La Sicilia tra inglesi, francesi e napolitani 1799-1848 (III)
RISPOSTA ALLE PETIZIONI DE’ NEGOZIANTI INGLESI PEI ZOLFI DI SICILIA PISA1840
Un’altra disfida commerciate ci annunziano i giornali inglesi. Noi non ancora eravamo rivenuti dallo stupore pei risentimenti dell’Inghilterra contro la Cina, la quale avvalendosi de’ suoi dritti frenava il velenoso commercio di contrabbando dell’Oppio che esercitavasi nel celeste impero dagl’Inglesi, quando da nuova maraviglia fummo assaliti per le pretese dell’Inghilterra contro il Governo delle due Sicilie a cagion degli espedienti coi quali si è colà creduto di regolare il Commercio e l’industria de’ Zolfi. Somme ingenti si addimandano col pretesto d’indennizzamenti per la violata fede de’ patti, e pretensioni si affacciano per astringere un Governo libero e indipendente a rivocare atti di amministrazione regolatori degl’interessi della nazione. Per altro a conforto dell’umanità dobbiam dichiarare che tai voci, che tai clamori non muovono già né dal Governo, né dalla nazione inglese; ché troppo giusto e leale è il primo, e troppo generosa l’altra onde non arrischiarsi a questi eccessi, ma sì bene dalle franchezze parlamentarie, dai Club della borsa e de’ doganieri, da taluni speculatori impegnati nel Commercio de’ Zolfi, alle quali fà plauso clamoroso l’egoismo mercantile. continua…….
fonte
https://www.eleaml.org/sud/zolfi/risposta_petizioni_negozianti_inglesi_1840_zolfi_Sicilia_2012.html