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Naturalismo & Gnosi in un testo massonico del RSAA

Posted by on Ott 24, 2020

Naturalismo & Gnosi in un testo massonico del RSAA

Il 31 ottobre 1973, a Firenze, Pucci Cipriani Editore pubblica il libro del gesuita P. Florido Giantulli (1906-1974), L’essenza della Massoneria italiana: il naturalismo. È un testo controcorrente dato che in quegli anni, in Italia e all’estero, vari ecclesiastici cooperavano con esponenti della Massoneria all’abolizione del canone 2335 (Codex Juris Canonici – 1917) che comminava la scomunica latae sententiae a chierici e a fedeli laici iniziati alla Massoneria.

P. Giantulli accenna a «un documento ultrasegreto, redatto nell’euforia della rinascente Massoneria Italiana, un volume litografato, fuori commercio, destinato agli Alti Gradi Amministrativi dell’Istituzione, edito a Firenze nel 1945. Questo volume conferma il vero carattere della Massoneria e dimostra che i suoi difensori cattolici sono per lo meno imprudenti nell’associarsi alla strategia che essa ha elaborato per l’attuale mondo profano» (p. 46).

Sono riuscito a consultare quel «documento ultrasegreto» di autore ignoto che attesta l’essenza naturalista e (neo-) gnostica della Massoneria di Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA), resistente a tutti i mutamenti storici e politici. L’anonimo massone non parteggia per il Grande Oriente d’Italia (GOI) ma per la Massoneria detta “di Piazza del Gesù” di Saverio Fera 33° e Raoul Vittorio Palermi 33° (cf. La Massoneria, Firenze 1945, pp.18-21).

Dopo un accenno all’aspetto umanitarista e filantropico della Massoneria (cf. p. 5), il testo ne mostra sempre più l’essenza GNOSTICA ed INIZIATICA dal 1° al 33° ed ultimo grado del Rito Scozzese Antico e Accettato (RSAA). Ecco in sintesi il testo massonico.

Lo «gnosticismo primitivo» o «puro» accolto dai Templari passa poi ai Rosa-Croce, cultori di Alchimia, ed entra nella Massoneria nata ufficialmente nel 1717 che diviene pertanto, grazie ai Rosa-Croce, l’«officina del gnosticismo puro», l’«armata del gnosticismo puro» «contro la Chiesa cristiana, officina del gnosticismo falsato e adulterato» (cf. pp. 12-15).

Gli Alti Gradi del RSAA sono neo-templari: «I Templari furono tra i primi professanti il gnosticismo, ed il loro insegnamento ebbe grande rimarco nella Massoneria, che si dedicò alla propaganda del gnosticismo puro» (p.29).

Gli ultimi 3 gradi “amministrativi” del RSAA: «il 31° che cura il mantenimento, nella sua integrità, della dottrina del gnosticismo puro, il 32° che si dedica alla propaganda, ed il 33° consacrato a produrre i veri Capi della Massoneria, iniziati a tutti i suoi misteri e segreti» (p.30).

Nei primi tre gradi di Apprendista, Compagno e Maestro, ispirati agli antichi “misteri” pagani, il massone impara che:

  • «l’idea di un Dio soprannaturale è una impostura delle religioni»; tutto proviene dall’unione di due principii, maschile e femminile, creatore e distruttore… È il «doppio principio, creatore e nello stesso tempo distruttore» raffigurato nel simbolismo massonico da Squadra e Compasso, Sole e Luna, Stella Fiammeggiante (pp. 30-32).
  • «tutto ciò che nasce e riceve vita, viene dalla morte» (p.33), «la vita e la morte […] entrambe emanano da una medesima potenza» (p. 33). Dal «chaos» sorge la Luce, la morte è «sorgente imperitura di vita» (p. 34).

La pena per i massoni infedeli al giuramento: al primo grado «la gola tagliata» (p. 45), al terzo grado «il petto squarciato» (p. 51). Al 9° grado il pugnale è anche «simbolo della vendetta sul traditore» (p. 102).

Commentando l’11° grado di “Sublime Cavaliere Eletto” il testo massonico definisce «Adonai» un «Dio androgino» (p. 106). «Adonai» fa parte delle “parole sacre” del 30° (p. 94) e 33° grado (p. 156).

I gradi 9°-10°-11° «insegnano il diritto di distruggere, di porre a morte tutto ciò che si oppone al regno della generazione universale, tutto ciò che può portare impedimento alla conservazione della Umanità: essi traggono origine simbolica dalle operazioni della natura, ove non vi sono che lotte a morte e reazioni tra il principio generatore ed il principio distruttore» (p. 107).

Il 18° (“Rosacroce”) e il 30° (“Cavaliere Kadosch”) sono «i due Gradi più importanti del Rito Scozzese Antico ed Accettato, che sviluppano la teoria e la pratica del Gnosticismo puro, le cui basi sono state poste nei primi tre Gradi» (p. 61).

Contenuti del 18° grado sono: la divinizzazione della «immacolata Natura»; la Rosa-Croce simbolo dell’unione del sesso maschile col sesso femminile (cf. p. 62); la continua generazione-distruzione-rigenerazione della Natura e dell’Universo (cf. pp. 63-64); combattere «il gnosticismo bastardo» del Cattolicesimo, emancipare l’umanità (cf. p. 69).

La “parola sacra” del 22° grado di “Principe del Libano o dell’Ascia Reale” ricorda che «la Natura è il vero Dio» (p. 135). Il 28° grado di “Cavaliere del Sole” segue «le dottrine della Cabala, dell’Ermetismo e dell’Alchimia» e, sulla scia dei «filosofi anticattolici», apprende «il Grande Segreto della Natura» ossia «il visibile è la misura proporzionale dell’invisibile, dal che si deduce che l’armonia universale è la risultante della simpatia dei contrari» (p. 137).

Circa il 22° e 28° grado: «In riassunto, i Gradi Ermetici e Cabalistici del Rito Scozzese ci insegnano che il Dio non manifestato è la Ragione pura; che il Dio manifestato è la Natura; che la simpatia dei contrari e la proporzione dell’invisibile col visibile costituiscono il Grande Segreto della Natura» (p. 137).

Il 30° grado di “Cavaliere Kadosch” («la parola ebraica Kadosch significa Santo, Consacrato, Purificato»), o “Cavaliere dell’Aquila Bianca e Nera”, è neo-templare e «sintetizza lo scopo finale e reale della Massoneria di Rito Scozzese: combattere ad oltranza la tirannia politica e religiosa, e rovesciare tutte le istituzioni che di quella si fanno puntello» (p. 81).

Anche il 30° grado è caratterizzato dal principio esoterico dell’UNIONE DEGLI OPPOSTI, in cui sono implicitamente inclusi anche DIO-DIAVOLO:

«La denominazione di Cavaliere dell’Aquila Bianca e Nera data al Kadosch, si riferisce probabilmente ai due principii del Bene e del Male, alla luce ed alle tenebre, al positivo ed al negativo, al maschio ed alla femmina, al servaggio ed alla libertà» (p. 81).

La dalmatica bianca e nera del Kadosch e il suo pugnale con manico d’avorio (bianco) e d’ebano (nero) «simboleggiano i principii antitetici del Bene e del Male, della luce e delle tenebre, della libertà e del servaggio» (pp.93-94).

I Kadosch considerano il Grande Architetto dell’Universo principio «impersonale», «principio immanente, generatore di quelle forze per le quali “Igne Natura Renovatur Integra”» (p. 85).

Qualora il vertice del RSAA «ritenga necessario guidare l’opinione pubblica su direttive determinate […], i Kadosch potranno diffondere l’alto pensiero massonico, per determinare movimenti ad esso corrispondenti in tutto il Paese» (p. 87).

Nel tempio del 33° ed ultimo grado di “Sovrano Grande Ispettore Generale”, su tendaggi color porpora ci sono «teschi ed ossa ricamati in argento, simboli della rigenerazione della Natura attraverso la Morte, a significare la rigenerazione della Società Umana a mezzo della Massoneria» (p. 149). Dunque: Massoneria=Morte!

Nell’«Insegnamento Massonico di questo Grado» ci sono anche «la Religione naturale, universale ed immutabile» e «il Segreto delle operazioni della Natura» (p. 149). Quest’ultimo è un chiaro riferimento all’Alchimia.

Altro simbolo nel 33° grado è «una Fenice che risorge dalle fiamme, simbolo dell’immortalità della Luce Massonica» (p. 150).

Nel tempio del 33° grado c’è uno scheletro che:

  • nella mano sinistra tiene il labaro dell’Ordine (RSAA) ad indicare che il RSAA è «sostenuto dalla Morte» perciò «è immortale ed eterno» (p. 151);
  • nella mano destra tiene un pugnale in atto di colpire: «Ciò simbolizza la morte dei traditori, necessaria per il mantenimento dell’Ordine Massonico» (p. 151).

Nel tempio del 33° grado ci sono 11 Luci, tra cui un candeliere con due bracci che rappresenta «le due Luci che costituiscono l’insieme della Creazione Universale immateriale, cioè il Bene ed il Male». A nord un candeliere ad un braccio «ed è simbolo del Fuoco centrale, la Causa Prima» (pp. 151-152). Il massone del 33° grado «deve sacrificarsi anche con la morte, per il bene dell’Ordine» (p. 157).

L’ultima parte dell’istruzione per il nuovo “Sovrano Grande Ispettore Generale” fa ben capire che la «Causa Prima» venerata dai Massoni (DIO) include in sé il «Presidente» preposto alla «Distruzione» che invece i Cattolici separano e definiscono come «principe delle tenebre, il Demonio» (cf. p. 174).

Inoltre quell’istruzione del 33° grado:

  • nega «la Trinità Cattolica», la Verginità della Madonna e la Divinità di Gesù;
  • contesta il Concilio di Nicea, accusa la Chiesa di abuso di autorità e di falsificazione della Verità sulla Causa Prima;
  • disprezza e nega i Dogmi e i Sacramenti incluso quello del Matrimonio e la sua indissolubilità;
  • nega il Peccato Originale e l’esistenza di Satana (pp. 174-177).

Il 33° grado si propone di «combattere gli errori del Cattolicismo» (p. 177).

La Massoneria è «una rivoluzione in azione, una cospirazione permanente contro il dispotismo politico e religioso» (p. 177). Il 33° grado «con la parola, la penna, l’insegnamento, le relazioni personali politiche e sociali, i beni, l’astuzia o la violenza, l’esempio, deve combattere la buona battaglia del Bene, della Virtù e della Verità, per riuscirne ad ogni costo vincitore!» (p. 179).

Ho scoperto che una copia del libro fiorentino La Massoneria è stata ritrovata alcuni anni fa a Cagliari, ripubblicata senza data (prima del 2012?) con il logo della Loggia “Mozart” N° 1147 (GOI) di Cagliari e con la prefazione di Vincenzo Tuveri (†2012) membro di quella Loggia. Tuveri annovera quel libro massonico fiorentino tra i «lavori seri e scrupolosi di quei cultori della Libera Muratoria impegnati con costanza a ricostruire il profilo dell’Istituzione, sulla base di una paziente analisi di tutti i documenti finora a disposizione» (p. 6). 

P. Paolo M. Siano

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