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L’UNITA’ D’ITALIA VISTA DA UNA PROSPETTIVA ESTERA

Posted by on Set 19, 2019

L’UNITA’ D’ITALIA VISTA DA UNA PROSPETTIVA ESTERA

Uno degli ostacoli più dolorosi con i quali il meridionalista medio si scontra è l’incredulità della gente. Per chi è fuori dalla Matrix è facile trovare l’errore, ma per i più, che loro malgrado hanno studiato sui libri scolastici una certa storia e che ascoltano dai media nazionali una certa cronaca, in assenza di approfondimenti personali sulle fonti (che nessuno fa) credere alle tesi meridionaliste è arduo. E’ arduo accettare l’idea che lo Stato, l’ente politico supremo che dovrebbe tutelare i diritti del cittadino, in realtà faccia pesanti distinzioni all’interno del proprio territorio, riconoscendo de facto e talvolta anche de iure cittadini di serie A e di serie B.
Uno dei campi nei quali lo scontro è più acceso è quello storico. In particolare ci si accapiglia sulle diverse versioni del Risorgimento italiano; sulla legittimità delle modalità di costituzione dell’Unità d’Italia, sulle condizioni economiche del meridione in epoca pre-unitaria e sulle conseguenze, positive o negative, che l’Unità ha avuto sull’economia dei territori appartenenti all’ex Regno delle Due Sicilie .
Come sempre, al cospetto di litiganti che offrono versioni contrastanti dei fatti, la cosa più sensata da fare è quella di chiamare in causa testimoni esterni e ascoltare ulteriori versioni. In merito all’Unità d’Italia, ci si è affidati per un’indagine storica rapida e genericamente accettabile a quella che ormai è divenuta la più universale e pratica delle fonti di conoscenza: wikipedia. Non è certo questa una fonte indiscutibile, ma essendo wikipedia un’opera corale, è quella che più verosimilmente si sottrae al controllo di gruppi di potere, censure politiche e mistificazioni intenzionali delle informazioni. Di seguito si mostra cosa si legge nelle versioni straniere di wikipedia alla voce “Città di Napoli – storia” in merito all’Unità d’Italia.
Da Wikipedia in inglese: “…Dopo la Spedizione dei Mille guidata da Giuseppe Garibaldi, culminata nel controverso Assedio di Gaeta, Napoli entrò a far parte del Regno d’Italia nel 1861 […] Il Regno delle Due Sicilie era stato ricco e ben 443,2 milioni di ducati furono prelevati dalle banche del vecchio regno e versati al nuovo tesoro italiano. L’economia dell’area prima nota come Regno delle Due Sicilie declinò, portando a un’ondata di emigrazione senza precedenti, con circa 4 milioni di persone emigrate dall’area di Napoli tra il 1876 e il 1913. …”
Da Wikipedia in olandese: “…Sotto il dominio borbonico iniziò un periodo di fiorente industrializzazione. Nel 1860 terminò l’epoca borbonica. I garibaldini invasero e conquistarono il regno. Nell’ottobre del 1860, a seguito di un discutibile referendum, si confermò la fine del regno. Napoli non era più una capitale. Ingenti capitali furono spostati a nord e a seguito di ciò non furono più investiti nell’industria napoletana. Questo comportò il drastico arretramento dell’industria napoletana rispetto a quella del nord del paese e determinò un generale impoverimento della città. Stessa sorte interessò l’intero sud Italia. Da allora il triangolo Torino-Genova-Milano è stato e rimane il centro di gravità dell’economia italiana, rispetto al quale il sud del paese è considerato arretrato. La mafia napoletana e la camorra sono fenomeni che risalgono proprio a quel periodo e da allora, a causa dell’impoverimento della popolazione hanno preso il sopravvento. …”
Da Wikipedia in tedesco: “… Francesco II, ultimo sovrano borbonico, fuggì dalla città verso la fortezza di Gaeta, dove annunciò la sua resa il 13 febbraio del 1861, a seguito della quale fu dichiarato deposto. Tuttavia molti napolitani si identificarono solo in misura limitata nel nuovo stato italiano, il cui punto di partenza e centro di potere si trovava in Piemonte, in Italia settentrionale, per il sud terra straniera. In effetti molti dei progetti di sviluppo e misure di sostegno del nuovo governo furono creati ad esclusivo beneficio del nord del paese, mentre il sud Italia fu trascurato e pesantemente gravato economicamente da una politica fiscale sleale e dura. Le riforme necessarie al fine di eliminare i problemi sorti durante la dominazione borbonica (ad esempio una riforma agraria) non furono attuate, nemmeno con l’intervento dei grandi proprietari terrieri del sud. Il governo fallì nel compito di concordare internamente il paese. Nei primi decenni successivi alla fondazione del nuovo regno italiano il Nord prosperò economicamente e presto si fece strada tra le principali nazioni industrializzate d’Europa, il Sud invece rimase povero e agonizzante. […]. Il XX secolo cominciò con un programma di industrializzazione del sud, ma il progetto fallì a causa di scarsa pianificazione, mancanza di infrastrutture e distrazione di fondi verso fonti oscure. Si giunse così alla prima grande ondata di emigrazione verso il nord Italia, l’Argentina e soprattutto verso gli Stati Uniti. …”
Da Wikipedia in lingua vietnamita: “…Dopo un lungo periodo di recessione, seguito alla fondazione della nazione italiana avvenuta oltre 100 anni fa, la città [di Napoli] ha fatto grandi progressi nel riconquistare la sua reputazione di centro culturale. …”
Ulteriori significative versioni in altre lingue si rifanno grosso modo alle versioni su citate (la versione cinese è una traduzione del contenuto in inglese; la versione persiana traduce i contenuti di quella tedesca). La versione francese provvidenzialmente salta a piè pari il IXX secolo, passando dal ‘700 direttamente al 1943. La versione spagnola la omettiamo noi per correttezza, perché per ovvi motivi di casato gli iberici sono palesemente di parte borbonica.
Conclusione: il mondo intero racconta su wikipedia una storia un po’ diversa rispetto a quella raccontata in Italia. Tutte le versioni straniere più dettagliate del nostro Risorgimento presentano delle incongruenze con la versione nazionale, esprimono spesso dubbi sulla regolarità del referendum dell’ottobre 1860 e manifestano perplessità varie, allineandosi in più di un’occasione con le “incredibili” tesi meridionaliste. Unica eccezione: la versione di wikipedia in ungherese, una delle più ricche, che coincide in maniera puntuale con la versione italiana. E’ però d’obbligo sottolineare che una legione ungherese, guidata dal massone Istvàn Turr, combatté per i Savoia contro l’Austria e partecipò alla Spedizione dei Mille. Istvàn Turr fu amico di Garibaldi, generale dell’Esercito Meridionale e Governatore di Napoli, dove organizzò il controverso referendum dell’ottobre 1860, prima di diventare Aiutante di campo Onorario di Vittorio Emanuele.
Ognuno si faccia la sua idea.
Elina Tizzano per il Roma , 4 luglio 2019

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