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Lo sai che la nascita della filosofia in Grecia fa capire tante cose che sono importanti per la nostra Fede?

Posted by on Nov 25, 2019

Lo sai che la nascita della filosofia in Grecia fa capire tante cose che sono importanti per la nostra Fede?

Quando si studia la filosofia, in particolar modo la Storia della Filosofia, c’è una domanda che non si può evitare: perché la Filosofia nacque in Grecia?

Poteva nascere anche in Papuasia o alle Isole Figi… no: nacque in Grecia! Un motivo o dei motivi devono pur esserci.

In realtà i motivi ci sono, anche se –come vedremo- non sono facilmente individuabili. Forse sarebbe meglio parlare di un motivo più che di tanti… ma proseguiamo con ordine.

Distinguere il dato dalla causa

Su questa questione del perché la filosofia sia nata in Grecia dobbiamo saper distinguere il dato in sé dalla causa o dalle cause.

Il dato è evidente. In Grecia si sviluppa una speculazione filosofica che è appunto speculazione, ragionamento, consequenzialità logica, per poter spiegare il perché dell’esistere della realtà. Non più (o meglio: non solo) i miti, le antropogonie (racconti sulla creazione dell’uomo), le cosmogonie (racconti sulla creazione del cosmo), ma argomenti di puro ragionamento. Non più il linguaggio intuitivo e simbolico dei miti, bensì quello razionale e logico della speculazione filosofica.

Questo è il dato, ed è un fatto inconfutabile. Effettivamente è così: in Grecia da un certo momento in poi della sua storia avviene questo. Ora lasciamo stare il fatto (peraltro non sbagliato in sé) secondo cui anche i miti avrebbero una valenza filosofica, nel senso che attraverso il loro specifico linguaggio (analogico e simbolico) cercano anch’essi di spiegare il perché dell’esistere della realtà, ma –dicevamo- lasciamo stare questo che è discorso che ci porterebbe fuori, resta il fatto che effettivamente (lo ripetiamo per l’ennesima volta) in Grecia accanto al linguaggio “mitico” sorge in maniera prepotente quello “filosofico”.

Il problema si pone quando dal dato dobbiamo passare all’individuazione della o delle cause. Qui il discorso non solo si fa complicato, ma anche in un certo “qual modo” (le virgolette non sono messe a caso, poi capirete perché) inestricabile.

Le varie ipotesi

Prima di dire la nostra, dobbiamo fare brevemente un elenco di cosa è stato detto finora.

Fondamentalmente sono state “lanciate” quattro ipotesi, che possiamo definire in questo modo: “orientalista”, “dialogista”, laicista” e “climatista”. Le definizioni sono nostre e ce ne assumo, ovviamente, tutta la responsabilità. Attenzione anche alle virgolette perché i termini vanno intesi in un senso molto specifico e non in quello corrente.

Ipotesi “orientalista”

Questa ipotesi dice che la filosofia nacque in Grecia perché essa sarebbe derivata dalla religiosità orientale. Dal momento che la Grecia è sul versante orientale, ecco che il più frequente contatto culturale con l’Oriente avrebbe determinato la nascita della filosofia.

Questa ipotesi però non regge per una serie di motivi.

Non ci sono testimonianze sul fatto che i primi filosofi greci conoscessero Induismo, Buddismo e religioni simili.

Se è vero che la prima filosofia greca ha un carattere ilozoista (cioè panteista), e il panteismo è un comune denominatore della religiosità orientale, è pur vero che la filosofia greca desunse il panteismo da influenze generalmente gnostiche piuttosto che da specifici tratti della religiosità orientale.

Inoltre, se così fosse, non si capirebbe perché la filosofia non sia nata proprio in Oriente senza doversi trasferire più a occidente…

Ipotesi “dialogista”

Questa ipotesi afferma che la filosofia nacque in Grecia in quanto terra di “dialogo”. La particolare organizzazione delle “polis” avrebbe incoraggiato la partecipazione alla vita pubblica e quindi alla discussione e… quindi anche al dialogo.

Anche questa ipotesi si presenta debole.

Se è vero che nel metodo filosofico è implicito l’elemento dialogico, è pur vero che in tale metodo non veniva meno la dimensione gerarchica docente-discente, cioè maestro-allievo.

Certamente, a differenze dei miti, la speculazione filosofica non implica un’accettazione a “scatola chiusa”, ma richiede ugualmente il riconoscimento di un’autorità qual è appunto quella del filosofo.

Ipotesi “laicista”

Questa ipotesi afferma che la filosofia nacque in Grecia perché in quella terra non dominava una casta sacerdotale atta ad imporre “dogmi” e pertanto tale assenza avrebbe determinato una maggiore libertà di pensiero.

Anche questa ipotesi non convince e vediamo perché.

Nella Grecia antica la dimensione religiosa non solo non era assente, ma si configurava come legittimazione di una forte irrazionalità, cioè il contrario della prospettiva filosofica. L’uomo doveva subire passivamente il capriccio degli Dèi e questi, a loro volta, quella del Destino. A riguardo basterebbe andarsi a leggere quello che è ormai un classico: I greci e l’irrazionale di Eric Dodds. Il testo è del 1949 ma è straordinariamente utile per capire come nella cultura della Grecia antica razionalità e irrazionalismo s’intersecassero, convivessero e forse… si alimentassero a vicenda.

Ipotesi “climatista”

Questa è l’ipotesi più strana. La filosofia sarebbe nata in Grecia perché il clima temperato permetteva che si stazionasse molto tempo nelle piazze (le agorà), facilitando in tal modo la discussione e quindi consequenzialmente la nascita della filosofia.

Non ci siamo nemmeno con questa ipotesi.

Infatti, il clima temperato non era solo della Grecia, era di tutto il contesto mediterraneo, per esempio anche delle coste del Nord-Africa, e allora perché in quelle terre non nacque la filosofia?

La vera spiegazione

Come si può ben capire e come ho già detto, la questione è tutt’altro che facilmente risolvibile. Noi però un’idea ce l’abbiamo. Bisogna fare appello a quella disciplina importantissima, ma –ahinoi!- oggi purtroppo molto dimenticata che risponde in nome di “Teologia della Storia”.

Questa disciplina ci dà la possibilità di individuare un senso nella Storia, una “logica”, proprio perché si fonda sulla convinzione che la Storia ha un inizio ben preciso ed è diretta verso un fine altrettanto ben preciso, il tutto sotto la guida della Divina Provvidenza.

E allora ecco il “senso specifico” in merito a questa questione. Attenzione a questi passaggi:

  1. Il Dio della Rivelazione cristiana è un Dio-Logos, cioè un Dio conoscibile con la ragione, primariamente “ragione” e poi “volontà” e che pertanto non patisce alcuna contraddizione né nella Sua Natura né fuori di Sé.
  2. Perché Dio è Logos, Dio ha inserito nella creazione un senso, una logica; i quali, analogicamente, sono il “senso” e la “logica” della Sua Natura.
  3. Alla base della filosofia vi è la legittimità del “Logos”. E’ possibile trovare il fondamento (l’arché) del reale, perché il reale ha una sua “logica”.
  4. Questa presenza del Logos non solo è nel creato in genere, ma anche nella Storia in particolare. Anzi, nella Storia palesa una vera e propria “simmetria”.

La “simmetria” del Logos

Se si è attenti, si capisce come nel contesto del Mediterraneo si sia realizzato il “Centro della Storia”. D’altronde Dio s’incarna in Palestina e questo evento divide la Storia e ne costituisce temporalmente il centro: Prima-di-Cristo e Dopo-di-Cristo.

Ed è nel contesto del Mediterraneo che il Logos si realizza nel pensiero, nella carne e nella civiltà.

Grecia: Logos nel pensiero

Nella Grecia antica nasce il Logos nel pensiero, cioè nella speculazione filosofica. E infatti i più grandi esponenti della filosofia antica (Socrate, Platone, Aristotele…) sviluppano un pensiero che, adeguatamente filtrato da scorie legate a tempi ancora di ignoranza del vero Dio, sarà utilissimo per la nascita della filosofia naturale e cristiana e per lo sviluppo della teologia cristiana.

Palestina: Logos nella carne

Più a Occidente nasce il Logos nella carne E’ il Verbo che s’incarna per redimere il mondo e la realtà intera e per dare compimento definitivo alla Rivelazione.

Roma: Logos nella civiltà

Più a Nord il Logos nel pensiero e il Logos nella carne diventeranno “civiltà” facendo tesoro di ciò che si era prefigurativamente realizzato con il diritto romano.  Non a caso nel medioevo si penserà di realizzare quella magnifica sintesi, finora insuperata, del “Sacro-Romano-Impero”.

fonte http://itresentieri.it/lo-sai-che-la-nascita-della-filosofia-in-grecia-fa-capire-tante-cose-che-sono-importanti-per-la-nostra-fede/

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