però, all’unificazione mancavano ancora alcune parti importanti della Penisola: il Veneto, tuttora occupato dall’Austria, lo Stato Pontificio, Civitella del Tronto, che si arrenderà il 20 marzo e le zone di Trieste e Trento. Pertanto sarebbe stato il caso di aspettare che venisse annessa anche l’ultima regione e poi scegliere quella data come giornata nazionale dell’unità.

Ma, probabilmente, la data fu anticipata a quella nota perché o si aveva fretta di far prendere atto al mondo che l’Italia era stata unificata (anche se ciò non corrispondeva alla verità, come tante altre cose in questo buio periodo della nostra storia) o si era sicuri che, continuando a godere dell’appoggio “segreto” degli Stati amici, l’unità sarebbe stata comunque raggiunta, e quindi la data costituiva un elemento del tutto irrilevante o si temeva che i popoli conquistati ed immediatamente oppressi da un regime fiscale esoso ed insopportabile si ribellassero vanificando, così, i sogni di grandezza che erano stati alla base della scellerata decisione di intraprendere una guerra a tradimento.

Comunque sia, la giornata nazionale è stata dichiarata e ce la teniamo.

Ci sembra strano, però, che lo stesso parlamento che ha licenziato la legge per la giornata dell’unità non abbia notato che due anni prima aveva emanato un’altra legge che, invece, tendeva non a dividere la Nazione ma addirittura ad escluderne una parte. Mi riferisco al D. M. n. 211/2010 relativo alle “Indicazioni Nazionali” per l’ insegnamento della letteratura italiana nel quinto anno del liceo, di cui si parlerà più avanti.

A questo punto, se per caso quella parte della Nazione esclusa dal citato Decreto non sentisse di condividere questa giornata, si potrebbe mai accusarla di secessionismo quando ad adottare una tale politica è proprio il governo centrale?

A proposito dell’appoggio “segreto” degli Stati amici, si riporta una delle tante lettere piene di ipocrisia che hanno caratterizzato la storia del “Risorgimento”, ingannando nel contempo il re delle Due Sicilie, Francesco II.

          Parigi 6 dicembre 1860

“ Mio Signor Fratello,

Non ho scritto da qualche tempo a V. M. poiché voleva attendere che gli avvenimenti avessero assunto un carattere abbastanza deciso, a fine di poter con cognizione esporre tutt’intero il mio pensiero alla M. V. Allorché l’ingiusta aggressione del Piemonte venne ad aiutar la rivoluzione negli Stati di V. M. e a forzarla di ritirarsi a Gaeta, io risolvei di imporre il blocco per mare, affine di dare a V. M. una prova della mia simpatia ed evitare all’Europa l’affliggente spettacolo d’una lotta ad oltranza fra due sovrani alleati, nella quale il diritto e la giustizia erano dalla parte di quello che doveva soccombere. … Prego V. M. di ricevere la novella attestazione dell’alta stima e della sincera amicizia, con la quale sono, mio Signor Fratello,

di V. M. il Buon Fratello

Napoleone”.

 

Testo Italia o Italie

 

 

 

 

 

 

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