La sinistra e i poveri di Marco Invernizzi
Tra la sinistra com’era prima del 1989 e quella di oggi ci sono molte differenze e il recente messaggio lanciato da Marco Rizzo, segretario del Partito Comunista, ne dà una profonda evidenza. In passato, chi credeva in essa pensava di servire la giustizia aiutando gli oppressi, i poveri.
Un errore che è diventato tragedia. La sinistra di oggi non ha più niente a che fare con i poveri, che infatti le voltano le spalle. Essa vuole trasformare certi desideri in diritti, autorizzati dallo Stato e parla un linguaggio completamente estraneo a chi lavora duramente. Questa non è certo un’apologia del comunismo, che era e rimane una ideologia intrinsecamente perversa, ma chi credeva in essa pensava di servire la giustizia aiutando gli oppressi, i poveri. Un errore che è diventato tragedia. L’enciclica Rerum novarum, di cui quest’anno ricorre il 130° anniversario, ne aveva colto tutta la drammatica portata e aveva denunciato la nascita del falso mito per cui la sinistra sta sempre dalla parte dei poveri. Questo non è mai stato vero ed ora è più evidente.