Posted by altaterradilavoro on Feb 18, 2025
L’Accademia Dinastica Universitaria della Nobile Famiglia Agricola con l’Aristocrazia dell’Europa Orientale organizza l’VIII° evento Internazionale – con annessa cena di gala – in programma il 15 marzo prossimo alla Casa dell’Aviatore – Circolo Ufficiali dell’Aeronautica Militare, in Viale dell’Università, 20 a Roma, a partire dalle ore 16.30.
Read More
Posted by altaterradilavoro on Feb 17, 2025
Giorno 31 gennaio, una settimana dopo la proclamazione della Repubblica, Mario Pagano e Giuseppe Antonio Abbamonte ricevono il compito di organizzare il Tribunale di Giustizia (dal Diario di Carlo De Nicola). Giorno 19 febbraio 1799 viene approvata una legge che istituisce due tribunali speciali: uno chiamato Commissione di Polizia che valuta i reati fino a sei mesi e può decretare l’esilio, l’altro chiamato Alta Commissione Militare, il cui giudizio è inappellabile, che può comminare condanne a morte. Il motivo di questa riforma, come dichiarato nel cappelletto alla legge, sta nel fatto che il Governo ha arrestato molte persone e le carceri sono piene.
Read More
Posted by altaterradilavoro on Feb 17, 2025
Viviamo in un tempo in cui le linee di confine tra valori, ideali e politiche sembrano dissolversi nella confusione di mille voci contrastanti. Oggi è evidente che c’è molta divisione, un disordine che genera fratture sociali. Questo caos è, forse, il risultato di una mancata riflessione profonda sul concetto di identità e sul ruolo che questa deve avere in una società moderna.
L’identità è un pilastro, certo, ma non può diventare una gabbia. È un errore frequente credere che ogni cambiamento sia un attacco a essa. Eppure, l’essere umano è per sua natura un essere in evoluzione: cambiare significa migliorare, crescere, adattarsi a nuove condizioni senza per forza rinunciare a ciò che ci rende unici. Tuttavia, distinguere tra cambiamento costruttivo e perdita dei riferimenti culturali è fondamentale. Non possiamo restare immobili, ma il progresso non deve significare il totale abbandono delle radici.
L’identità è dunque chiamata a dialogare con l’innovazione, non a scontrarsi con essa. Ma attenzione: questo percorso deve avvenire all’interno delle regole dello Stato di diritto. Qui emerge un punto critico che tocca sia le estreme ideologie di destra che quelle di sinistra. L’anarchia, intesa come rifiuto totale delle regole, è una trappola per entrambi gli estremi: per la destra radicale, che rischia di scivolare in un’autorità assoluta, e per la sinistra estrema, che si illude di un mondo senza poteri istituzionali. L’anarchia non è libertà, ma il suo contrario: è la negazione della convivenza sociale e la fine della società stessa. Lo Stato di diritto è la vera garanzia di equilibrio. È il contesto in cui identità e cambiamento possono coesistere. Le regole condivise non sono un ostacolo al progresso, ma un terreno comune su cui costruire un futuro migliore. La sfida, oggi, è proprio questa: saper comporre la divisione, dare un senso alla complessità e trasformare il disordine in opportunità di crescita.
Stefano Bouché
fonte
L’identità come punto di equilibrio tra innovazione e anarchia – L’identitario
Read More