L’altro 1799: massacri, saccheggi e il giudizio (negativo) di Mazzini sulla Repubblica Napoletana
Quella napoletana fu una rivoluzione “non necessaria”. Come scrisse lo stesso Benedetto Croce, “la rivoluzione francese si legava realisticamente a condizioni particolari della Francia, diverse da quelle dell’Italia e di Napoli in ispecie dove, tra l’altro, non c’erano né parlamentari né altri istituti e classi che si opposero alle riforme monarchiche” (1). Ancora più lapidario il giudizio di Luigi Blanch (altro storico tutt’altro che di simpatie borboniche): “A Napoli i giacobini erano una minoranza quasi impercettibile aspirante a stabilire, per mezzo della conquista, una forma di governo non voluta dal paese… furono irritati dall’energica resistenza popolare… nel senso morale fu una fortuna, che divenissero vittime che, se avessero trionfato, sarebbero stati carnefici tanto più crudeli quanto più erano pochi” (2)………….continua in versione pdf
Gennaro De Crescenzo