La “primula rossa borbonica”: Giovanni Maria D’Alessandro, Duca di Pescolanciano
Ci hanno raccontato molte storie strane: che i briganti fossero tutti comuni delinquenti, che gli ufficiali borbonici erano venduti, che la nobiltà del Regno accolse i piemontesi compiacendoli. Poco si sa dei nobili che combatterono strenuamente i savoiardi, puniti dal nuovo governo con la confisca di tutti i beni, socialmente cancellati e costretti all’esilio. Tra questi, Giovanni Maria D’Alessandro, Duca di Pescolanciano, detto « la primula rossa » perché imprendibile, astuto, estremamente pericoloso per il nuovo stato. Perse tutto, tutto gli fu confiscato, ma non si piegò mai.
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