Neoborb, questioni di logica di Fiorentino Bevilacqua

Credo che la logica, qualunque cosa si faccia, sia una grande risorsa: aiuta, per quanto possibile, a non perdersi nei propri e negli altrui “pensieri”. Che si tratti di fisica, biologia o storia, essa dà sempre un grande apporto.
Si dice che … Il Movimento [Neoborbonico s.l.] ruota attorno a una visione nostalgica e perciò mitica del Regno delle Due Sicilie1 [il grassetto è mio].
Mi pare che la logica, nei processi che hanno portato a questa conclusione, abbia svolto un ruolo a dir poco secondario… (un po’ come quello che svolse Baal nella sfida tra i suoi 450 profeti ed Elia2).
Un mito, sia esso Dracula o l’antico Eden, genera attrazione.
Leggiamo infatti che esso è … “Idealizzazione di un evento o personaggio storico che assume, nella coscienza dei posteri o anche dei contemporanei, carattere e proporzione quasi leggendarî, esercitando un forte potere di attrazione sulla fantasia e sul sentimento di un popolo o di un’età”3,.
Un mito “positivo” genera attrazione, dunque, ma anche nostalgia; quello scientemente negativo pure, ma solo se si ha voglia di soffrire…
Nel nostro caso, partendo dall’assunto che il Regno delle Due Sicilie era la “negazione di Dio”4, un regno sgarrupato e di infimo livello (dicunt!), non si capisce bene perché, pur con tutte le sue “negatività”, un numero sempre crescente di italiani, per lo più viventi proprio nei territori dell’ex Regno in questione, possa ricordarlo con nostalgia, col dolore, cioè, del distacco, della privazione di “esso”, tanto da anelare ad un suo ritorno, ad un ritorno delle sue condizioni socio-economiche ad oggi attualizzate.
Un mito “negativo”, non dovrebbe generare nostalgia, la voglia di “ritornare ad esso”. Semmai repulsione, voglia di allontanarsi da esso e, vivaddio, rimozione dalla coscienza.
Se, invece, voglia di ritorno c’è, è perché quel “qualcosa” viene inteso (riletto, nel nostro caso) come positivo, un positivo che, purtroppo, non c’è più5.
Direi, dunque, che la mitizzazione in positivo del “fatto”, dell’evento, dell’epoca ormai lontana e non più “presente”, debba precedere (come di fatto precede) l’insorgere della nostalgia.
La mitizzazione in positivo (se tale è) è la causa; la nostalgia l’effetto e, come si sa, la causa precede l’effetto; non il contrario.
A me pare così…
Fiorentino Bevilacqua
20.02.2021
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- https://www.altaterradilavoro.com/federico-palmieri-universita-bari-e-lossessione-dei-neoborb/
- La Bibbia, 1 Re, 18.27 La sfida del Carmelo
- https://www.treccani.it/vocabolario/mito/
- http://www.editorialeilgiglio.it/il-governo-della-negazione-di-dio/
- La nostalgia dei Neoborbonici… https://www.altaterradilavoro.com/la-nostalgia-dei-neoborbonici/?fbclid=IwAR0NMug7KKY7TZuf9XxT2AYZj_1oR-uHD6rC0eytmyYpgQWs_s75AFo1Bc8