‘O core dint’ô zzucchero di Erminio De Biase
Pochi giorni fa, il 14 aprile, a Napoli, al Corso Secondigliano 272, è stato inaugurato un negozio di dolci molto particolare.
Già il nome è tutto un programma, Borbò e le Due Sicilie: vi si vendono, infatti, prodotti tipici, rustici e dolciari, esclusivamente meridionali: dagli arancini, cassate e cannoli siciliani, ai pasticciotti leccesi, dalle pugliesi tette delle monache, alle sfogliatelle, agli struffoli e alle pastiere rigorosamente napoletane. E tanti altri prodotti ancora, nuovi anche per me.
Entrando nel negozio, a parte l’irresistibile aroma di “dolciura”, con conseguente, inarrestabile acquolina in bocca, si è assaliti da una festa di luci e di colori: quelli del cioccolato e delle amarene, del pistacchio, del limone e della frutta candita che, in un cero senso, rispecchiano l’amata policromia dello stemma borbonico che campeggia tra le immagini dei trulli di Alberobello, di un carretto siciliano, della maschera di Pulcinella e di alcune figure sacre. Tutti simboli delle nostre terre che, facendo da sfondo, da scenario a quella invitante esposizione, sottendono un ritrovato e mai sopito orgoglio meridionale sempre più riemergente.
Un piacere che continua anche dopo aver acquistato qualcuno di quei prodotti, forniti non nel solito “cartoccio” ma in una elegante confezione di cartoncino lucido che, per estetica, fa da pendant al suo contenuto. Proprio come una raffinata cornice fa risaltare ancora di più la bellezza del quadro che contiene.
Tutti colori e sapori mediterranei, dunque; sapori nostri, veraci, di quella parte dello stivale italico che fu il Regno borbonico. In poche parole, tutto il gusto del Sud in un unico cuore, come recita lo slogan che illumina una vetrina esterna. E così il piacere raddoppia: oltre a soddisfare il palato coi suoi prodotti, questa nuova realtà commerciale appaga anche il cuore, perché in essa sventola idealmente il vessillo delle Due Sicilie. Insomma, proprio ‘o core dint’ô zzucchero…!
Erminio de Biase
grazie erminio per averci donato il regalo di pasqua e per averci comunicato una nuova realta NAPOLITANA che ci ricorda come è sempre vivo nel nostro patrimonio genetico il Regno e la nazione NAPOLITANA
claudio saltarelli