Alta Terra di Lavoro

già Terra Laboris,già Liburia, già Leboria olim Campania Felix

Saggio storico sulla rivoluzione di Napoli del 1799 di Vincenzo Cuoco (seconda edizione) XXXII

Posted by on Nov 20, 2021

Saggio storico sulla rivoluzione di Napoli del 1799 di Vincenzo Cuoco (seconda edizione) XXXII

Spedizione contro gl’insorgenti di Puglia

La nazione napolitana non era più una: il suo territorio si potea dividere in democratico ed insorgente. Ardeva l’insorgenza negli Apruzzi e comunicava con quella di Sora e di Castelforte. Queste insorgenze si doveano in gran parte all’inavvertenza ed al picciol numero dei francesi, i quali, spingendo sempre innanzi le loro conquiste né avendo truppa sufficiente da lasciarne dietro, non pensarono ad organizzarvi un governo. Che vi lasciarono dunque? L’anarchia. Questa non è possibile che duri più di cinque giorni. Che ne dovea avvenire? Dopo qualche giorno, dovea sorgere un ordine di cose, il quale si accostasse più all’antico governo, che i popoli sapeano, piuttosto che al nuovo, che essi ignoravano; e l’idea dei nuovi conquistatori dovea associarsi negli animi loro alla memoria di tutti i mali che avea prodotti l’anarchia.

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Saggio storico sulla rivoluzione di Napoli del 1799 di Vincenzo Cuoco (seconda edizione) XII

Posted by on Ott 10, 2021

Saggio storico sulla rivoluzione di Napoli del 1799 di Vincenzo Cuoco (seconda edizione) XII

Continuazione

La guerra fu risoluta. Si pubblica un proclama, col quale il re di Napoli, con equivoche parole, dichiara che egli voleva conservar l’amicizia che aveva colla repubblica francese, ma che si credeva oltraggiato per l’occupazione di Malta, isola che apparteneva al regno di Sicilia, e non poteva soffrire che fossero invase le terre del papa, che amava come suo antico alleato e rispettava come capo della Chiesa; che avrebbe fatto marciare il suo esercito per restituire il territorio romano al legittimo sovrano (si lascia in dubbio se questo sovrano fosse o no il papa); ed invita qualunque forza armata a ritirarsi dal territorio romano, perché, in altro caso, se le sarebbe dichiarata la guerra. Simile proclama non si era veduto in nessun secolo della diplomazia, a meno che i romani non ne avessero formato uno, allorché ordinarono agli altri greci di non molestar gli acarnanii, perché tra i popoli della Grecia erano stati i soli che non avevano inviate truppe all’assedio di Troia.

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1799, Liberazione

Posted by on Mag 26, 2021

1799, Liberazione

I giacobini si ritennero patrioti e sostennero che la rivoluzione era a favore del popolo, per risollevarlo dalla miserrima condizione, intanto però, ne fomentavano la strage, ritenendo quindi che la felicità vada imposta dalle menti elette anche a prezzo di un bagno di sangue.

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1799 A FONDI TRA FRANCESI E INSORGENZA

Posted by on Mag 7, 2021

1799 A FONDI TRA FRANCESI E INSORGENZA

Si saltano le vicende della insorgenza terracinese e quelle di Monticelli (o Monticello, oggi Monte San Biagio), andando a pie’ pari  a  Fondi. La città, la prima del regno di Napoli sulla strada dei Francesi, fu presa d’assalto la vigilia di Natale e conquistata con un solo colpo di cannone che, dicono le cronache, distrusse [s1] la Porta romana e uccise un contadino che camminava nei paraggi.

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