Massoneria ed Esoterismo in Russia dal XVIII secolo… (5a parte)
6. New Age, Occulto, Esoterismo in Russia
Nel 2012, l’editrice Verlag Otto Sagner di Monaco di Baviera–Berlino, pubblica “The New Age of Russia. Occult and Esoteric Dimensions”,a cura di Birgit Menzel – Michael Hagemeister – Bernice Glatzer Rosenthal. È una raccolta di studi sulla presenza dell’Occulto e dell’Esoterismo in Russia, prima, durante e dopo l’era sovietica che va da Lenin a Gorbaciov.
Idee esoteriche hanno profondamente imbevuto la cultura russa molto prima della Rivoluzione bolscevica. Dopo la Rivoluzione del 1917, idee occultistiche ed esoteriche furono manifeste nella letteratura e nelle scienze. Il governo sovietico scoraggiò e anche proibì, all’occorrenza, speculazioni metafisiche ed esoteriche, ma lo stesso governo usò tutto ciò per i suoi scopi, per cui giunse anche a promuovere ricerche sull’Occulto. Sotto il regime di Stalin, l’Occultismo sparì dalla scena pubblica ma proseguì clandestinamente nell’epoca post-staliniana fino a diventare un fenomeno popolare nella Russia post-sovietica (ossia dopo la fine dell’URSS). Dal Cosmismo allo Sciamanesimo, dall’esplorazione dello spazio alla Qabbalah ebraica, dal neo-paganesimo alla “science-fiction”, il campo è vasto (cf. Birgit Menzel – Michael Hagemeister – Bernice Glatzer Rosenthal (Edited by), The New Age of Russia. Occult and Esoteric Dimensions, Verlag Otto Sagner, München – Berlin 2012, 4a di copertina).
Vediamo alcuni saggi di questo volume.
6.1. Esoterismo nella Russia Sovietica tra Anni ’20 e Anni ‘30
Nel saggio di Konstantin Burmistrov, “The History of Esotericism in Soviet Russia in the 1920s-1930s” (in The New Age of Russia, op. cit., pp. 52-80)leggiamo che nella Russia zarista vi sono Ordini esoterici e massonici che vengono poi perseguitati dalle autorità bolsceviche e sovietiche che mirano a diffondere un ateismo militante. Eppure, in certi settori sovietici, si mantiene un discreto interesse per l’Occulto messo a servizio dello scientismo ateo dell’URSS. In questa miscela di Occultismo e scientismo troviamo: filosofia cosmista (panteista); fiducia assoluta nell’uomo e nella sua capacità di sottomettere la natura; telepatia, telecinesi; prolungamento della vita umana, resurrezione di morti (ma senza un Dio trascendente)… Gli occultisti sovietici («the Soviet occultists») si concentravano su metodi sperimentali, inclusa la magia. Mentre gli esoteristi della Russia zarista si erano preoccupati più della personale crescita spirituale e della conoscenza della psiche, invece gli occultisti o esoteristi sovietici miravano ad imparare come influenzare e controllare la natura e l’uomo. Nella Russia sovietica, nei primi Anni ‘1920, vi furono gruppi esoterici che cercarono di essere legalizzati; essi volevano servire la causa comunista. Altri gruppi esoterici invece preferirono agire in clandestinità (cf. p. 53).
Secondo Burmistrov, i gruppi esoterici presenti nella Russia sovietica, tra gli Anni ’20-’30 non furono la continuazione dei gruppi precedenti, ma furono creati in quel periodo. [Però poi Bormistrov ammette dei “contatti” tra i due gruppi…]. Essi si proposero di rivitalizzare antiche “tradizioni” (gnostica, templare, rosarociana…). Informazioni su tali gruppi sono negli archivi delle varie polizie segrete sovietiche succedutesi durante il regime URSS (OGPU, NKVD, MGB, KGB), ma a gran parte di quegli archivi l’accesso è vietato ai ricercatori (cf. pp. 54-55).
Burmistrov accenna a personaggi e gruppi esoterici nella Russia zarista, pre-sovietica, intorno al 1° e 2° decennio del Novecento. Grigorii Ottonovich Mebes [o Miobes, o Möbes] (1868-1934), matematico, fisico, figura prominente nell’Esoterismo russo. Fu Ispettore Generale di una branca del Martinismo francese. Verso il 1912 dichiarò l’indipendenza dei Martinisti russi. In un modo o nell’altro, gli esoteristi (leaders e attivisti) degli Anni ’20 nell’URSS erano legati a Mebes e al suo sistema martinista. L’Ordine Martinista russo di Mebes continuò la sua attività durante la guerra civile e nei primi anni del regime sovietico (cf. pp. 56-57).
Boris Astromov (Kirichenko, 1883-1941?), avvocato, discepolo di Cesare Lombroso, si affiliò a una Loggia massonica italiana nel 1909. Nel 1919, Mebes lo nominò Ispettore Generale del suo Ordine Martinista russo. Nel 1921 Astromov se ne uscì per dei contrasti e fondò un gruppo autonomo di massoni russi. Nel 1925 contattò la polizia segreta sovietica e consegnò loro informazioni dettagliate sugli ambienti esoterici operanti in Russia. Ciò portò, nel 1926, a una retata anti-occultista da parte del regime sovietico (cf. p. 58).
Burmistrov descrive 4 gruppi esoterici operanti nei primi anni della Russia sovietica.
- L’Ordine “Emesh Redivivus”.
Ordine fondato a Mosca, nel 1926 dall’economista e occultista Evgenii Karlovich Teger (1890-dopo 1940) e da Vadim Karlovich Chekhovskii (1902-1929), metereologo, fisico, interessato alla telepatia e parapsicologia (cf. p. 59). Il termine “Redivivus” indicava la rinascita sui tre piani dell’essere, mentale, astrale e fisico, simboleggiati dalle 3 Lettere Madri dell’alfabeto ebraico secondo la mistica ebraica cabalistica del libro Sefer Yetzirah (le tre lettere Alef, Mem, Shin compongono l’acrostico Emesh). All’inizio l’Ordine Emesh era legato all’Ordine Martinista pre-rivoluzione ’17, diretto da Czynski e Mebes. Tra il 1900 e il 1910s., esisteva a San Pietroburgo un Ordine chiamato “Emesh” ed è da tale gruppo che l’Ordine di Mosca ricevette l’iniziazione e la letteratura iniziatica negli Anni ’20. I membri dell’Emesh moscovita si presentavano come Rosacrociani, ovvero una branca del ramo russo dell’ “Ordine Kabbalistico della Rosa e della Croce” che aveva la sua sede in Francia, e che in Russia era guidato dal summenzionato Mebes (cf. p. 60). L’Emesh univa lo scientismo sovietico dell’epoca con la conoscenza esoterica, allo scopo di creare o ri-creare quella magia efficace a influenzare sia il mondo materiale e sia tutti i piani dell’essere nell’intero universo (cf. p. 60). Come ordine occulto, l’Emesh era vietato nell’URSS. Ma all’Emesh era stato concesso lo status legale di laboratorio scientifico per ricerche in ambito di telepatia, strettamente legato all’Istituto neurologico («Brain Institute») dell’Accademia Sovietica delle Scienze (cf. pp. 61-62). Il laboratorio sotterraneo dell’Emesh era stato deliberatamente posto nei pressi delle celle della polizia segreta sovietica, in cui venivano torturate e uccise le vittime. Il loro sangue scorreva ed esso – secondo le credenze occultistiche – permetteva ai “ricercatori” di attirare e catturare gli spiriti o elementi o larve della natura… Chechovski compiva, in quel laboratorio, esperimenti di magia nera che portavano i “bersagli” alla morte o alla follia (cf. p. 62). Nel 1928, Emesh fu scoperta e i suoi membri arrestati (cf. p. 61).
- L’Ordine di “Orion-Khermorion” (l’Ordine dei Rosacrociani e Manichei Moscoviti).
Fu fondato nel 1916 come Ordine “di Orion”. Nel 1926 fu ristrutturato col nome di “Ordine di Orio-Khermorion”. Nel 1933 l’Ordine fu scoperto e distrutto dalla polizia segreta sovietica (NKVD). Contrariamente alla solita procedura, il NKVD non confiscò l’archivio dell’Ordine che rimase preservato in quanto parte di una grande collezione privata. Alcuni membri dell’Ordine di Orion-Khermorion continuarono le loro attività esoteriche fino agli Anni ‘1970 (cf. pp. 65-66). Mariia Vadimovna Dorogova (von Mengden; 1889-1981/82) ebbe un ruolo prominente sia nell’Ordine di Orion-Khermorion e sia nell’Ordine Templare (cf. p. 66, nota 37). I membri dell’Ordine di Orion-Khermorion studiavano Occultismo e magia, e praticavano magia cerimoniale (cf. p. 66). In uno dei rituali quell’Ordine invocava il “Grande Telema, Spirito-Materia dell’Universo Manifesto”… E si affermava tra l’altro che: gli Abissi del Cosmo risiedono nell’Iniziato il quale è Uno con l’Universo… Si invocava anche “la Grande Terra” quale “principio di Morte e Rinascita” che “divora la Materia e apre allo Spirito le Porte della Libertà” (cf. pp. 69-70). Come gli Gnostici e i Manichei, anche i membri dell’Ordine di Orion-Khermorion, o Rosacrociani, credevano nella battaglia cosmica tra le Forze della Luce e le Forze delle Tenebre, tra il Principio del Bene e il Principio del Male (cf. pp. 70-71). Tali Rosacrociani erano convinti che le “forze superiori” con cui cercavano di entrare in contatto (ossia i Signori dell’Elemento Astrale, e «Lucifer» da essi ritenuto il principio eternamente equilibrato ed equilibrante), in se stesse, non sono né buone né cattive, ma è invece la volontà dell’Adepto a stabilire se usarle per il bene o per il male… Pertanto, l’Ordine di Orion-Khermerion stabiliva che ogni rosacrociano dovesse essere sottoposto a due “iniziazioni”: l’Iniziazione luminosa e l’Iniziazione oscura («White and Black initiations»), così da poter controllare entrambe le Forze, quella della Luce e quella delle Tenebre (cf. p. 71).
3) L’Ordine Lux Astralis, un gruppo neo-rosacrociano, fondato nel 1911 da Boris Zubakin (1894-1938), poeta, scultore, archeologo. Quando fu arrestato nel 1922 dalla polizia sovietica, Zubakin, esoterista, affermò che da bambino scoprì di avere tra i suoi antenati: cavalieri spirituali, principi della Cabala ebraica, mistici e massoni (cf. pp. 72-73).
4) L’Ordine Templare di Mosca fu formato nel 1920 da Apollon Karelin (1863-1926), economista, avvocato e teorico dell’anarchismo, che rientrò in Russia nel 1917 dopo più di dieci anni d’esilio. Secondo Burmistrov, questo gruppo templare, a differenza dei precedenti, non aveva propensione per l’Occultismo e la magia, bensì per lo Gnosticismo. Quei templari moscoviti miravano al perfezionamento del sé e della società… combinavano la conoscenza “mistica” con quella scientifica… affermavano la battaglia tra la Luce della Conoscenza e le Tenebre dell’ignoranza… Essi cercavano di congiungere: etica cristiana, princìpi dell’antica Gnosi e conoscenza scientifica del mondo… Lo scopo di tale Ordine templare era soprattutto etico, socio-politico (cf. pp. 73-74).
Uno dei principali collaboratori di Karelin, poi suo successore, fu Aleksei Aleksandrovich Solonovich (1887-1937), poeta, matematico e teorico di un anarchismo “mistico”… Solonovich scrisse un manoscritto (in russo), mai pubblicato e poi sequestrato, dal titolo “Bakunin e il Culto di Yaldabaoth”… Solonovich presenta Yaldabaoth come il Proto-Arconte, il Demiurgo (gnostico), un angelo ribelle, la “personificazione” di Satana, uno dei volti del Diavolo… Secondo Solonovich, i Bolscevichi erano posseduti dai demoni del potere e quindi dagli angeli di Yaldabaoth… Solonovich non ammetteva membri del Partito Comunista nel suo Ordine (cf. pp. 75-76). Quest’Ordine Templare moscovita comprendeva al suo interno altri “Ordini”, tra cui, quello centrale, denominato “l’Ordine della Luce” (fondato nel 1923) il cui capo era lo stesso Solonovich. Quei Templari furono fisicamente annientati durante il “Grande Terrore” staliniano, 1937-38. Alcuni di loro sopravvissero e negli Anni ’50 tentarono invano di ripristinare le attività dell’Ordine della Luce (cf. pp. 78-79).
6.2. Il Cosmismo di Konstantin Tsiolkovskii
Nel saggio“Konstantin Tsiolkovskii and the Occult Roots of Soviet Space Travel” (in The New Age of Russia, op. cit., pp. 135-149), Michael Hagemeister scrive che Konstantin Tsiolkovskii (1857-1935), il “padre” o il “nonno” del viaggio spaziale sovietico, è stato ritenuto un eroe dalla propaganda sovietica, specialmente dopo la sua morte. I Sovietici gli fecero un monumento e la sua casa fu trasformata in museo. Forse è meno noto il fatto che Tsiolkovskii aveva sviluppato una filosofia chiamata Cosmismo. Egli scrisse un commento ai 4 Vangeli, dal punto di vista della “fede scientifica”, in cui cercò di demitizzare la figura di Gesù… Tsiolkovskii considerava la sua propria filosofia come quella di un genio e di un redentore… Egli si riteneva un carismatico, un illuminato comeBuddha, Platone, Gesù, Newton (135-138). Tsiolkovskii teorizzava l’espansione dell’umanità nello spazio, anche per la rigenerazione del corpo umano… Accanto alla teoria dell’evoluzione cosmica, Tsiolkovskii affermava la perfezione della razza umana che avrebbe abitato l’intero universo… La razza umana avrebbe perduto la sua corporeità trasformandosi in un centro di energia o radiazione e allora sarebbe divenuta immortale nel tempo e infinita nello spazio (cf. pp. 138-139).
La fede di Tsiolkovskii nel progresso (progressismo cosmista) aveva terribili conseguenze: egli affermava che bisognava eliminare dall’universo tutto ciò che avesse tracce di imperfezione, sofferenza, irrazionalità… Occorreva eliminare – secondo lui – tutte le forme di vita che fossero imperfette e sofferenti: animali, piante e anche persone umane… Secondo Tsiolkovskii occorreva popolare i pianeti con la razza perfetta (cf. pp. 139-140).
Il Cosmismo di Tsiolkovskii contiene anche idee attinte da filosofie e tradizioni “occulte”. Egli era panpsichista (Tutto Vive!) ed era convinto che nel cervello di una forma di vita altamente sviluppata, l’atomo diventa consapevole; e che nel cervello dell’essere altissimamente sviluppato, l’atomo si muta in una forma irreversibile di speciale energia, che ha coscienza cosmica e telepatica… L’uomo non è altro che un complesso di atomi-spiriti che muoiono solo per essere ri-strutturati secondo l’evoluzione cosmica, e secondo la ricerca della felicità, in “regni” più perfetti…Secondo Tsiolkovskiila morte è solo un’illusione della povera mente umana… la Morte non esiste… L’universo è costruito in modo che non solo esso è immortale ma tutte le sue parti sono viventi… Non c’è né inizio e né fine nell’universo (cf. p. 141) Tsiolkovskii si definiva “monista”, affermava l’immortalità della materia e l’indistinzione tra spirituale e materiale (cf. p. 142, nota 28). Curiosamente, Tsiolkovskii aveva credenze “spiritualiste”: credeva che l’universo fosse stato creato da un’entità benevola e onnipotente, vivente, razionale… Egli credeva anche nell’esistenza di esseri immortali ed incorporei più sviluppati degli uomini… Insomma entità “angeliche” che intervenivano anche nella vita degli uomini… Egli ammise che di frequente conversava con tali angeli (cf. pp. 142-143).
Di recente è stata investigata l’influenza gnostica e teosofica sul pensiero di Tsiolkovskii; per decenni tale ricerca è stata “taboo” nell’URSS. La città di Kaluga, in cui Tsiolkovskii visse, fu, dopo San Pietroburgo, il maggior centro di Teosofia agli inizi del XX secolo. Dal 1905 molti scritti teosofici erano pubblicati a Kaluga dalla “Lotos Publishing House”. In essi erano sostenute teorie quali: il pensiero cosmico, la coscienza cosmica, i cittadini dell’universo, il pensiero olistico quale sintesi di scienza, religione e filosofia (cf. p. 143).
La pretesa, da parte di Tsiolkovskii, di poter comunicare con entità super-evolute richiama la pretesa di Madame Blavatsky di comunicare con i Maestri invisibili (cf. pp. 143-144)… L’idea di Tsiolkovskii secondo cui una parte dell’umanità diverrà altamente sviluppata e alla fine si convertirà in raggi luminosi, è un tema centrale nello Gnosticismo e la si ritrova nella Teosofia e nell’Antroposofia (cf. p. 144).
Tsiolkovskii non è l’unico teorico dei voli spaziali ad aver avuto forti connotazioni occultistiche. Come spiegare questa unione di interesse scientifico ed esoterico? Potremmo dire che l’idea della conquista “spaziale” dei Cieli può implicare l’idea magica dell’auto-perfezionamento e auto-divinizzazione umana. La scienza e la tecnologia erano comprese in senso magico e gnostico da vari contemporanei di Tsiolkovskii. Lo scopo di scienziati e ingegneri era più magico che scientifico: conquistare le leggi della natura, trasmutare le specie e gli elementi, ottenere il dominio assoluto sullo spazio e sul tempo, avanzare in nuove dimensioni, creare un onnipotente e immortale superuomo (cf p. 146). Hagemeister afferma che anche oggi (2012) in Russia prevale ancora una comprensione magico-esoterica della scienza e della tecnologia (cf. p. 148). Il Cosmismo russo, attraverso un evoluzionismo di materia-spirito, presenta un’umanità capace di raggiungere lo “status” divino (cf. p. 149).
6.3. Movimenti esoterici in Russia tra Anni ‘1960 e ‘1980
Nel saggio “Occult and Esoteric Movements in Russia from the 1960s to the 1980s” (in The New Age of Russia, op. cit., pp. 151-185), Birgit Menzel afferma che nonostante la dura repressione avvenuta nell’era staliniana, la tradizione occulta ed esoterica del primo Novecento non è mai morta nella Russia sovietica. La Teosofia e l’Antroposofia hanno aiutato il “revival” occultistico negli Anni ‘1960. La cultura esoterica ed occultistica («occulture») è riemersa nell’URSS degli Anni ‘1960-‘1970, principalmente con la riscoperta di: Gurdjieff, Nicholas ed Elena Roerich, Madame Blavatsky, le religioni orientali, l’antica filosofia esoterica, il misticismo cristiano ed il sufismo. Altra causa la si può vedere anche nel contatto con guaritori, “guru”, sciamani di terre orientali comprese nei confini dell’URSS (cf. pp. 152-153).
Grazie alle relazioni amichevoli tra URSS e India, furono accessibili al pubblico sovietico anche testi basilari sulle religioni orientali (Induismo, Buddismo, “filosofia” Yoga) (cf. pp. 153-154). Comunque, gli interessi esoterici erano coltivati da vari circoli in gran segreto, dato il pericolo incombente di essere arrestati e rinchiusi in Gulag o in ospedali psichiatrici (cf. p. 161).
A proposito dello Yoga, la politica sovietica era contraddittoria. Da una parte, le autorità sovietiche condannavano pubblicamente lo Yoga, come tecnica dannosa per la salute psico-fisica e addirittura anche come tecnica diffusa dai nemici Occidentali per sovvertire la mente e il potere sovietico. Però, dall’altra parte, alte gerarchie sovietiche in ristretti istituti medici promuovevano esperimenti Yoga per scoprire e sviluppare il potenziale umano occulto. Scienziati e dirigenti del Partito Comunista erano molto interessati alle tecniche Yoga che potevano essere utili ad astronauti e atleti. Indubbiamente c’era perlomeno una qual certa somiglianza tra il Cosmismo sovietico e il panteismo induista (cf. pp. 166-167).
Le ricerche su fenomeni paranormali e su aspetti o potenziali occulti della mente umana erano nell’URSS pubblicamente riprovati (specialmente nell’era staliniana), ma allo stesso tempo erano promossi e coltivati in gran segreto; soprattutto dopo Stalin, tali ricerche divennero parte integrante della “scienza” sovietica (cf. p. 169). Molte istituzioni scientifiche in URSS, oltre alle sezioni pubbliche ne avevano altre riservate ed indipendenti, che prendevano ordini direttamente dai vertici del Partito Comunista Sovietico o dal KGB. Tali sezioni si interessavano anche ad esperimenti psichici ed occultisti (espansione della coscienza)… La popolarità della parapsicologia sia nella società che nella comunità scientifica dell’URSS negli Anni ’60-’70, è manifestata non solo dagli incontri notori di Leonid Brezhnev con la guaritrice Evgeniia “Dzhuna” Davitashvili (1949-2015), ma anche da una bibliografia di scritti riguardanti fenomeni paranormali pubblicati in opere scientifiche tra il 1969 e il 1981. Quella bibliografia (pubblicata a Mosca nel 1993) contiene 172 titoli sulla telepatia, 237 sulla biolocazione e bioenergia, 58 titoli sul “poltergeist”, 33 sulla telecinesi, 261 su aspetti fisici dei fenomeni paranormali (cf. p. 174, testo e nota n. 72).
6.4. Dottrine esoteriche dopo la fine dell’URSS
Nel saggio “Occult and Esoteric Doctrines after the Collapse of Communism” (in The New Age of Russia, op. cit., pp. 259-272), Demyan Belyaev rileva che nella Russia post-sovietica, dal 1990 al presente (2012), il Cristianesimo non è religione dominante. Crollato il sistema comunista, si sono diffusi anche movimenti spirituali e religiosi alternativi… TV, stampa, libri hanno contribuito a diffondere credenze e idee esoteriche, magia, parapsicologia, astrologia, relativismo religioso, neopaganesimo… Tutto ciò si è inserito nel vuoto lasciato dal fallimento del Comunismo. Secondo alcune statistiche, in Russia, nel 2006, almeno il 45% di persone seguiva credenze esoteriche, il 40% aveva idee cristiane tradizionali, il 10% aderiva al materialismo scientista.
6.5. Il caso di Aleksandr Dugin
Dal saggio “Occult Dissident Culture: the case of Aleksandr Dugin” (in The New Age of Russia, op. cit., pp. 273-292) di Mark Sedgwick, attingo solo qualche notizia, visto che al pensiero del Prof. Dugin ho già dedicato alcuni articoli qui su “Corrispondenza Romana”. Sedgwick (nel 2012) definisce Dugin come il principale esponente contemporaneo dell’Eurasianismo («Eurasianism»), nonché uno dei principali esponenti del Tradizionalismo («Traditionalism»), ossia di quella scuola di pensiero francese di primo XX secolo che ha radici occulte («occult roots») ed è considerata una forma di Esoterismo («a form of esotericism») (cf. p. 273). Il Tradizionalismo di Dugin è sia sovietico che russo (cf. p. 273). Sedwick lo descrive come un russo nazionalista, anti-americano, anti-atlantico, nostalgico dell’Impero Sovietico («Soviet-imperial nostalgic») (cf. p. 274). Il Movimento Euroasiatico è, in un certo senso, il successore del Partito Nazionale Bolscevico fondato nel 1993 da Dugin con Eduard Limonov e Egor Letov. Il Movimento Euroasiatico è fedele al Cremlino (cf. p. 274). Dugin insegna Sociologia all’Università Statale di Mosca (cf. p. 275). Dugin è figlio di un Generale del GRU (Servizio Segreto Militare Russo). Nel 1980, all’età di 18 anni, Aleksandr Dugin entra a far parte di un Circolo («Iuzhinskii Circle») fondato negli Anni ’60 da Evgenii Golovin (1938-2010), Iurii Mamlev, Vladimir Stepanov. Quando Dugin vi entra, il Circolo è diretto da Stepanov. Il Circolo ricercava tutte le forme di conoscenza occulta, incluso Yoga, Sufismo, le opere di Georgii Gurdijeff (1866-1949) (cf. p. 277). Il Circolo si dedicava a esperimenti “particolari”: consumo di alcool, sesso… La prima moglie di Dugin, Evgeniia Debrianska (nata nel 1953), incontrata nel “Iuzhinskii Circle” sarà confondatrice dell’Associazione di minoranze sessuali, che poi diventerà la «Moscow Gay and Lesbians Union» (cf. p. 278).
Nel “Iuzhinskii Circle” Dugin apprende ad apprezzare e a far suo il Tradizionalismo esoterico di René Guénon (1886-1951) e di Julius Evola (1897-1974) (cf. p. 282). Dugin segue il Credo Ortodosso, secondo la linea dei “Vecchi Credenti” (cf. p. 286), e congiunge il Tradizionalismo esoterico occidentale con il Cristianesimo Ortodosso Russo (cf. p. 288).
Sedgwick afferma che l’Eurasianismo di Dugin è stato originariamente promosso già intorno agli Anni ‘1920, a Praga, a Berlino e a Parigi, da intellettuali russi emigrati i quali criticavano la decadenza morale e il freddo razionalismo dell’Europa occidentale (cf. p. 289). Dugin identifica l’America (USA) come rappresentante principale della modernità e in ciò egli prosegue, in certo senso, il tempo della Guerra Fredda dal punto di vista russo o sovietico (cf. p. 290). Sedgwick afferma che l’Eurasianismo di Dugin attinge dal Tradionalismo – o Perennialismo – guénoniano il concetto di Religione Primordiale («Ur-religion») che permette il pluralismo religioso, per cui Dugin include nel suo progetto euroasiatico non solo l’Ortodossia Cristiana Russa ma anche Islamici (delle ex Repubbliche Sovietiche, come pure di Iran, Turchia) ed Ebrei (cf. p. 290).
Altra caratteristica dell’Euroasianismo di Dugin è quella che Sedgwick definisce apocalitticismo («apocalypticism»), ossia la venuta, prossima, della fine del mondo: la modernità, e quindi la sua crisi e corruzione, è un fenomeno irreversibile, ma ciò segna l’inizio di un nuovo ciclo (cf. p. 291)… Nelle conclusioni Sedgwick osserva che le posizioni di Dugin derivano da intellettuali occidentali («from central intellectual positions of Western origin»): il giovane Dugin si forma su opere di occultisti o esoteristi occidentali tra cui Guénon ed Evola ed assume l’Eurasianismo («Eurasianism») di emigrati russi degli Anni ‘1920 (cf. p. 292). Sedgwick ritiene che Dugin è un “prodotto” della cultura sovietica nel senso che attribuisce potere alle idee. Sedgwick racconta che incontrando Dugin costui gli disse che Guénon era un “Marx nascosto” («“an undiscovered Marx”»). Più tardi Sedgwick scoprì che Dugin aveva attinto tale espressione dal tradizionalista francese René Alleau (cf. p. 292).
6.5.1. Ulteriori riflessioni sul caso Dugin
La capacità di Dugin di congiungere opposti quali Ortodossia Cristiana e Gnosi, Nazionalismo Russo ed Esoterismo Occidentale, richiama la coniunctio oppositorum già compiuta dai Massoni Russi del XVIII secolo, anch’essi Cristiani Ortodossi ma appassionati di Qabbalah ebraica, Alchimia e Magia…
L’Eurasianismo di Dugin richiama in certo qual modo le posizioni dell’esoterista russo Marc Séménoff (1848-1968).Nel 2020, la Ben-Gurion University of the Negev Press («Beer Sheva, Israle) pubblica il volume “The Cosmic Movement: Sources, Contexts, Impact” a cura di (edited by) Julie Chajes e Boaz Huss. Nel saggio “From Mystical Russia to the Eurasian Homeland: Marc Séménoff and the Cosmic Movement” (pp. 277-305), Michele Olzi scrive che secondo il giornalista francese Alexandrian Sarane (1927-2009), Marc Séménoff frequentò le sedute di Maria de Naglowska (1883-1936), scrittrice di origini polacche-russe emigrata a Parigi nel 1929, fondatrice nel 1932 di un tempio satanista e fondatrice di una confraternita apertamente satanista e sessuale (cf. pp. 286-288). Inoltre, Séménoff era membro del “Movimento Cosmico” (cf. p. 289) di Max Théon, un gruppo esoterico di magia rituale (cf. The Cosmic Movement, op. cit., pp. 184-192) in cui la «Kabbalah» aveva un ruolo centrale (The Cosmic Movement, op. cit., pp. 226-227). Secondo Séménoff, è possibile raggiungere lo “stato iniziatico”, ossia la comunicazione del nostro sé superiore con la divinità, attraverso la spiritualità dell’Asia, in particolare attraverso riti iniziatici induisti (cf. Olzi, op. cit., pp. 291-293). Nel 1932 Séménoff pubblica “De l’Inde mystérieuse à la Russie mystique”: scopo del libro è spiritualizzare l’Occidente secondo l’Oriente (Russia), ossia realizzare l’«Eurasia»… La vera Conoscenza che trasforma e salva l’Europa Occidentale viene dall’Oriente, dunque anche dalla Russia (cf. pp. 295-297). Alla vera Sapienza, esoterica, a cui gli Ortodossi sono più vicini, devono accedere Cattolici, Protestanti, Ortodossi, per porre fine, così, alle divisioni interne alla Cristianità (cf. p. 298)…
6.6. Revival pagano nell’URSS, Anni ’70-’80
Nel saggio “The Rodnoverie Movement: The Search for Pre-Christian Ancestry and the Occult” (in The New Age of Russia, op. cit., pp. 293-310), Marlène Laruelle segnala la presenza nella Russia sovietica di un movimento denominato “Rodnoverie” che vuol dire in russo “antica fede” o “madre-fede”. È, praticamente, la religione o religiosità slava pre-cristiana. La “Rodnoverie” non accetta di essere definita come un “neo-paganesimo” (cf. p. 293), eppure – dico io – lo è. La “Rodnoverie” guarda con simpatia agli antichi “Veda” dell’Induismo (cf. p. 294). Alcuni emigrati russi e ucraini negli USA, intorno agli Anni ’50-’60, cominciano a propagandare questa mentalità: l’anima della Russia non è l’Ortodossia cristiana, ma il Vedismo, ossia il neo-paganesimo («Vedism», «neo-paganism») (cf. p. 294).
Le ricerche sui “Veda”, sulle tradizioni slave pre-cristiane, sembrano trovare un certo interesse nell’estabilishment dell’URSS, da Stalin (Anni ’30) a Krushchev (Anni ’60) fino agli Anni ’80. La propaganda sovietica vuole sganciare l’identità russa dal Cristianesimo ritenuto una manifestazione dell’Ebraismo e del Sionismo (cf. p. 295). All’inizio degli Anni ’80 nasce in URSS il movimento nazionalista “Pamiat” che fino al 1985 è apertamente neo-pagano e vedico, per poi avvicinarsi all’Ortodossia e a circoli monarchici (cf. p. 295). La “Rodnoverie” non ha dogmi né autorità religiose (cf. p. 299), cerca una religiosità interiore, rifiuta il Cristianesimo, segue il sincretismo religioso (cf. p. 300), include anche telepatia, credenze orientali come la reincarnazione (cf. p. 301). I movimenti di “Rodnoverie” più politicizzati fanno riferimento anche a Evola e a Guénon (cf. p. 301). I seguaci della “Rodnoverie” credono che l’umanità sia sull’orlo della rovina perché nega i valori spirituali e accusano di ciò in particolare il Cristianesimo definendolo ‘antropocentrico’ (cf. p. 302)… La “Rodnoverie” si presenta come religione della Natura che difende l’ambiente, l’ecologia (cf. p. 302)… Nella “Rodnoverie” ci sono anche magia, alchimia, Qabbalah… La “Rodnoverie” crede che la religione è una conoscenza occulta che può essere risvegliata in noi (cf. p. 303). Sembra paradossale ma proprio il periodo sovietico, con il suo ateismo militante, favorisce l’idea di una conoscenza segreta da attendere, da scoprire (cf. p. 304)… Influenzata dalle religioni orientali, Buddismo, Shintoismo e Induismo, la “Rodnoverie” rivaluta l’Esoterismo come conoscenza superiore e si serve di arti marziali per potenziare la mente umana, accedere a livelli superiori di coscienza, sviluppare una coscienza russa, slava (cf. p. 305). I principali riti della “Rodnoverie” metterebbero in contatto con il mondo divino, ma sono riti pre-cristiani (cf. p. 307)… La “Rodnoverie” è influenzata anche da idee del Romanticismo europeo, in particolare l’enfasi sulla natura e sulla propria nazione (cf. p. 307). La “Rodnoverie” è etnicizzazione del divino, nazionalismo, riscoperta dell’armonia tra l’uomo e la natura, esaltazione della razza slava-ariana («Slavic-Aryan»), culto alla Madre-Terra («Mother Earth»), rivalutazione dell’occulto, sviluppo di mente olistica e tecniche corporali per accedere a livelli superiori di coscienza e per parlare agli dèi (cf. pp. 309-310)…
6.7. Il Diavolo in URSS
Dopo il volume di studi sul New Age e l’Occulto in Russia a cura di Menzel-Hagemeister-Glatzer Rosenthal, vediamo qualcosa dal libro di Valentin Boss (1932-2015), “Milton and the Rise of Russian Satanism” (University of Toronto Press, Toronto-Buffalo-London 1991). Boss, docente di Storia alla McGill University di Montreal, afferma che nella Russia sovietica, all’epoca di Leonid Breznev (1906-1982), Segretario Generale del PCUS dal 1964 al 1982, il Satana del poeta inglese John Milton è elevato al rango di eroe contro l’imperialismo occidentale (cf. p. xi). Nelle scuole sovietiche il Satana prometeico di Milton non è più l’essere malefico ma l’incarnazione dell’amore per la libertà (cf. p. xxiv). Nel 1977 a Kiev (Ucraina) il Ministero dell’Educazione (URSS) approva il testo “Pedagogic Analysis of the Art of John Milton” (cf.p. 147). Gli studenti sovietici avrebbero appreso da quel libro che il Satana di Milton rappresentava l’incarnazione dell’amore per la libertà, e delle idee di umanesimo e libertà (cf. p. 148)… Boss cita alcuni degli autori di quel testo (T.N. Glebova, N.P. Klimov, B.B. Remizov) e il principale istigatore di quell’iniziativa pedagogica, N.M. Matuzova, docente di Letteratura inglese e americana nel «Kiev State Pedagogical Institute for Foreign Languages» (cf. p. 148). Dunque nella Kiev sovietica Anni ’70 c’erano miltoniani entusiasti di Satana, del Satana miltoniano inteso quale eroe anti-imperialista [cioè anti-americano, anti-occidentale], eroe rivoluzionario (cf. pp. 149-151).
Padre Paolo M. Siano
fonte
Massoneria ed Esoterismo in Russia dal XVIII secolo… (5a parte) – di Padre Paolo M. Siano | Corrispondenza romana