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Mensaje de Don Sixto Enrique de Borbón con motivo de la fiesta de los Mártires de la Tradición

Posted by on Mar 13, 2022

Mensaje de Don Sixto Enrique de Borbón con motivo de la fiesta de los Mártires de la Tradición

Me dirijo a vosotros, mis leales, para unirme a las oraciones que por los Mártires de la Tradición vais a ofrecer en los distintos y antiguos reinos según las disposiciones de Don Carlos VII. Durante muchos años os he acompañado en un acto particularmente emotivo, por la devoción y el entusiasmo que desbordan.

Y he lamentado mucho que durante los dos últimos años, por las razones que de sobra sabéis, se hayan visto suspendidos. Tampoco este año estaré con vosotros. Una serie de circunstancias domésticas y algunas consultas médicas me han aconsejado posponer la siempre grata visita hasta el año próximo. Si Dios quiere.

Pero no quisiera dejar pasar la ocasión de la recuperación de los actos públicos de la Comunión Tradicionalista, que ha comenzado los últimos meses, para transmitiros un mensaje. Nuestra Comunión tiene delante los enemigos de siempre. Sin embargo, no se presentan del modo que solían. La hegemonía del liberalismo es tal que hasta los viejos comunistas son en general más liberales que otra cosa. Aunque unan —lo he dicho más de una vez— el colectivismo al liberalismo. Las reacciones que en este panorama surgen están también en general taradas por el liberalismo. Muchos no quieren verlo, pero resulta evidente para quien no haya perdido el sentido de la Tradición. Nosotros, por el contrario, hemos de reforzar siempre más nuestro antiliberalismo original. En todos los órdenes. En el religioso, azotado por una metamorfosis plebeya del modernismo. En el cultural, que celebro los nuestros no abandonen y trabajen con competencia. En el internacional, cuando las estrategias de poder del mundialismo de matriz anglosajona crea conflictos sin cesar, de los que luego culpa a otros. En el político, pues es el desorden del régimen imperante el que ha llevado a donde estamos, de modo que no puede ser la salida a la situación. En el social, siempre más deteriorado por los problemas de la familia y hasta la destrucción de la persona, sobre las que se alzan nuevos y opresivos medios de control social. Siempre hay quienes, para no reconocer lo obvio, nos acusan de purismo y exclusivismo. No es cierto. La Comunión siempre está en acto de servicio, abierta a acoger lo que de sano queda en nuestro mundo. Pero no al precio de abrazar los errores dominantes.

Por eso, lo que nos reclaman estos tiempos ásperos —lo repito siempre que tengo ocasión— es la perseverancia y la disciplina. A cultivarlas con generosidad y espíritu de sacrificio os convoco, el día en que recordamos a quienes se sacrificaron por la Causa ofreciendo su vida.

Sixto Enrique de Borbón

Lignières, 10 de marzo de 2022

fonte

inviato da

agenzia faro

MESSAGGIO DI DON SESTO ENRIQUE DI BORBONE CON MOTIVO DELLA FESTA DEI MARTIRI DELLA TRADIZIONE

Mi rivolgo a voi, miei fedeli, per unirmi alle preghiere che per i Martiri della Tradizione offrirete nei vari e antichi regni secondo le disposizioni di Don Carlo VII. Per molti anni vi ho accompagnato in un atto particolarmente emozionante, per la devozione e l’entusiasmo che traboccano. E mi sono molto dispiaciuto che negli ultimi due anni, per i motivi che sapete, siano stati sospesi. Neanche quest’anno sarò con voi. Una serie di circostanze domestiche e alcune consultazioni mediche mi hanno consigliato di posticipare la visita sempre piacevole fino all’anno prossimo. Se Dio vuole.Ma non vorrei lasciar sfuggire l’occasione del recupero degli atti pubblici della Comunione Tradizionalista, iniziata negli ultimi mesi, per trasmettervi un messaggio. La nostra comunione ha davanti i nemici di sempre. Tuttavia, non si presentano come una volta. L’egemonia del liberalismo è tale che anche i vecchi comunisti sono in generale più liberali di altro. Anche se uniscono — l’ho detto più volte — il collettivismo al liberalismo. Le reazioni che emergono in questo panorama sono anche in generale tarate dal liberalismo. Molti non vogliono vederlo, ma è evidente a chi non ha perso il senso della Tradizione. Noi, al contrario, dobbiamo sempre rafforzare il nostro antiliberismo originale. In tutti gli ordini. Nel religioso, colpito da una metamorfosi plebea del modernismo. Nel settore culturale, che festeggio i nostri non abbandonano e lavorano con competenza. In quello internazionale, quando le strategie di potere del mondialismo di matrice anglosassone crea conflitti senza sosta, di cui poi incolpa gli altri. Nel politico, perché è il disordine del regime prevalente che ha portato dove siamo, quindi non può essere la via d’uscita. Nel sociale, sempre più deteriorato dai problemi della famiglia e fino alla distruzione della persona, su cui si insorgono nuovi e oppressivi mezzi di controllo sociale. C’è sempre chi, per non riconoscere l’ovvio, ci accusa di purismo ed esclusivismo. Non è vero. La Comunione è sempre in servizio, aperta ad accogliere ciò che resta sano nel nostro mondo. Ma non al prezzo di abbracciare gli errori dominanti.Ciò che ci chiedono questi tempi duri — lo ripeto ogni volta che ne ho occasione — è la perseveranza e la disciplina. A coltivarle con generosità e spirito di sacrificio vi invoco, il giorno in cui ricordiamo coloro che si sono sacrificati per la Causa offrendo la loro vita.Sesto Enrico di BorboneLignières, 10 marzo 2022

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