LA VERITA SEPOLTA

I BERSAGLIERI CORPO PIEMONTESE FONDATO DA ALFONSO LA MARMORA FURONO I FORNITORI ABITUALI E PRIVILEGIATI DI CESARE LOMBROSO — LA CITTA’ DI TORINO ANCORA OGGI C…ELEBRA CON UN ORRENDO ED INQUALIFICABILE MUSEO !
trascrizione del documento del 21 aprile 1863 custodito dall’archivio di Stato di Avellino nel fondo “Prefettura busta n° 1” e riprodotto con fotocamera dal centro studi “HISTRICANUM” di Felice Marciano.
Signor Prefetto, Questa mattina alle ore 12 meridiane il distaccamento di Bersaglieri comandato dal tenente MARTINO, stanziato in Monteforte guidato dal guardia di P.S. ANGELANTONIO COLUCCI si è recato in perlustrazione sulle montagne di Avella e precisamente nel luogo appellato ” Croce di Faiti “, si è scontrato con i briganti, nel onflitto sono rimaste vittime al suolo due dè briganti ed altri quattro fuggiti. la forza nulla ha sofferto. I bersaglieri han trasportato nel comune di Avella le teste dè briganti che si sono esposte alla riconoscenza. Saputasi la novella da me, dal comandante della stazione dè Carabinieri Reali e dal giudice del mandamento colla guardia cittadina siamo immantinenti colà accorsi e verificato vero il fatto, si è fatto chiamare tra gli altri per la riconoscenza il ragazzo di Sperone ANTONIO SORIANO a cui fù reciso l’orechio dà briganti tempo fà. Il ragazzo affermato in vederli ha riconosciuto una di un tal NICOLA NAPOLITANO di Nola detto “il capraio” e l’altra di DOMENICO BRUZZESE appunto quello che gli recise l’orecchio. Nel terreno i bersaglieri han racccolto tre fucili, un borraccio, una pistola a due colpi ed uno stile. Il dippiù è rimasto ad assodarsi al potere giudiziario. Rassegno il tutto a Vostra Signoria per adempimento dè mio dovere. Il delegato SALVEILLE
Carmine Di Domenico