Alta Terra di Lavoro

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Lidl cancella le croci di un campanile, da più campanili!!!

Posted by on Ott 28, 2017

Lidl cancella le croci  di un campanile, da più campanili!!!

Ormai l’Europa è diventata solo un grande centro commerciale e la storicizzazione che l’ha ridotta ad essere acefalo alla mercè di Cina ed India. Benedetto Croce definiva la storia di Napoli la non storia e chissà cosa direbbe oggi dell’Europa. Povero Benedetto Croce è stato il soldato più importante e più fedele, seguendo le orme dello zio Spaventa, dell’Unità d’Italia ed ora non soltanto è stato dimenticato da tutti ma quello che diceva, improvvidamente,  di Napoli si può applicare per l’Europa. La vicenda della Lidl sulla cancellazione delle croci sulle chiese, ufficialmente per non disturbare i mussulmani che non credo si sentano cosi…..disturbati, potrebbe far sorridere se non fosse che la situazione dell’integrazione razziale e dell’educazione Gender son diventati dei nervi scoperti. Come possiamo notare il 1799 è sempre più attuale i giacobini dell’epoca volevano cancellare la religione cattolica con le armi questi del terzo millennio lo vogliono fare in maniera diversa, più sottile e subdola, prendendoti per la gola con il ricatto “tenete famiglia” quindi ti faccio campare ma fai come dico io. Di seguito alcuni articoli su quanto accaduto e un breve video su libertè, egalitè e fraternitè.

Lidl cancella le croci
di un campanile

L’iniziativa per non urtare la sensibilità religiosa di clienti di fede non cristiana

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La foto del campanile senza croce.

Per non urtare la sensibilità religiosa di clienti di fede non cristiana, Lidl, marchio della grande distribuzione, ha fatto sparire le croci dalle foto in bianco e nero delle chiese di Dolceacqua (Imperia) che aveva scelto per farne un poster da tenere alle casse del punto vendita di Camporosso. Così le croci sulla facciata e sul campanile della chiesa di Sant’Antonio Abate sono sparite con Photoshop.

L’iniziativa ha fatto infuriare il sindaco per questa rappresentazione falsata di una delle ‘cartoline’ del paese e ha scritto ai vertici aziendali, annunciando di rivolgersi a un legale se le immagini usate non saranno ripristinate. Lo scrive Il Secolo XIX. “Mostrate foto di Dolceacqua che rispecchiano la realtà. Se non volete le croci, piuttosto mettete il castello Doria”, dice Fulvio Gazzola. “Loro dicono che è una campagna nazionale ed europea quella di togliere i segni religiosi – spiega Gazzola -. Sono liberi di fare come vogliono, ma non rovinino le foto, basta soltanto cambiare il soggetto”. (Ansa)

livesicilia.it

 

Lidl cancella le croci dalle chiese di Santorini

Lavoro di Photoshop sulle etichette: «Non escludiamo alcun credo». Ma è polemica da Praga al Belgio

 

BELGRADO. Uno scivolone nel marketing di un prodotto può provocare terremoti. Lo ha scoperto in questi giorni il colosso tedesco Lidl, al centro di polemiche in vari Paesi europei a causa di un intervento poco attento sull’etichetta della linea “Eridanous”, ispirata alla cucina tipica greca. Etichetta che, nella sua ultima versione, mette in bella mostra paesaggi ellenici, con mare, case tradizionali e chiesette fotografate sull’isola di Santorini. Chiesette a cui, con un colpo di Photoshop, sono state però cancellate le croci sull’apice delle loro cupole blu. A notare il fatto è stato fra i primi un consumatore belga dalla vista aguzza. L’uomo ha denunciato la scomparsa dei crocifissi alla Tv nazionale Rtl. «Sono scandalizzato, i supermercati Lidl vendono prodotti greci cancellando parte del paesaggio e della cultura» che li ha espressi, ha detto l’acquirente, sul piede di guerra.

Ma non è il solo. Anche nel Regno Unito la rimozione delle croci dall’etichetta è stata notata, ha scatenato la rabbia di molti, canalizzata poi sulla pagina Facebook di Lidl. «Sono deluso, è un insulto grave ai cristiani in tutto il mondo», ha scritto Lennox Moore, in uno dei commenti con più like. «Ho notato la rimozione del crocifisso dalle foto dei prodotti della sezione greca e da greco e cristiano sono disgustato», gli ha fatto eco Andrew Kanias, un altro aficionado della catena di supermercati, colpito negativamente dalla scelta dell’azienda, come accaduto anche in Germania e in Austria. E soprattutto in Repubblica Ceca, dove contro Lidl è arrivata persino una “scomunica”, quella dell’arcivescovo di Praga, Dominik Duka, che ha parlato di atto incivile e senza precedenti.

«Per ora avviene solo una falsificazione delle foto, ma c’è il timore che presto vere croci saranno tolte dalle chiese», ha rincarato il porporato, mentre il ministro dell’Agricoltura ceco, Marian Durecka, ha suggerito il boicottaggio dei prodotti incriminati. Il perché del passo falso di Lidl? «Siamo un’azienda che rispetta la diversità, evitiamo di usare simboli religiosi perché non vogliamo escludere alcun credo», la prima risposta di Lidl, affidata da un portavoce della catena di supermercati alla Tv Rtl. Successivamente, gli uffici stampa di altri Paesi, come Gran Bretagna e Austria, hanno invece ammesso con più onestà l’errore. «Siamo molto spiacenti per ogni offesa recata» e la cancellazione non va letta come una «presa di posizione», ha scritto sui social il braccio inglese della compagnia, seguito a ruota dai colleghi di Vienna. «Aggiornando la grafica della nostra ultima edizione» della linea Eridanous «non era assolutamente nostra intenzione urtare la sensibilità di nessuno, pertanto ci teniamo a scusarci», conferma al Piccolo anche Lidl Italia. E dopo l’ammissione dell’errore sull’intera vicenda sarà probabilmente messa una croce sopra. Anzi, sarà rimessa. Sulle etichette. (s.g.)

  www.ilpiccolo.gelocal.it

 

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