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LA FARSA DEL PLEBISCITO-terza ed ultima parte

Posted by on Giu 26, 2022

LA FARSA DEL PLEBISCITO-terza ed ultima parte

Era costume dei Savoia prima occupare un territorio e poi sancire la loro rapina con una farsa che chiamavano “Plebiscito di annessione”. Questo al fine di apparire liberatori e non conquistatori agli occhi dei regnanti europei. Ovviamente, la democratica “votazione ” si svolgeva – ovunque e sempre- sotto la minaccia degli schioppi delle truppe piemontesi occupanti.

Il Plebiscito di annessione delle province di Napoli e Sicilia del 21 ottobre 1860 non era nè il primo nè l’ultimo.

Già il 12 marzo del 1860 si era tenuto in TOSCANA e nel DUCATO DI PARMA, il 4 novembre 1860 nelle MARCHE ed in UMBRIA ,fino a quello del 2 ottobre 1870 tenuto per annettere ROMA ed il LAZIO.

A Napoli le urne furono poste vicino la chiesa di San Francesco in una piazza detta ” LARGO PALAZZO”, subito dopo rinominata ” PIAZZA PLEBISCITO”. L’elettore era costretto ad esprimere il voto in forma palese: vi erano due urne con le schede già contrassegnate con il SI’ e con il NO. Sotto l’occhio vigile dei camorristi e dei garibaldini il poveraccio doveva prendere la scheda e depositarla nell’urna centrale, in modo che tutti potessero conoscere la sua volontà.

” Basta che si manifesti il desiderio di votare per i Borbone perchè si venga arrestati e rinviati a giudizio per rispondere di attentato contro il Governo…” Così scriveva PEDIO ( Vita politica in Italia meridionale,1860-1870 ).

Ma votavano solo i napoletani? Assolutamente no ! Votavano tutti coloro che si recavano ai seggi: garibaldini,piemontesi, truppe mercenarie ungheresi ecc. E votavano più volte per accrescere i SI’. Un alto ufficiale piemontese, testimone oculare, così racconterà: ” In Caserta lo Stato Maggiore composto da 51 ufficiali si trovò ad avere 167 voti”, ovviamente per il SI’.

Ed il popolo napoletano? I cittadini venivano letteralmente presi dai gendarmi della Guardia Cittadina del traditore LIBORIO ROMANO e dai camorristi di TOR E CRISCIENZ e portati a votare,chi si opponeva subiva le peggiori angherie da parte di questi malviventi.

Nonostante brogli e soprusi votarono solo il 2% dei 10 milioni di napoletani. A Napoli i SI’ furono 1.302.064 contro 10.302 NO.In Sicilia 432.053 votarono SI’ e 667 votarono NO.

L’ambasciatore inglese HENRY ELLIOT dirà: “…appena 19 su 100 votanti sono rappresentati dalle votazioni in Sicilia e Napoli,ad onta di tutti gli artifizi e violenze usate.”

Il nostro “eroe”,Garibaldi, idealista,democratico,liberale e libertario,assistette muto e compiaciuto a questa rapina di democrazia,alle violenze e coercizioni subite dalla gente,ai brogli ed ai soprusi,a questo oltraggio della libertà.

Muto ed inerme come solo un uomo ” senza ideali” può essere.

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