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Lucera, Regno delle Due Sicilie: “il trionfo dei Borbone” (sesta parte)

Posted by on Gen 17, 2023

Lucera, Regno delle Due Sicilie: “il trionfo dei Borbone” (sesta parte)

Condotta degli Impiegati comunali
Ogni trimestre – come risulta nel 1853 – il Collegio Decurionale deliberava sulla condotta tenuta degli impiegati comunali. Il Decurionato «…sulla considerazione di aver questi impiegati comunali con tutta esattezza ad eseguito ai loro doveri, mostrandosi onesti, e zelanti nel disimpegno del rispettivo carico… ad unanimo voto… trova commendabile sotto tutti gli aspetti gli impiegati di questa cancelleria» (per il ministro delle “innovazioni re cape ‘e c…”).

Istituzione della fiera e del mercato
Una delibera del 12 maggio 1820 proponeva di «…restringere i venditori dei commestibili, combustibili e di pizzicaria

 che attualmente si vedano esposti non solo nella piazza mercantile ma anche negli altri siti della città, traslocandosi nei tre luoghi e cioè mercato, S. Leonardo e del Carmine,… Lo spazio mercato si prolunga sino al Largo del Real Collegio, ossia Perreca, ed incluso il luogo medesimo: quello di S. Leonardo dall’angolo della casa di Saverio del Pozzo sino alla casa del sig. Cavaliere Zunica, e a quella del Carmine dell’angolo Prignano, alla casa dei signori Scoppa dovendosi esclusivamente tutti colà portare per la vendita delle rispettive robe, affidandosi la conoscenza, ed esecuzione di questo provvedimento alla… deputazione. I Decurionati De Pozzo, Vigilante ed Angrisano sono stati di avviso di eseguirsi strettamente il risultato, ossia la deliberazione del 3 maggio approvata dal consiglio e dal Sig. Intendente per la ragione di ampliandosi il così detto largo mercato non vi sarà più l’unione dei venditori tanto desiderato nei tre spiazzi designati, oppure realizzandosi in detto luogo solamenti si avrà una piazza nuncomodo alla popolazione perché posta all’estremo angolo della città».
Delibera del 16.2.1852: «Signori, questo comune con Real Decreto del 25 luglio 1810 è autorizzato a celebrare mercato ogni martedì di ciascuna settimana… mercè privilegi antichi con autorizzato era… a celebrare ogni anno 3 fiere che poi sia per i numeri in per altro caso rimasero in oblio, col appena un rastro se ne osservava. L’amministrazione nel 1840 volendo richiamare in […] queste fiere, che formano la grandezza dei comuni propose, ed ottenne con Real Decreto del 21.9.1841 la ripristinazione di 2 fiere cioè la prima negli ultimi 3 giorni di marzo e l’altra negli ultimi 3 giorni di settembre di ciascun anno. Di queste due fiere una sola, cioè la seconda da mettersi in atto, ma pure […] di tutti gli sforzi protesi dall’amministrazione nell’intento si è ottenuto, tanto che nel 1848 in poi non ha avuto più luogo per mancanza di concorrenti atteso che il tempo non opportuno, utile quindi sarebbe trasferire dette fiere nel mese di Agosto, nel qual era di antico uso celebrarle, e che vediamo… prosperi affetti giacché moltitudine di forastieri qui si recava a vendere i loto animali, i loro prodotti, e le loro merci, spinti dalla mole dell’interesse che lo hanno sperimentato favorevole, trovandosi allora la città piena di gente, che da convicini paesi si recano in occasione delle festività della nostra augusta padrona S. Maria Assunta in cielo. Come del pari necessario si rende aver un altro mercato, oltre di quello stabilito da aver luogo in ogni sabato di ciascuna settimana, poiché ben si vede che i naturali dei vicini paesi qui concorrono in tutti i giorni, ed in tutti i giorni vi è sempre un mercato. Propone quindi il collegio decurionale a risolvere l’occorrente su questa cura proposta che torna conveniente di pubblica utilità. Il Decurionato accogliendo la proposta del Sig. Sindaco ad unanimità di voti delibera. È di avviso implorarsi della Munificenza Sovrana:
1. che il comune possa celebrare altro mercato in ogni sabato di ciascuna settimana, oltre quello del martedì;
2. che le fiere come detto con Real Decreto del 21. serr. 1841 sia trasferta nei giorni 17, 18 e 19 agosto invece che gli ultimi 3 giorni si settembre».
Ancora in tema di mercato, il 22 genn. 1853 «…lettera con la quale riportansi la Sovrana determinazione perché non abbia più luogo la celebrazione dei mercati nelle domeniche, quindi fissasi da decurionato altra giornata. Rispettando i Sovrani comandi rassegna, che in Lucera la giornata del mercato è fissata al martedì, giusta la Sovrana concessione del Real Decreto del 15 luglio 1810».

Pozzi artesiani
Vengono scavati in città “pozzi artesiani” per l’approvvigionamento idrico (tra i primati del Regno delle Due Sicilie vi è anche quello, voluto da Ferdinando II, di scavare per la prima volta i pozzi artesiani),

Istituzione di 2 “Monti frumentari” ed 1 “Pecuniario”
Nel 1853 risultano essere istituiti in città 2 “Monti frumentari” ed 1 “Pecuniario” affidati – per la gestione – ad una “terna” di persone.
Con la restaurazione i “Monti Frumentari” furono regolamentati da un decreto regio emanato il 29 dicembre 1826 da Francesco I di Borbone: prevedeva severi controlli di gestione. I Monti frumentari vengono creati per «…somministrare grano agli agricoltori da seminare e da mantenersi colle loro famiglie, tagliando così in pari tempo le gambe all’usura». Il “Monte Pecuniario” prestava invece somme di danaro ai contadini per le spese del raccolto ad un tasso vantaggioso sfuggendo alla piaga degli strozzini.

Condotta medica, arte dell’ostetricia, vaccinazione
Già nel 1749 (regnante Carlo III di Borbone) la città di Lucera venne divisa in 4 quartieri affidati a dei «…medici che devono visitare i cittadini».
Servizio di vaccinazione: come disposto dall’Istituto Centrale Vaccinico il comune di Lucera deve provvedere periodicamente – attraverso la condotta medica – alla vaccinazione della popolazione.
Ai poveri ed agli indigenti veniva data medicina gratis. È il caso per esempio del 1858 dove «…viene sottoposto allo esame del Collegio il ricettario delle medele somministrate ai poveri infermi del comune dal defunto farmacista D. Gennaro Maria Galani nel decorso esercizio 1858. Il Decurionato, veduto il ricettario che monta a D.418 e g.na 43, e che giusta la consuetudine e convenzione deve ridursi alla metà. Veduto lo stato discusso in vigore dove all’art. 92 sono segnati… D.200 per l’oggetto. Considerando che la somministrazione è stata fatta regolarmente e coscienziosamente», dispone di corrispondere la somma al farmacista. Ogni trimestre veniva anche insegnata l’Arte ostetricia (a tutela della salute a Napoli fu istituita, nel 1818, la “Commissione di vaccinazione del vaiuolo”. Nel 1821 fu emanata una legge con la quale si escludeva da ogni «…ufficio o munificenza sovrana» i genitori che non avessero vaccinato i figli: la percentuale di vaccinazione raggiunse il 94% della popolazione).

Erogazione di pensione
Nel 1859 la Sig.ra Lucrezia Maria Petroli vedova del D. Gennaro Galani, Prof. della Cattedra di Agricoltura e Geometria presso il comune di Lucera fa domanda di “pensione di Giustizia”. «Il Decurionato, veduta la dimanda, e documenti in appoggio; considerando, che il Sig. Galani ha sostenuto tale cattedra dal 25 gennaio 1834 al 17 febbraio 1859 senza interruzione alcuna, godendo l’annuo soldo di D. 180, e rilasciando a beneficio del Monte vedovile il 2,1/5 per cento; considerando esservi tutta la giustizia, perché la vedova abbia la dimandata pensione; a unanime voto ritiene la dimanda, e prega perché sia nei modi di Legge liquidata la pensione di Giustizia» (tra i “primati” del Regno delle Due Sicilie vi è anche quello della «prima istituzione del sistema pensionistico al mondo» attuato nel 1813, questo di Lucera è un esempio eclatante!).

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