ITALIA, LE SUE ORIGINI DI GIUSEPPE GANGEMI

Carlo Enrico De Simone è stato un linguista italiano che è nato nel 1932 a Roma ed è morto, sempre a Roma, nel 2023. Ha insegnato fino al 1998 a Tubinga. È sua la ricerca sul concetto di Ouitolos. L’articolo in cui ho trovato la ricostruzione del termine Ouitalos è tra le mie fotocopie. Non ho tempo per cercarlo. Ti invio in sintesi cosa egli ha scritto.
Carlo De Simone sostiene che Ouitalos indica un toro sacrificale di un anno. È un nome arcaico la cui prima origine è fatta risalire al nel termine Ϝέτοζ che vuol dire anno e che ha dato origine a Ϝέταλοζ (animale sacrificale di un anno). Termine che, nel tempo, si è trasformato in Ϝιταλοζ, da cui Ouitalos.
La prima lettera di Ϝιταλοζ si scrive usando il Digamma o doppia Gamma. Questa lettera è del tutto scomparsa dall’alfabeto greco. Nella maggior parte dei termini è solo sparita. In altri, ha dato origine a un suono aspirato. La lettera è rimasta nella memoria perché è utilizzata nella numerazione. Siccome occupava la sesta posizione dell’alfabeto, indica ancora il numero sei.
Questa è la parte scientifica ricostruita da De Simone. Una seconda parte è collegata al fatto che una leggenda sostiene che il gigante Tifone o Tifeo, capo dei giganti che hanno sfidato gli dei pagani e cercato di scalare l’Olimpo, sia stato seppellito, da Giove, nell’Italia meridionale.
A questo proposito, ci sono tre varianti della leggenda: la prima che sia stato seppellito sotto la Sicilia, con i piedi in quella orientale e la testa in quella occidentale e che l’Etna sia il vulcano che espelle quanto egli erutta dalla bocca; la seconda che sia stato seppellito sotto Ischia (e non so se la bocca sia sotto il Vesuvio e se questo vulcano espella quanto il gigante erutta dalla sua bocca); la terza è che abbia la testa in Sicilia, la pancia sotto l’Aspromonte e la testa sotto il Vesuvio, da cui erutta. I terremoti sono la conseguenza del fatto che si sveglia. quando comincia a muoversi, le Sibille dell’Aspromonte (è Guerrino detto il Meschino di Andrea da Barberino che ha collocato in Aspromonte l’antro delle Sibille) hanno il compito di sacrificare Ouitalos per saziare Tifone e farlo riaddormentare.
Una serie di leggende locale aggiunge storie dei rapporti tra la Sibilla e la Vergine Maria venerata a Polsi in Aspromonte e racconta la storia secondo cui la Piana di Gioia Tauro sia stato il luogo in cui i Giganti si sono riuniti a Parlamento prima di tentare l’assalto dell’Olimpo. etc.
Un volume-romanzo di 1.300 pagine, Oga Magoga, di Giuseppe Occhiato, pubblicato nel 2000 e recentemente ristampato rielabora precedenti leggende greche e narra di un toro, o Minotauro, che corre nelle viscere della Piana di Gioia Tauro.
Giuseppe Gangemi