La lingua italiana

« …Qualunque cosa gli italiani scrivano, viene chiamato siciliano…»
(Dante Alighieri, De vulgari eloquentia I, XII, 2)
Il dibattito sulle origini della lingua italiana è sempre stato particolarmente acceso: la Toscana rivendica la paternità con Dante Alighieri e la Sicilia le risponde con la Scuola Siciliana. Ma un recente ritrovamento all’interno di una biblioteca lombarda, da parte del ricercatore Giuseppe Mascherpa, sembra dare ragione ai siciliani: alcune poesie, appartenenti tra gli altri a Giacomo da Lentini (fondatore della scuola) e a Federico II (promotore della stessa), sembrerebbero confermare che la lingua italiana sia nata agli inizi del Duecento in Sicilia, a seguito della rivolta dei poeti siciliani contro il latino ecclesiastico. Per circa un trentennio, in Sicilia, venne prodotta la prima lirica in volgare italiano, sottoforma di canzone, di canzonetta e di sonetto, in cui dominava la tematica d’amore. Per cui Dante non sarebbe stato l’inventore assoluto della lingua italiana, ma si sarebbe rifatto a quella già esistente e in via di sviluppo della Scuola Siciliana.
In effetti da quando la cultura viene da nord a sud?!? Mai… E la storia ce l’ ha sempre dimostrato.
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