Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

La Tratta dei soldati Napoletani

Posted by on Mag 8, 2025

La Tratta dei soldati Napoletani

lo Stato italiano si vanta di aver portato libertà e unità, dimentica – o meglio, nasconde – una delle pagine più oscure del suo passato: la deportazione di migliaia di soldati e civili meridionali dopo l’unificazione. Circa 26.000 uomini del Regno delle Due Sicilie, fedeli al proprio giuramento e alla propria patria, furono catturati, spogliati della dignità e deportati nei lager sabaudi di Fenestrelle, San Maurizio Canavese e in altri luoghi del nord. Lì trovarono fame, freddo, umiliazioni e la morte.

Non si trattò di semplici “prigionieri di guerra”, ma di una vera e propria epurazione etnica e culturale, volta a spezzare l’identità di un popolo che non accettava l’invasione piemontese mascherata da unificazione. I documenti ufficiali tacciono, i libri di scuola ignorano, ma la memoria storica resiste.

È ora di squarciare il velo dell’ipocrisia: il Risorgimento non fu una marcia trionfale, ma una guerra di conquista, e i meridionali ne furono le prime vittime. I 26.000 scomparsi non sono un dettaglio marginale, ma lo scheletro nell’armadio di una nazione nata nel sangue e nella menzogna.

Fonti:

Gigi Di Fiore, Controstoria dell’Unità d’Italia, Rizzoli, 2007
Lorenzo Del Boca, Maledetti Savoia, Piemme, 1998
Pino Aprile, Terroni, Piemme, 2010
Archivio di Stato di Torino, fondo Ministero della Guerra, 1861-1865

Submit a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.